Capitolo 61💕

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Il mio amico Michael, o meglio, fratellone la vendetta, non è assolutamente convinto di questa mia uscita con Jace.

Non voglio discutere per nulla, ho già sprecato abbastanza tempo per chiedere a Nicole una mano per i vestiti.

Ovviamente io e lei non eravamo d'accordo, ma alla fine siamo riuscite a trovare un compromesso.

Un bel jeans skinny che evidenzia le mie gambe, una maglietta a maniche corte bianca ed un giacca che non si sa mai.
Nicole è stata veramente d'aiuto, ci sa fare.

Ho rinunciato ai tacchi, dopo essere caduta minimo dieci volte... in casa.

Ma, grazie al musone, dopo avermi presa in giro, mi diede una mano.
È stato come imparare a camminare una seconda volta.
Devi solo farci l'abitudine.
Equilibrio, poggiare bene sia il tacco che la pianta, passi piccoli o comunque non estremamente larghi e seguire una linea immaginaria.

L'occhio vuole la sua parte, ok, ma potevano inventarsi qualcosa di più comodo?
Sono degli oggetti di tortura per i nostri piedi.

Povera me, una volta tornata a casa, le lancerò lontano da me e ne passerà di acqua sotto i ponti prima che li rimetta.

Make-up semplice, mascara abbondante, matita labbra nude, un filo di cipria e blush.
Immancabile, l'amato e fedele illuminante della mia truccatrice di fiducia, Nicole.

"Perfetta.
Ancora sicura?"
Domanda sistemandoni per l'ennesima volta i capelli.

"Si, non cambio idea.
E in caso avessi bisogno d'aiuto... vi chiamo.
Lo so mamma, lo so"
La prendo in giro ridacchiando.
Questi due stanno diventando un poco oppressanti.

Devono fidarsi di me.

La tensione è palpabile, nessuno dei due fidanzati si aspettava che un giorno avessi avuto un appuntamento con Jace e neanche io, ma quest'ansia stranamente, non mi tocca.
Si, sono tranquilla.

Finalmente potrò parlarci o vederlo senza sensi di colpa, non sono più fidanzata.
Il silenzio viene rotto dal suono di un clacson.

Come una bambina corro subito verso la porta.
Voglio anche scappare da sti due matti, mi amano alla follia si, ma anche meno.

"Ciao ragazzi"
E chiudo la porta, lasciando le loro ansie e paranoie.
Loro preferiscono rimanere a casa mia, così che, in caso ci fossero problemi, già sono lì.
Che pessimisti.

Di fronte a me c'è la macchina di Jace, senza indugi, salgo.

Sono contenta.
Forse perché è la mia prima uscita e momento spensierato dopo molto, tanto tempo.

"Bella"
Arrossisco, notando che mi sta sguadrando.
Sembra quasi ammaliato.
Le labbra semi aperte e gli occhi che si posano in ogni parte e in ogni dettaglio del mio outfit.

Faccio un cenno del capo, per ringraziarlo.

"No"
Disse con tono sorpreso soffermandosi sui tacchi.
Accidenti, quando vado a scuola sembro così sciatta?

È vero che non metto i tacchi e non mi trucco, ma pensavo di essere abbastanza passabile da poter almeno uscire di casa.

Salto in aria, non mi aspettavo una roba simile.

"Si lo so, indosso questi"
Alzai gli occhi al cielo.
Si, tornata a casa li avrei decisamente sistemati nell'armadio e mai più ripresi.

"Cavoli.
Che onore"
Modesto, come sempre.

"Non li ho messi per te, sia chiaro"
Ci mancava solo che si mettesse in testa idee come questa.

"Ah sì?"
Continua, imboccando strade a me poco note.

"Ovvio.
Pareva male lasciarli lì, soli"
Li sentite anche voi lo stridolio degli specchi?
Non so cosa inventarmi.

"Certo certo"
Si rende conto della mia poca credibilità, ridacchia.
Incrocio le braccia al petto e metto il broncio.

Dentro di me, spero che questa atmosfera positiva non svanisca

Chissà se Jace è un tipo divertente?
Una persona con cui scherzare.
Magari si mostrasse per quello che è.

Io accendo la radio.
Rendendomi conto subito dopo che, non è mia l'autovettura e comunque questa sfacciataggine non mi appartiene.
Avrei dovuto aspettare che Jace mi dicesse qualcosa.

Da dove viene questa sicurezza?

Se non fosse per il passato, penserei che io e lui siamo buoni amici, si, due buoni amici che stanno uscendo e si divertiranno un mondo.

È un miscuglio di emozioni, solo emozioni belle.

Non è mai troppo tardi.

"Premesso che non voglio organizzare nulla, vorrei che fosse tutto quanto più spontaneo possibile.
Mi farò guidare dall'istinto.
Comunque, dobbiamo mettere qualcosa nello stomaco.
Panino, pizza, kebab o apericena?"
Non avere schemi.

Per una volta potremmo essere liberi.

Grace e Jace.
Due semplici ragazzi che trascorrono una serata insieme.

"Nulla di deciso.
Mi piace"
Ricambio il suo sorriso.

"Kebab"
Rispondo.

"Agli ordini"

In radio viene trasmessa una canzone di
Ed Sheeran, è uno tra i miei cantanti preferiti.
Scrive delle canzoni così belle da restarmi impresse.

Notai un'espressione di disgusto nel volto del ragazzo accanto a me.
"Facciamo che sopporto questa merda solo per te"

"Grazie!"

Pochi istanti dopo avvicinò la guancia verso me, voleva una ricompensa.

"Guarda che te lo avrei dato comunque"
Gli lasciai un bel premio.

Ehi.
Come state?
Vi piace? 💕

Sei la mia rovinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora