Capitolo 24 💕

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Ricordavo di un kit d'emergenza, ma non stiamo parlando di un kit qualunque.

Kit emergenza trucco per boni di Nicole.
Non potevamo tornare in classe con quel livido sulla sua guancia destra.

Ora siamo a casa mia, devo rimediare.
Così mi voglio prendere cura di lui, studiare insieme, vedere un film, uscire per una passeggiata, semplicemente, stare insieme.

"Ti prego, dimmi quello che vi siete detti"
La sua curiosità esce a galla ed è anche comprensibile.
Glielo devo, soprattutto perché lui sa di poter soffrire e invece affronta tutto con coraggio.

"Facciamo un patto.
Tu parli ed io ti spiego matematica, sei una frana con questi angoli associati"
Riesce a strapparmi un sorriso, mi accarezza la mano.

"Ahh, molto equo.
Lo ammetto"
Gli do un bacio a stampo e lo stringo a me, forte.
Ho la strana sensazione che più lo tengo vicino a me, più forza ed amore ricevo da lui.

Sono patetica, dovrebbe vergognarsi ad avere una ragazza del genere ed io non riesco neanche ad aprire bocca.

"Mi ha baciata, è convinto che io possa ricambiare il suo interesse"
Ho paura.
Temo che lui si possa convincere di questa assurda teoria.

"Lui può essere convinto quanto vuole, ma a me interessa ciò che pensi te"
Stringe le sue mani in un pugno, provando a reprimere la dua rabbia.

"Forse dovresti lasciarmi.
Stiamo insieme da poco e già ci sono problemi, ti faccio soffrire e non è quello che voglio.
Non te lo meriti"

Quelle parole mi rimbombano in testa, lui meriterebbe di meglio, molto di più.
Mi abbandono a questo senso di colpa che si accumula sul mio petto e crea un nodo alla gola.

Gli occhi diventano lucidi e mi sfogo con un pianto.

Non mi sopporto più, sono una bambina che non sa fare altro che piangere e piangere.

"Oi.
Calma, va tutto bene.
Non è morto nessuno eh.
Le difficoltà si superano, insieme.
Quelle teste di cazzo si divertono a darti fastidio e se ti mostrerai debole loro continueranno"
Mi coccola fra le sue braccia, lasciandomi dei teneri baci sul collo.

A volte mi viene la pelle d'oca, poiché soffro il solletico e sentire il suo respiro sul mio collo mi fa venire i brividi.

Poso una mano fra i suoi capelli, accarezzandoli e so quanto gli faccia piacere.
Fino a quando non spingo leggermente la sua testa ancor più vicina al mio collo, vorrei far vedere a tutti che io sono sua, la sua ragazza.

È molto delicato, sebbene stia comunque esercitando una certa pressione e mi piace.

Non ha nulla a che vedere col primo, alquanto fastidioso e quasi doloroso, poiché non c'era alcuna preoccupazione nei miei confronti.

Alla fine ci abbracciamo, sorridiamo felici e sereni.
Prima di salutarlo lo bacio, per poi non riuscire a separarci.

"Perché non resti?"
Gli chiedo stringendo la sua mano, vorrei passare il pomeriggio con lui.

Sorride, mi da un bacio sulla guancia.
"Meglio di no, non sto molto a genio a tuo fratello"
Si riferisce a Max.

"Nah.
Deve farci l'abitudine"
La sua gelosia nei miei confronti è palese.
Per lo meno, mi proteggerà ed eviterà che altri si possano avvicinare a me.

"Mi sta simpatico solamente perché ti sorveglia h24"

Sei la mia rovinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora