Capitolo 56 💕

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Riduce tutto a questo?
Una persone può interessarsi all'altra solo se amico, parente, compagno di banco o vicino?

In fin dei conti lui si è intrufolato qui e con queste modalità, al quanto opinabili.

"Ma ti senti?
È normale, o quanto meno, è il minimo che posso chiederti dopo che ti trovo in camera mia, nel mio letto, sottolineo.
Non so se conosci quella cosa, come si chiama?
Ah giusto, umanità"
Concludo con un pizzico di acidità.
Era così difficile da comprendere?
Ha preso così tante porte in faccia da non avere un briciolo di umanità, o credere realmente di non meritarla?

"No, non ne ho la minima idea"
Aggiunge ghignando, solo per darmi fastidio.

Sbuffo, osservandolo bene.
Che sfacciato.

Mantengo le braccia conserte, assumendo la posizione di una mamma pronta a sgridare il proprio figlio.

"Ne dubito, visto che sei venuto a casa mia, solo perché ti fidi della sottoscritta.
Anche questo è un sentimento.
Incredibile, vero?"
Gli rinfaccio soddisfatta.
Potrà mentire a se stesso, ma da un po' di tempo, sono cresciuta, sono più forte e so come giocare.

"Allora, sei tu quella che non capisce.
Credo di avertelo detto diverse volte cosa provo per te"

Questo si che fa effetto.
Non ha intenzione di lasciarmi, non ha intenzione di allontanarmi, di dimenticare.

"Ancora con questa storia?
Ribadisco, non sono del tuo stesso parere"
Aggiungo, vogliosa di chiudere quanto prima l'argomento.

Ero convinta di essermi lasciata tutto alle spalle.
Capitolo chiuso, anzi, eliminato, bruciato, disperso.
Non so se rendo l'idea.

"Sarà, ma il tuo corpo dice altro"
Ribatte facendo un cenno, indicando il petto.
A causa del nervosismo, ho il respiro affannato e il petto sta seguendo un movimento veloce ed irregolare.

Volevo cantargliene quattro, era a causa sua e dell'aria di mistero che lo circondava che mi mettevo sulla difensiva.

Sono stata fermata da una puzza di bruciato che invase le narici.
L'odore fu talmente forte che coprì il naso con la mano.
Lo stesso fece, qualche secondo dopo, Fred.

Scendo di corsa in cucina.
Avevo voglia di dolce, pensai alla piadina con Nutella.
Infatti avevo messo, lasciato e dimenticato la piadina sulla padella.
Quel che vidi, fu una striscia sottile e nera.

Presa dal momento, ho tentato di prendere quel pezzo carbonizzato, a mani nude, bruciandomi le dita

Imprecai dal dolore, Fred, alle mie spalle, tenta di soffocare una risata, meritandosi la mia miglior occhiataccia.

Misi le dita nell'acqua fredda, sospirai, provando sollievo.

"Sei proprio imbranata"
Disse ridacchiando, avvicinandosi per spegnere la fiamma.

Fortunatamente non era nulla di grave.
Solo un dito era gonfio, con qualche chiazza rossa ed altre più chiare.

Della pomata sarebbe stata più che sufficiente.

Il tempo di tamponare il dito ancora bagnato e le labbra di Fred si posarono su di esso.

Gesto eccessivamente gentile e premuroso.
Oggi o nei giorni passati, questo ragazzo, che a malapena riconosco, deve aver compreso qualcosa.
È cambiato, lo vedo, lo sento.

Qualche attimo dopo, indietreggiai.

"Non fare così"
Sussurra abbattuto, distogliendo lo sguardo.

"Così come?"
Rispondo più docile.
Non volevo si notasse tanto, però, mi sento una pezza.
Credevo di avere la situazione sotto controllo, ma adesso, mi rendo conto che non è così.
Ho vissuto in una menzogna.

A quanto pare mantengo il controllo quando loro, Jace e Fred voglio, quando hanno di meglio da fare e mi lasciano vivere.
In caso contrario, si sentono liberi di interrompere la mia serenità e di riportami sul pianeta Terra, dove io, non controllo nulla.
È solo un'illusione.

"Sembri, stanca, delusa, arrabbiata.
Mi eviti come la scabbia"
Si avvicina a me, fino a toccarmi la spalla.

"È successo qualcosa?"

Lo abbraccio, abbandonandomi a questo impulso.
È stato l'unico ad accorgersene, neanche Michael aveva notato il minimo cambiamento.

Ho sempre pensato che doveva avere altro per la testa.

Lo dovresti mandare a quel paese e lasciarlo in tronco.

"È successa una cosa"
Evito di scendere nel dettaglio, fa ancora male.

La sua mano destra mi stringe a sé, senza soffocarmi.

"Se vuoi, sono qui"
Sussurra dolce.

NICOLE'S POV.

A causa di questa situazione, non so quand'è stata l'ultima volta che ho trascorso un po' di tempo insieme alla mia migliore amica, a Grace.

Mi sento una stronza, una pessima amica.
Non voglio rovinare la nostra amicizia per un capriccio.

Una persona come lei, la nostra amicizia non merita questo.

Non è colpa nostra, non siamo state noi a deciderlo.

Non durerò ancora molto.
Tutto questo non durerà ancora molto.

Spero che Grace mi perdoni e non rovini, il nostro noi e il loro loro.

Ehi.
Come state?
Che ve ne pare? 💕

Sei la mia rovinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora