Capitolo 33

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Tre anni dopo

La Luna illumina la stanza, che profuma di vaniglia.

Mi metto a sedere e apro il computer per entrare su Skipe e sentire il mio siciliano preferito.

Nell'attesa sorseggio il thè che ho preparato pochi minuti prima.

Poggio la tazzina vicino a me e mi passo la lingua tra le labbra, picchiettando le dita sulle cosce.

《 Ehi amore 》sorrido non appena sento la sua voce.

《 Amore, ti vedo distrutto 》dico notando gli occhi meno vivaci e l'espressione stanca.

《 Solo un po'...》si passa la mano sul viso e poi la usa come appoggio per il mento.

《 Ma ora siete in hotel ? 》

《 Sì, sono sul letto. Tu amore ? 》

《 Io sono in sala 》

《 Non sei stanca ? 》

《 Un po', ma non come te 》

Fa un sorriso sghembo e vedo qualcosa lampeggiare nei suoi pozzi color cioccolato. Uno dei quei lampi che attraversano una  persona quando ha un'idea o sente qualcosa che le sta a cuore.

《 Sai...il letto è molto, molto grande 》dice con fare seducente e passando la mano libera sulle coperte.

《 E il mio è freddo freddo 》ribatto mordendomi il labbro inferiore.

《 Non farlo 》

《 Cosa ? 》

《 Il labbro. Non morderlo. 》

《 Perché ? 》

《 Perché solo io posso morderti le labbra in quel modo. E comunque mi fai salire la voglia 》

Annuisco appena e non appena sta per parlare ricomincio il mordicchiamento.

《 Stronza 》

《 Grazie 》dico prendendo il computer e andando in camera per sdraiarmi sotto le coperte.

《 Mi manchi 》

Piego leggermente la testa e arriccio le labbra.

In tre anni sono sempre stata io la prima a dire che mi mancava. Non lo facevo spesso, magari dopo un mese, ma il sentirselo dire da lui mi è quasi strano.

《 Anche tu mi manchi amore 》sussurro poggiando le dita sullo schermo, come se potessi attraversarlo e potessi accarezzargli davvero il viso.

So che non vede questo gesto, ma mi piace pensare che in un modo o nell'altro lo senta.

《 Perché non sei venuta ? 》

《 Te l'ho già detto. Non voglio essere un peso. E poi sei in tournée...e ci sono le fan...insomma...》mi passo la mano sul braccio e sbuffo, buttando gli occhi al cielo.

《 Sai, io ti amo proprio per questo. Metti il mio lavoro prima di te...e non lo fai per denaro o comunque per secondi fini 》

《 È il tuo sogno, devi viverlo fino in fondo. 》dico sorridendogli.

《 E poi sai come si dice, no ? 》continuo sistemando il computer.

《 Che sotto lo stesso cielo non saremo mai troppo distanti 》

《 Sembriamo una di quelle stupide coppiette smielate dei film 》 gli faccio presente.

《 Proprio lo odi il romanticismo, eh ? 》

《 Assolutamente no. Amo le cose dolci, ma quelle che sembrano uscite da uno schermo del cinema mi danno quasi fastidio.
E comunque ci tenevo a dire che sotto lo stesso cielo è bello, ma sotto lo stesso piumone è meglio 》

Lui scuote la testa rassegnato e poggia gli occhiali sul comodino 《 Tremenda sei 》

《 Dai amore, tra un mese sarai di nuovo qui 》

《 Sì ma è tanto tempo...》

《 Abbiamo passato cose peggiori, un mese sarà uno scherzo. 》

《 Immagino che tu abbia ragione 》

Si guarda un attimo intorno prima di parlare 《 Cosa stavi facendo prima della chiamata ? 》

《 Secondo te ? 》

《 Ah giusto, leggevi e scrivevi 》dice con fare ovvio mentre io agguantato il libro dal comodino e lo metto vicino al mio viso.

《 Bravissimo ! E te ? Cosa stavi facendo ? 》

《 Una bella doccia 》risponde alzandosi e mettendosi la maglia del pigiama per poi tornare sul materasso 《 Ma sai...è stato deprimente farla da solo 》ghigna vedendo il colore che ho assunto.

So perfettamente di essere diventata rossa, rossissima. Le guance si sono surriscaldate.

《 Come se non ne avessi mai fatta una da solo 》

《 Ma non c'ero più abituato. 》

《 Povero cucciolino lui 》lo beffeggio facendo pure il labbruccio e gli occhioni.

《 Ah ah ah. Davvero divertente 》dice mettendosi sotto le coperte.

《 Ho freddo 》

《 Abbraccia il termosifone 》dico disintegrando così quel pizzico di romanticismo che si era creato.

《 Certe volte penso che tu sia una semi specie di androide 》

《 No scemino. Sono sempre la tua schizzata 》gli sorrido passandomi la mano tra i capelli 《 Però ho i piedi freddi 》

《 E non ci sono io a scaldarti 》ricalca leccandosi le labbra.

《 Abbraccerò il calorifero e mi raggomitolerò in una coperta fatta dalla mia nonnina 》dico facendogli la linguaccia.

《 Sei proprio una bambina 》

《 Ma come ? Dici sempre che sono la tua bambina...》

《 Già. Infatti sei la mia bambina. E odio non poterti coccolare 》

《 Come siamo dolci 》

《 Io ti amo 》dice con il suo bellissimo sorriso e gli occhi che brillano.

《 Anche io ti amo, Piero 》dico ricambiando il sorriso.

《 Beh, penso che sia ora di dormire. Buonanotte amore 》dico lasciando un bacio sullo schermo.

《 Hai ragione. Buonanotte piccola 》mi lancia anche lui un bacio e dopo esserci sorrisi di nuovo spegniamo il computer e ci addormentiamo.

Distanti fisicamente, vicini di anima.

Perché io e lui dormiamo insieme tutte le notti.

Io in una città.

Lui in un'altra.

Ma questo è un dettaglio.

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