Capitolo 30 💕

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"Em, non saprei"
Mento, solo perché non voglio essergli di peso.

E poi sono cose che si sistemano, no?

Inoltre ho Nicole, ho Michael, Luca e adesso ho pure Max, quindi, perché preoccuparsi?

Ora non dico di essere wonder woman, non posso diventare una macchina e spegnere i sentimenti, senza secondo me non c'è gusto, non saprei cos'è la gioia, l'amore e altre emozioni negative, ma purtroppo importanti.
Secondo me se non si conosce il buio non possiamo riconoscere la luce, non  sapremo distinguerla e apprezzarla.

"Ne sei sicura?
Io ciò che ti riguarda voglio saperlo da te.
Chiaro?"
Dice in tono serio, a quanto pare ci tiene particolarmente al dialogo.

Io vengo intimorita ma devo sembrare, forte e sicura, non posso fallire.

"Cristallino"
Rispondo in fretta, nella speranza che il discorso sia chiuso.

"Ma non è che qualche coglione ti ha preso di mira e ora ti prende in giro?"
Come ha fatto?
Beh, anche lui è andato a scuola e forse, dato il passato era proprio lui il bullo.

Qualche?!
Mmh, facciamo gran parte.

No, pessima idea.

"No.
Poi, speriamo non ce ne sia bisogno, ma ho Michael che mi protegge, ho Nicole"
Girarci intorno, prossima mossa.

"Aspetta, frena, un conto è essere difesa dai tuoi amici, cosa ben diversa è essere aiutata dalla tua famiglia"
Quello che ho sempre sognato, avere un appoggio, sapere che avrei potuto dirgli tutto ed essere coccolata dai miei fratelloni.

Ma si cresce e bisogna anche sapersela cavare.
Devo trovare un modo per cambiare argomento.

"Ok va bene, ma adesso mi vai a prendere un panino al Mc?
Ti prego.
Già solo l'idea di dover mangiare minestrine e cibo bleah, mi viene il volta stomaco."
Cibo.

Mi guarda atterrito, per poi mettersi a ridere.
Mi stringe il braccio attorno al collo e con l'altra mano, fa un pugno e mi scompiglia tutti i capelli.

"Ahh, sei proprio buffa sai.
E sopratutto sei molto forte, ti ammiro, hai questa forza di vedere sempre il lato positivo delle cose.
Sul serio.
Io se non ho tutto calcolato urlo e sbraito."
Lui?
Grande e grosso?
Il fratellone ribelle che se ne andò poco dopo aver concluso gli studi, dimostrando di potercela fare.

"Ma chi lo avrebbe mai detto.
Geloso di te"
Effettivamente, così distanti e diversi.
Mi avvicino e gli do un bacio sulla guancia.

"Grazie"
Non servono altre parole.

FRED'S POV.

Ho saputo che sta male, mi dispiace, ma una parte di me crede che sia una giusta punizione per essersene andata.

Mentre lei non c'è perfeziono i dettagli del piano.
Mi sto facendo aiutare da mio fratello, uno stronzo peggio di me.
Fin da bambino ho seguito il suo esempio, sicuramente sbagliato, ma ho avuto solo lui nella mia vita, di conseguenza ad oggi seguo le sue orme.

"Stronzo!"
Il mio saluto da bravo fratello minore.

"Che vuoi?
Perché mi chiami quando non devi, hai un tempismo di merda"
Ogni volta lo becco mentre è con qualche ragazza e s'incazza di brutto.

"Allora?
Com'è andata"
Domando, non me ne frega nulla di cosa stia facendo, mi interessa l'obbiettivo.

"È andata benissimo.
Un'altra persona"
Perfetto.

"Questa storia ti sta ossessionando.
Spero per te che sia uno sfizio e questa ragazza sparisca"
Continua.

Questo non lo so, non mi riconosco.
Spero di si, di essere lo stesso prezzo di merda e di non cambiare mai, io sto bene così.

Sei la mia rovinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora