Capitolo 22 💕

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"Non mi voglio divertire con te.
Me ne voglio andare!
Invita qualcun'altra"
Ripeto di non voler stare con uno come lui neanche un secondo in più.

Dio!
Doveva rovinare tutto.

Sorride ed è alquanto inquietante, mi spavento e la fifona che è in me pian piano ritorna, inizialmente sostituita da tanto coraggio.

"Ho saputo che hai trovato un compagno di gioco eh"
Mi dice con un ghigno.

È incredibile, per lui non esiste il concetto dell'amore, perché un fidanzato o fidanzata dev'essere un gioco.
Come fai a stare con qualcuno per il quale non provi nulla o non hai nulla in comune.

"Michael è il mio ragazzo, non un compagno di giochi.
Lui non è come te"
Rispondo orgogliosa del mil fidanzato.

"Io non sono tanto sicuro che la cosa possa durare tanto, insomma tutti noi maschietti siamo attratti fisicamente dalla nostra ragazza, quindi non credo che riesca a portare per tanto tempo pazienza"
Allude al fatto che Michael possa stancarsi di me, qualora dovessi rifiutarlo più volte.

Io e lui stiamo insieme da troppo poco, io..

Gli mollo un ceffone, colma di rabbia e vergogna.
È un gran maleducato a fare questi pensieri su cose che non gli interessano.
Inoltre ha questa cattiva abitudine di parlare troppo, soprattutto quando non dovrebbe.

Michael non deve soffrire a causa mia ed io farò di tutto per proteggerlo.

Ride, ride anche con gusto.

Lo guardo con occhi pieni di odio.
Mentre i suoi hanno quella luce sbarazzina e mi sembra di intravedere delle lacrime.
Prende tutto per scherzo.
Lo odio.

"Accidenti, allora quando vuoi sai tirare fuori gli artigli eh"

Quanto è odioso!
Credevo di essere furiosa e che lui lo avesse capito, gli ho perfino mollato un ceffone e lui cosa fa?
Ride!

"Ti odio, mi fai venire i nervi!"

Colta alla sprovvista, mi blocca con un abbraccio e mi bacia.

Nono, non è così che deve andare, al suo posto deve esserci Michael, non lui.

Provo a muovermi per torglierlo e dargli fastidio.

Quando si stacca da me.
"Tu non sei il mio fidanzato.
Michael è il mio fidanzato"

Dico, con tutta la rabbia che ho in corpo.

A queste parole si arrabbia, il suo volto diventa cupo, mi spinge verso la porta e continua a baciarmi.

"Non voglio farti del male.
Ti voglio solo per me,ci sono giorni che non faccio altro che pensarti.
Vorrei farti mia adesso"
Eh?
A queste parole divento immobile, spaventata da qualsiasi suo movimento.

Cosa vorrebbe dire?
È per caso geloso di Michael?

"Io non sono il vostro giocattolo.
Il mio ragazzo è Michael, voglio solo lui.
Non voglio nessun altro.
Se mai cambierò idea, glielo dirò subito, ma ad oggi non credo"

Non gli farei mai del male, come lui non lo farebbe a me e non potrei mai smettere d'amare un ragazzo che mi ama con tutto se stesso.

JACE'S POV

Michael, Michael, Michael.
Appena lo nomina un'altra volta, giuro che perdo le staffe.

"Ne me sto altamente fottendo di Michael ok?
Dimmi, lui dov'è?
Tu sei qui da sola, indifesa e il tuo uomo dov'è?
Qui non di sicuro"
Mi sorprendo di me stesso a volte, sono proprio bravo a girqre le carte a mio favore.

"È in classe, non posso dipendere sempre da lui e non è il mio bodyguard.
Ha la sua vita.
Non voglio neanche che lui venga qui ad aiutarmi"
Mi risponde senza alcun timore.

Vuole migliorare, vuole crescere.
Deve tenerci molto al suo amico, però non sono sicuro che il loro sia amore.

La ragazza sta diventando tosta, così mi piace ancor di più

"Le tue labbra sono così morbide"
Le tocco col pollice.
"Non puoi immaginare quanto è stato bello baciarti, tenerti stretta me.
Quanto vorrei sentire quei tuoi fianchi su di me.
Quanto vorrei vederti sul mio letto, vedere i tuo capelli sparsi sul cuscino, noi due uniti, mentre ti faccio provare delle emozioni nuove.
Difenderti da chiunque ti possa ferire o far del male"

Le sussuro nell'orecchio, provando a farle immaginare quanto protrebbe essere bello star insieme.

Percepisco ogni suo brivido, poiché ad ogni parola, viene scossa.

La sua vergogna quando parliamo di cose che alla fine fanno tutti.
Solo che lei non sopporta l'idea che sia una cosa materiale per dare piacere.

Per lei è la prova più grande d'amore che si possa fare.
Donarti completamente ad una persona.
Alla quale apparterrai per sempre e avrà per sempre.

È anche vero che nel ventunesimo secolo si dovrebbe andare oltre a certe idee da medioevo, l'amore non si basa sulla verginità di una persona.

Fatto sta che sono scelte personali e di solito ho sempre accettato i pensieri altrui, ma non stavolta, poiché la cosa mi interessa e parecchio.

Ed è anche per questo che voglia averla io, mi sentirei onnipotente.

E poi una come lei non tradirebbe mai il suo ragazzo, è troppo buona.

Ti voglio per me, tu mi amerai.


Sei la mia rovinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora