Capitolo 21💕

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"Grace svegliati che la colazione si fredda"

Quanto mi piacerebbe dormire ancora, però ho già fatto quattro giorni di assenze e non vorrei arrivare a un quinto.

Un bel respiro e provo ad alzarmi.

Prendo una maglietta nera a maniche lunghe da metter sotto la felpa e dei pantaloni neri.

Scendo di sotto.
In cucina trovo Max che beve qualcosa dalla sua tazza blu con i Looney Tunes.

Luca va a sedersi accanto a Max.
Dopo mi siedo anch'io e bevo del latte caldo, dalla mia tazza bianca con i pois neri, insieme ad esso mangio dei biscotti.

Una volta finito, vado in bagno mi lavo, mi spazzolo i capelli e faccio una coda alta.

Quando apro la porta, vedo mio fratello maggiore con le mani messe sui fianchi e lo sguardo accusatorio.

"Prima devi misurarti la temperatura"
Pensavo se ne fosse dimenticato.
È fin troppo preciso e protettivo.

Ritorniamo in cucina.
Io mi siedo, lui invece apre lo sportello dove ci sono i medicinali e prende il termometro.
Me lo passa e lo metto sotto l'ascella.

"Tutto ok?
Ti senti bene?"
Inizia a chiedermi e so che lui vorrebbe non farmi andare a scuola, per un altro po' di cautela.

"Si, ho solo un po' di freddo"

"Vedi di coprirti bene, io penso che un altro giorno di cautela lo potresti fare.
Ma se dici che stai bene e non hai febbre.
Amen"

Sbuffa, sollevando le spalle.

Però questa risata viene stroncata quasi subito dal suono del termometro.
Mio fratello non mi lascia il tempo di vedere se ho un po di febbre che me lo strappa dalla mano.

"Ehi!"

"Te l'ho preso solo perché, ci può essere scritto trentanove e tu mi diresti che c'è scritto trentasei"
Ora non esageriamo.

"Hai 36:8.
Sicura di volerci andare?"

"Si.
Grazie"
Mi avvicino e gli do un bacio a stampo sulla guancia.

"Prego, ma se stai male chiama che ti veniamo a prendere.
Promesso?"

"Promesso"
Anche lui mi da un bacio sulla guancia.

Vado in salotto, prendo una sciarpa ed il giubotto.

Qualche minuto dopo arriva Luca, si mette il giubbotto e prende le chiavi della macchina di papà.

Fuori il tempo e la temperatura non è dei migliori, poiché fa tanto freddo e le numerosi nuvole nere coprono il cielo.
Ogni volta che piove o porta pioggia le strade sono completamente intasate, infatti ci impiego molto più del solito per andare a scuola.

Arrivati all'entrata scendo, saluto ed entro subito.

Poso lo zaino in classe e per quanto mi sia difficile, levo pure il giubbotto.
Quando esco cerco Nicole e Michael.

Sto guardando in giro e di colpo nero.
Qualcuno ha posato le sue mani sopra i miei occhi.

Con la mano tasto quelle mani delicate e fredde, probabilmente è arrivato qualche minuto fa.

"Indovina chi sono?"
Quella voce è inimitabile, la riconosco subito.
"Michael"
Alla mi risposta mi toglie le mani, mi gira e mi bacia, davanti a tutti che imbarazzo.

"Tutto bene?"
"Si"
Mi rendo conto che molte persone ci stanno fissando, sorpresi dal nostro bacio e questo vale anche per Nicole che è a bocca aperta.

Sono una pessima amica, non le ho detto niente.
Non esita un secondo e ci stringe in un caloroso abbraccio.

"Ma quando?
Come?
Perché?
Vabbe il perché è ovvio, sono troppo contenta.
Ahhh lo sapevo e tu Michael che non volevi dirle niente.
Chi aveva ragione?
Chi aveva ragione?
Ah ah ah?"
Osservo questa scena a dir poco divertente.

Nicole sembra una macchinetta, non ha rispreso fiato, da quando ha aperto bocca non si è fermata neanche per un secondo.

Quindi lei sapeva dei sentimenti di Michael?
E non mi ha detto niente?
Beh, sicuramente dev'essere stata una situazione strana.

Perché se mi avesse avvertita, avrebbe perso la fiducia di Michael, quindi lascio perdere, in fondo non per questo si basa la nostra amicizia.

"Tu tu, avevi ragione te.
Contenta?"
Risponde alla nostra amica, frustrato.

Suona la campanella e andiamo nelle nostre classi.
Io e Michael siamo in sezioni diverse, io nella C e lui nella A.

Purtroppo dovremmo separarci e verderci alla ricreazione, perlomeno ho la mia amica con me.

Fred entra a seconda ora e sembra molto arrabbiato da come ha lanciato lo zaino sul banco.

Diversamente dalle altre volte, mi ignora, quasi come se nom mi vedesse.
Ero certa che anche oggi mi avrebbe presa in giro o infastidita.

Che bello, credo che oggi passerò una giornata tranquilla.

"Scusi prof, posso andare in bagno?"
Domando alzando la mano.

Una volta dentro la toilette mi sciacquo il viso, quella lezione di storia mi stava distruggendo.

Questa giornata sta andando a meraviglia, in realtà la mia vita sta andando a meraviglia: i miei fratelli fanno pace e sono stupendi, ho il miglior ragazzo del mondo e quell'idiota mononeurone non mi ha disturbata.

Esco dal bagno, estremamente positiva.

Di fianco l'entrata del bagno delle ragazze, c'è Jace.

Oh cazzo.

Faccio finta di niente e decido di passargli accanto, ma mi sbarra la strada.
Allora provo a superarlo dall'altro lato, ma niente, continua a bloccarmi la strada.

"Ehi.
Devi dirmi qualcosa?"
Ok, forse non è stata una grande idea espormi così tanto, ma è alquanto irritante.

"Pensavi che me ne fossi dimenticato?"
Beh inutile dirti che ci speravo.

"Non puoi stare qui, è il bagno delle ragazze"
Spero che con questa frase si possa allontanare ed io tornare in classe.

Non ho mai desiderato così tanto di star a lezione.

"Punto primo: il bidello è andato in segreteria, non può dirmi niente.
Punto secondo: te non farai la spia.
Punto terzo: non sono dentro il bagno delle ragazze, potrebbe anche essere che lì dentro c'è una mia amica che si sente poco bene ed io, amico premuroso, la stia aspettando.
Punto quarto: non credere che non sia mai entrato.
È successo parecchie volte di visitare il vostro bagno con qualche ragazza.
Oggi mi vuoi far te compagnia?"

Spalanco gli occhi alla sua ultima frase, ceh in quel bagno, sporco, dove fumano come turche ed una puzza assurda, lui e chissà quale ragazza riescono a star insieme?

"No, sono fidanzata e poi devo tornare in classe"
Rifiuto con disgusto, provando ad andare avanti.

"Andiamo.
Perché non ci divertiamo un po'?"

Ehi.
Come state?
Che ve ne pare? 💕

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