Capitolo 17

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La lieve brezza marina mi scompiglia i capelli, facendomi finire alcune ciocche sul viso. Piero fa intrecciare le nostre dita mentre iniziamo a camminare sul bagnasciuga. Abbiamo lasciato le scarpe al centro della spiaggia, così ora l'acqua ci lambisce i piedi mentre il rumore delle onde rompe il silenzio.

È quel silenzio che si crea quando è tutto talmente perfetto che non si ha bisogno di parole perché va tutto bene.

Osservo per un attimo le nostre mani, diversissime tra loro. La sua grande, dalle dita affusolate, abbronzata e calda, stringe la mia, piccola in confronto, fredda e appena colorita. Il suo polso con l'immancabile orologio e qualche bracciale e il mio, con quello che mi ha regalato lui.

Visti così sembriamo opposti e uguali.

《 A cosa pensi ? 》

《 A nulla...》

《 Mh...dimmi tutto 》

《 Davvero, non pensavo a nulla 》

《 Vedrò di crederci...》

《 Simpatico 》

Sollevo la testa e vedo che sta guardando diritto davanti a lui, con il viso rilassato e gli occhi felici.

《 Siamo in spiaggia. Con lo smoking e un vestito da sera 》gli faccio notare.

《 A me non importa, si sta talmente bene 》bisbiglia continuando a camminare al mio fianco, tenendomi stretta.

《 Di tutti i posti in cui potevi portarmi hai scelto il luogo più semplice del mondo, il mio preferito. Tutto così vasto, limpido e sempre prefetto. 》dico osservando la distesa di acqua davanti a noi.

È sera tarda, si sta scurendo tutto, ma qualche cosa rende tutto perfetto.

《 Penso che ci convenga tornare indietro, tra poco c'è una scogliera che blocca il passaggio 》mi informa bloccsndosi.

《Perché non andiamo a vederla ? Sempre che tu ne abbia voglia》

《 Volentieri 》dice.

Dopo circa dieci minuti ci ritroviamo davanti a una bella scogliera, che crea una sorta di muro mentre altri scogli arrivano fin dentro l'acqua, come se creassero delle strade.

《 Bella 》

《 Sì, è molto bella. Parecchi ragazzi durante l'estate vengono qui e la scalano come se fosse una montagna. È divertente, ma pericoloso 》

《 Ci credo, però deve essere bello. 》

《 Già. Beh, propongo di tornare indietro. Vuole farmi la cortesia di darmi la mano in modo che io possa farle da cicerone e da cavaliere ? 》domanda  piegandosi lievemente sulle ginocchia e porgendomi la mano.

《 Molto attraente ma...devi prendermi 》dico iniziando a correre percorrendo la strada al contrario.

《 Ma non vale ! 》 lo sento urlare dietro di me.

Giro lievemente la testa e vedo che mi sta inseguendo e mi rendo conto del fatto che se non accellero mi prenderà subito. Alla fine tra fiatone, quasi cadute e urla per chiedere una pausa torniamo al punto di partenza.

Freno di colpo e dopo due secondi mi ritrovo a terra con Piero sopra di me. Scoppiamo a ridere senza muoverci, godendoci al massimo il momento.

Gli lascio un bacio sulla guancia mentre lui sorride.

《 Sono felice 》dice con gli occhi che brillano per la gioia.

《 Davvero ? 》

《 Sì, sono felice, sono davvero felice. Insomma...ho te e stiamo insieme...non lo so, mi sento davvero in pace 》risponde rotolando di lato ritrovandosi così a pancia in su.

Gli stringo la mano e inizio a guardare il cielo, che ha assunto un colore quasi nero. Le stelle però illuminano tutto.

《 Piero posso chiederti un favore ? 》

《 Dimmi tutto 》

Mi metto a sedere e apro la pochette dalla quale tiro fuori una piccola collana che ha come ciondolo una paperella e gliela passo 《 Mi puoi dare una mano a metterla ? So perfettamente che la cena è finita, ma questo non è un accessorio. Per me significa molto indossarla nei momenti importanti 》

《 Certo. Tira su i capelli 》dice mentre io eseguo. In poco chiude la catenina lasciando così che il ciondolo mi arrivi poco più su della scollatura.

《 Posso sapere perché questa collana è così importante per te? 》

《 È stato l'ultimo regalo che mi ha fatto mio nonno 》dico in un sussurro 《 Lui per me era più di un padre. Io sono cresciuta con i miei nonni e mio zio visto che i miei lavoravano. Lui mi trattava come una principessa, ma non viziandomi. Mi regalava una marea di amore e poi passava interi pomeriggi a giocare con me e a raccontarmi storie, spesso aneddoti. È successo otto anni fa, ma lui mi manca comunque. Se ci penso mi prende un dolore che non hai idea, ma penso che in fondo sia meglio così. Almeno ora non ha più aghi al braccio e non sta più al letto...》fisso la sabbia e la accarezzo con la punta delle dita, facendoci passare i granelli.

La mano di Piero poggiarsi sulla mia schiena per poi spostarsi sul mio braccio e accarezzarlo. Si mette vicino a me lasciandomi un bacio sulla tempia mentre mi stringe in un abbraccio.

《 Sono convinto che ora ti sta guardando. E che è fiero di te. 》

《 Tu credi ? 》

《 Ma certo ! Sai...so quanto è brutto perdere un nonno. Soprattutto nel tuo caso, perché insomma...è come se tu avessi perso tuo padre...》

《 Non proprio, però il dolore c'è 》

《 E questa collana ti fa sentire vicina a lui ? 》

《 Moltissimo. 》

Sorridiamo entrambi e poco dopo Piero fa sfiorare le nostre labbra per poi far iniziare un bacio.
Mi mette le mani intorno ai fianchi mentre io gli accarezzo le guance.

《 Andiamo a casa 》bisbiglia staccandosi solo per un istante.

《 Sì...》

Si alza e mi aiuta a mettermi in piedi. Gli cingo il fianco mentre lui poggia un braccio sulle mie spalle. Ci diamo un bacio e ci avviamo a casa pronti a concludere in bellezza questa splendida serata in cui, possiamo dirlo, l'amore si è sentito.

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