Capitolo 15

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Una mano si poggia sulla mia spalla facendo una pressione lieve ma bella. Non mi giro e sinceramente non mi interessa chi è, perché sarà sicuramente Ignazio visto che probabilmente Piero è arrabbiato. 

《 Ignazio vai via...hai già fatto abbastanza danni...》singhiozzo contro il cuscino la cui federa viene stretta tra le mie dita.

《 Non sono Ignazio 》sento bisbigliare dietro di me.

Ruoto la testa e mi scontro con gli occhi color cioccolato fondente di Piero, che mi osserva. Torno nella posizione di prima mentre le sue dita mi passano tra i capelli, ora scompigliati e un po' incollati al viso.

《 Ehi...guardami 》

《 No...》

《 Dai 》

Mi irrigidisco e se ne accorge 《 Giulia, non ti faccio niente 》 sussurra vicino al mio collo 《 Dai girati, voglio vedere il tuo visino 》

Mi scappa una mezza risata, mentre sollevo di poco la testa 《 " Visino " non mi si addice proprio, lo sai...》

《 Io dico di sì 》dice accarezzandomi anche la schiena 《 E sai che mi è difficile mentire alle persone che amo 》

Mi sollevo sui gomiti per poi mettermi a sedere davanti a lui, che poggia una mano sul mio viso per accarezzarmi la guancia con il pollice 《 Me lo fai un sorriso ? Uno tutto per me ? 》

《 Vorrei, ma mi verrebbe male...》

《 Se lo fai te non può essere fatto male 》soffia a un centimetro scarso dalle mie labbra.

Sento gli angoli della bocca andare verso l'alto e poco dopo le mie labbra finiscono contro quelle di Piero. Amo le sue labbra, sembrano dei cuscinetti talmente sono morbide e calde.

La sua lingua chiede gentilmente il permesso prima tracciando il contorno della mia bocca, che si schiude lentamente.

Non è un bacio lussurioso o comunque della categoria  " Aspira Faccia ". È un bacio dolce, che sa di tranquillità e amore. Tanto amore.

Ci separiamo solo per un istante, le nostre fronti combacianti e i respiri lenti che si mischiano.

《 Giuly, devi capire che io ci tengo a te. Ci tengo come la mia vita. Non sarà una cosa detta da Ignazio a rovinare tutto, okay ? Io non sono arrabbiato, perché noi non stavamo insieme e comunque non avete conclusa nulla. Io sono arrabbiato con me perché ho aspettato tanto, forse troppo, prima di farti capire quello che provavo e che provo per te. Non sentirti responsabile di cose che non fai, di cui non hai colpa. Okay ? 》

《 Okay...》bisbiglio prima di far iniziare una nuova lotta con le lingue. Gli cingo il collo con le braccia, trascinandolo con me sul materasso. Tormento come al solito i suoi capelli, che come al solito sono morbidi ma non esageratamente. Gli scompiglio di proposito il ciuffo, facendo ricadere sul suo viso due ciocche scure. 

《 Ma no...minchia 》

Mi scappa una risata che viene bloccata sul nascere dalla sua bocca contro la mia. Mi toglie la maglia del pigiama e i pantaloni rimanendo deluso nello scoprire che ho pure la canottiera.

《 Ehi, che ti aspettavi ? 》

《 Un bel reggiseno in pizzo 》confessa con il classico sorriso.

《 Povera Stellina, c'è rimasto male 》lo beffeggio per ricevere come risposta una linguaccia.

《 Sembriamo dei bambini...》

《 Beh, tu sei la mia bambina. 》dice sottolineando il termine "Mia".

Lo libero della maglietta e poggio le mani sul suo petto allenato, che contrasta con il mio fisico non propriamente da Top-model.

Piero come suo solito inizia una bellissima tortura al mio collo che accompagna il sollevamento della mia canotta.

《 Non ti vedo triste nel constatare l'assenza del reggiseno in pizzo. Vuoi che me lo metto ? 》

《 No no, sto bene. 》

《 Sei tremendo 》

《 Lo so, lo so 》

Ci baciamo di nuovo e penso che un'esperienza come questa non la avremo più. È un mese che stiamo insieme, è un mese che passiamo intere notti insieme, ma penso che questa sia stata speciale.

Speciale perché ho avuto paura di perderlo e ora che è con me sento che niente può ferirmi.

Piero emette un sospiro più forte degli altri e si stende vicino a me prendendomi tra le braccia. Scappo dalla sua presa e lui mi manda un'occhiata incuriosita che sparisce non appena vede che ho afferrato il piumone per coprirci. Mettiamo la coperta in corrispondenza dei fianchi e mi stendo vicino a lui, facendo combaciare la mia schiena con il suo petto. Un suo braccio mi fa da cuscino mentre l'altro passa sul mio torace. Mi sento benissimo, protetta, al caldo e soprattutto con lui.

《 Amore...》

Ruoto la testa, sorpresa 《 Non mi avevi mai chiamata amore...》

《 Non ti piace ? 》

《 No, è che è...strano. Ma mi piace tanto 》

Fa un respiro di sollievo e mi accarezza un braccio mentre parla 《 Sai, stavo pensando...e se domani uscissimo io e te ? Magari a cena, che ne pensi ? 》

《 Davvero ? 》

《 Se vuoi motlo volentieri 》

《 A me fa piacere 》rispondo sorridendo e giocherellando con la sua mano.

《 Allora domani io e te passeremo una splendida serata 》 conclude baciandomi e tornando alla posizione di prima, ovvero con la testa lievemente sopra la mia. Io giro la mia e mi lascio cullare dalle sue carezze e dal suo profumo che ora mi rende più felice che mai.

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