Capitolo 19

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Ignazio

Entro in casa dopo una giornata passata fuori per sbollire la rabbia. Non volevo far piangere Giulia, ma quando ho visto lei e Piero insieme non volevo crederci.

In cuor mio so che stanno insieme, anche se fatico parecchio ad accettarlo. So anche di essere fidanzato, ma ora come ora me ne importa davvero poco.

Da quando Giulia è arrivata nelle nostre vite ho notato parecchie cose, o meglio. Me le ha fatte notare lei. Mi ha fatto presente che non ho più gli anelli tamarri che le fan amavano, non ho più i bracciali, neanche quello della Juventus. Non ho più gli occhi allegri di prima, non rido più in modo spontaneo, non sono più il " Matto " , diciamo così, del gruppo.

Scrollo la testa per scacciare via tutti questi pensieri. Non appena varco la porta vorrei morire.

Mi ritrovo Giulia e Piero sul divano. Sono coperti, ma si capisce che si sono dati alla pazza gioia. Giulia ha le spalle scoperte e non ha le bretelle del reggiseno.

Mi fa male, mi fa davvero male.

Faccio un sospiro e vado di sopra per prendere la valigia. Vado subito a Caserta, così evito di vederli domani mattina. Non voglio avere questo comportamento, non sono fatto così, ma la situazione non mi aiuta a calmarmi.

Scendo e senza fare il minimo rumore esco per entrare in macchina. Sono le tre, per arrivare alla stazione ci vogliono due ore se c'è traffico. Per essere sicuro parto subito, in modo da prendere il primo treno possibile.

~ ● Quella mattina sul treno ● ~

Uso la mano come sostegno per la testa mentre ho gli occhi puntati fuori il finestrino. Il paesaggio scorre velocemente, accompagnato dalla musica che mi riempie le orecchie e la testa.

Dal riflesso ho un'aria pessima. I capelli come a mio solito scompigliati e l'aria abbattuta. Gli occhi sono vuoti e spenti, ma sinceramente non ne faccio un problema.

Il telefono mi avvisa di un messaggio, così lo prendo e lo sblocco.

Piero.

Se ne è accorto presto che non sto a casa.

Messaggi 

Piero : Igna' dove minchia stai ?

Ignazio : Sul treno.

Piero : Cosa ?!

Ignazio : Ve l'ho detto che andavo da Alessandra.

Piero : Sì, ma sapevamo che partivi domani. Io e Giulia ci siamo preoccupati. Sopratutto Giulia, non riesco a calmarla.

Giulia. Si è preoccupata. Perché non ero a casa. Allora...no no. È solo amicizia. Anzi, penso sia compassione visto il modo in cui l'ho trattata.

Ignazio : Dille che può stare tranquilla.

Piero : Sei freddo...è successo qualcosa ?

No...se escludiamo il fatto che stavo per ritrovarvi a scopare sul divano non è successo proprio nulla.

Ignazio : Nulla, ciao.

Spedisco il messaggio e metto via il telefono. Spero solo che Alessandra non si accorga di nulla.

~Quella sera ● ~

Me ne sto sdraiato sul divano a fare zapping quando Alessandra viene a sedersi vicino a me.

《Ti vedo strano, tutto bene ? 》

《 Sì, solo un po' di stanchezza 》

《 Sai...penso che Piero e Giulia si siano messi insieme 》

A quel punto chiudo gli occhi ed emetto un sospiro, cosa che fa girare Alessandra.

《 Non ne sei felice ? 》

《 Sì dai 》bofonchio.

《 Ignazio, mi stai nascondendo qualcosa. 》

《 Cosa dovrei nasconderti, sono curioso 》

《 È che da quando c'è Giulia sei cambiato...e non in meglio 》

《 Cosa vorresti dire ? Che ho fatto qualche crimine ? 》

《 No...però esci troppo fuori dagli schemi 》

《 Lo sai che odio gli schemi 》

《 Ma prima li seguivi tanto bene...》

《 Io gli schemi li seguo da quando sto con te, prima non si è mai lamentato nessuno. Non vedo cosa ci sia di sbagliato 》

《 Mi stai dicendo che sono una manipolatrice ! 》

《 Minchia urli ?! Calma, ho semplicemente detto che non muore nessuno se non si seguono degli schemi, per di più inesistenti. 》

《 Visto cosa ti ha fatto ! 》

《 Alessandra lascia stare Giulia ! 》

《 Ma ti ha cambiato ! E in peggio ! 》

《 Perché tu pensi di avermi cambaito in meglio ! 》

《 Io non ho fatto nulla ! 》

《 Ma che minchia dici ! Da quando sto con te non sono più io...Giulia aveva ragione, aveva dannatamente ragione 》dico passandomi le mani sul viso per cercare di alleviare lo stress.

《 Allora lo vedi che c'entra qualcosa ! Che ti ha detto eh ?! Sentiamo ! No perché sono curiosa ! 》

《 Mi ha sbattuto in faccia la realtà, ecco che ha fatto ! Mi ha fatto vedere che mi hai cambiato ! E non dire che non è vero ! 》

《 Io non ti ho fatto nulla ! Guarda, stai litigando con me per delle bugie che ti ha raccontato una tua fan ! Che poi la tratti meglio di me ! Ci manca solo che la pensi ancora ! O che te la immagini al posto mio ! 》

A quel punto non ribatto e faccio un respiro piuttosto profondo per mantenere la calma.

《 Ci pensi ancora ! Rispondi ! 》

《 Sì, ci penso ancora ! Ci penso perché ci tengo a lei ! Perché a lei piaccio per come sono veramente e non per il mio personaggio ! Le piacevo quando urlavo, quando ridevo senza motivo e quando facevo l'immaturo. A lei piaceva il vero Ignazio, no quello che mi hai fatto costruire, quello serio, puntiglioso e mortalmente serio. Io ci penso perché lei mi apprezza per come sono, no per come mi presento. A differenza tua. Mi hai trasformato in una persona che non sono e se ci tieni a saperlo sì, me la immaginavo al letto con me e ad Halloween stavamo per farlo. 》

《 Come ti permetti ! Se ti ho cambiato l'ho fatto in meglio e soprattutto per il tuo bene, perché ti amo 》

《 Tu non mi ami, perché una persona la si ama per come è, no per come la si vorrebbe. Ho sbagliato, ho fatto tutto troppo in fretta. 》

《 Mi stai dicendo che tutto quello che abbiamo fatto è uno sbaglio ! 》

《 Ma se stiamo insieme da meno di un anno ! Non abbiamo fatto  nulla di troppo eclatante. 》

Lei tace e mi fulmina con lo sguardo. Non c'è tristezza nei suoi occhi, c'è solo rabbia e disprezzo.

《 È grazie a me se sei migliorato ! 》

《 Ma vaffanculo 》

Esco di casa sbattendo la porta mentre Alessandra si affaccia per richiamarmi.

《 Tanto è di Piero ! 》

《 Sempre meglio che stare con te. 》concludo.

Probabilmente ho sbagliato, non volevo litigare con lei ma cazzo, quello che le ho detto è pura e semplice verità. Ora non vorrà più vedermi. Un po' mi dispiace, perché io la amavo, avrei dato la vita per lei. Poi però mi sono reso conto che per lei non era lo stesso. Me lo ha fatto capire Giulia, con dei piccoli gesti.

Non lo ha fatto con l'intento di farmi lasciare con Alessandra, semplicemente mi ha trattato come si tratta una persona che si ama.


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