Una settimana dopo
Esco dalla doccia e mi infilo nell'accappatoio verde menta che mi ha regalato Piero. Tampono i capelli e il viso con l'asciugamano e quando lo levo vedo la mia immagine allo specchio. Gli occhi che brillano, i capelli bagnati, la forma del mio viso.
Beh, potrei stare peggio...
Peggio di così ?
Ancora...
È da circa dieci giorni che questa vocetta mi tormenta. Non so come sia possibile, ma mi fa sentire decisamente a disagio.
Come fa Piero a stare con te ?
Chiedilo a lui.
Ma stai zitta.
Passo la lingua tra le labbra, soprattutto all'angolo sinistro di quello inferiore.
Lì c'è uno spacco piuttosto grande, causato da una scheggia di vetro della vettura.
Scrollo la testa per cercare di eliminare quel brutto ricordo, ma non ci riesco. Purtroppo è tutto impresso nella mia mente.
Quel pazzoide è arrivato senza rispettare la segnaletica, i limiti di velocità e i semafori. Mi ha presa in pieno e mi ha fatto fare un bel volo. Poi ricordo le urla delle persone e Ignazio. Mi ha sollevata per il busto e mi scuoteva un po' per cercare di farmi riprendere. Mi chiamava, ma io non riuscivo a parlare. Poi il buio.
Un buio che ha smesso di circondarmi solo da qualche giorno, grazie alla pazienza e perseveranza di Piero e dei miei genitori.
Finisco di asciugarmi e mi metto in divisa da casa, ovvero una maglia piuttosto larga di Paperino che mi arriva ai femori.
Piero mi prende in giro per la stampa, anche se alla fine lo obbligo a guardare tutti i film Disney.
Vado in camera e apro una valigia per mettere dentro tutti i miei vestiti e oggetti. Io e Piero abbiamo pensato di trasferci a Bologna, per motivi pratici.
I miei erano un po' titubanti, però quando hanno visto me e Piero si sono ricreduti e così hanno acconsentito nel lasciarmi andare.
Chiudo l'ultimo bagaglio e poi vado in salotto. Mi sdraio sul divano e inizio a cercare qualcosa da vedere.
Giro lievemente la testa e quando la mia guancia tocca il bracciolo sobbalzo per il dolore. Non è a causa della botta di Piero, mi fa male per un taglio. È piuttosto sottile, ma profondo.
Sbuffo e ricomincio a guardare la televisione senza però seguire davvero quello che dicono. Parlano sempre delle solite cose e alla fine le persone si stufano.
Te lo sei detto da sola.
Oh no, ricomincia.
Tanto anche lui si è stufato, vedrai ti lascerà da sola anche lui.
Non lo farebbe mai.
E perché non dovrebbe ? Riesci a far allontanare tutti. Lo farà anche lui.
Sento gli occhi inumidirsi. Ha ragione, presto Piero si staccherà di me. Come tutti.
La serratura scatta e dalla porta fa capolino il mio narese preferito.
《 Ehi amore 》saluta entrando e lasciandomi un bacio sulle labbra.
《 Ehi ! Che hai fatto fino adesso ? 》domando sollevando il busto e facendo sedere Piero, che prende le mie gambe per metterle sulle sue.
《 Sono stato alla posta, a fare la spesa e ho cercato il gel 》 risponde accarezzandomila gamba.
《 E lo hai trovato ? 》continuo avvicinandomi al suo viso.
《 Sì dai...》soffia prima di poggiare le labbra sulle mie.
Mi accarezza i fianchi per poi infilare le mani sotto la mia maglia, passando lungo tutto il busto e soffermandosi sul mio petto.
《 Noto con piacere l'assenza del reggiseno 》dice passando in modo circolare i pollici sul mio seno.
《 Mh...》
《 Zitta. Goditi il momento 》mi sfila la maglia e io faccio lo stesso.
Si è tolto gli occhiali e questo gli dona un'aria ancora più da uomo.
Si alza e io gli cingo il busto con le gambe mentre sale le scale.
Arriviamo in camera mia e lì, dopo un mese e passa di distanza torniamo a essere noi.
Piero mi stringe tra le braccia e mi lascia un dolce bacio all'angolo della bocca. Mi accarezza il viso con un una mano mentre con l'altra il braccio. Abbiamo il lenzuolo che ci copre dal bacino in giù e abbiamo intrecciato le gambe.
《 Amore mi sei mancata, mi sei mancata tanto 》sussurra mordicchiandomi l'incavo tra collo e spalla, facendomi sorridere.
Mi metto di fianco e mi stringe al suo petto, accarezzandomi la schiena e il collo.
《 Sai...Mi sento davvero bene stretta a te 》ammetto abbandonandomi alla sua stretta 《 Mi sento a casa 》
《 Ne sono felice amore mio, ne sono davvero felice 》mi lascia un bacetto sulla fronte e poco dopo si addormenta e io lo seguo a ruota.
Apro di colpo gli occhi e mi avvicino al comodino per afferrare il cellulare. Ho dormito un'oretta. Vorrei continuare, ma non sto tranquilla. Quella stupida voce continua a tormentarmi.
Torno a sdraiamrmi mettendomi a pancia in giù. Sento Piero fare un respiro piuttosto profondo e la sua mano si avvicina alla mia. Intrecciamo le dita e sul suo viso compare un sorriso rilassato.
Emetto un sospiro e provo a prendere di nuovo sonno. Andrà tutto bene, andremo a Bologna e io mi libererò di questa maledetta vocetta.
Mi accoccolo a Piero che mi stringe e mi addormento, stavolta senza incubi e senza pensieri.
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La mia fan preferita
Lãng mạnChe cosa succede quando una ragazza, più precisamente una Ilvolovers, riesce a ottenere un pass per il backstage dei suoi miti ? Se i ragazzi si affezionassero a lei ? Se due grandi amici, uno single e uno fidanzato, provassero entrambi dei sentime...