Capitolo 36 💕

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La mia amica è uno straccio.
Giuro che se dovessi vedere il fratello di Fred in giro lo distruggo.
Gliene dirò quattro.

Nicole non ha ancora proferito parola, le lascio il suo spazio.

"Ti va di venire a casa mia"
Le chiedo mentre saliamo sull'autobus.
Sicuramente non vorrà tornare a casa così.
Qualche istante dopo che ci siamo sedute la sua testa si appoggia sulla mia spalla.

"Cosa vuoi fare?
Un bel film, o ti batto ai giochi da tavolo, potremmo mangiarci un bel gelato, sennò potremmo cucinare schifezze o semplicemente fare niente"

Non ci siamo mai guardate i pollici, ma credo che stavolta possiamo fare un'eccezione.

Quando Max partì, decisi di stare da Nicole per un paio di giorni.
Non mi disse niente, ci siamo coricate e abbracciate, non ha fatto altro che sentire i miei singhiozzi e consolarmi.
Ora tocca a me ricambiare il favore.

Ha il naso rosso, il mascara sbavato e le guance rosse.
Stringo la mia mano alla sua.

Il telefono vibra.
Svogliatamente accendo il display per vedere chi sia.

Max!
Qualcuno qui è nei guai.
Non c'è di ché!

"Pronto"
Rispondo sperando di sembrare il più tranquilla possibile.
Dentro di me inizio a prepararmi alla sfuriata di mio fratello.

"Grace!
Si può sapere dove diamine sei finita?
Da circa un'ora è finito l'orario scolastico e ancora non sei a casa!"
Urla, mentre io mi faccio piccola piccola.
Detesta che qualcuno non gli faccia sapere eventuali cambi di programma.

"Lo so, scusami è che ho dovuto aiutare Nicole e me ne sono dimenticata.
Stiamo arrivando, giuro"
Dico velocemente, sentendo il suo respiro pesante attraverso il telefono.

"Va bene, ma non finisce qui ragazzina.
Ci vediamo a casa"
Alla fine sembra essersi calmato d sospirando mi rilasso.

"Siamo a casa!"
Urlo, mentre faccio cenno a Nicole di salire in camera mia.

"Sto arrivando"
Le sussurro.

Prima mi accerto che sia in camera mia e poi cerco Max.

"Max!"
Urlo, sperando che mi senta.
Continuo a gridare il suo nome, ma non ottengo risposta.

Sicuramente è in camera sua, magari ha le cuffie e non mi sente.

Busso.

"Grace.
Quando sei arrivata?"
Mi chiede stranito, mentre apre completamente la porta.
Facendomi entrare.

Stava lavorando.
Si vede dal computer e da una montagna di fogli pieni di numeri e parole incomprensibili, che ricoprono la superficie della scrivania.

"Scusa ti ho disturbato?"
Dico dispiaciuta.

"No, era per non pensare.
Ripeto, quando sei arrivata?"
Chiede incrociando le braccia sul petto.

"Sono tornata proprio ora, Nicole è in camera mia, spero non sia un problema"

"No.
Mi hai fatto preoccupare"
Mi stringe forte e io ricambio.
Annuso il suo profumo, mi ricorda il talco.

A me piace particolarmente, non ha nulla di speciale, ed è proprio per questo che mi piace il suo odore.

"Scusa, la mia amica ha avuto bisogno di me e me ne sono dimenticata.
Non lo farò più"
Gli dico abbracciandolo.

"Questo è sicuro, perché da oggi ti verrò a prendere io a scuola"
Di bene in meglio, l'ha presa bene dai.

"Che cosa?
Non eri venuto qui per riposare?"
Rispondo alzando lo sguardo verso il suo volto.

Sto iniziando a valutare di indossare i tacchi, sia lui, che Fred, Jace e l'altro fratellone mi sento Pollicina.

Purtroppo riesco a camminarci, le prime volte stavo attaccata al muro come una lucertola, altrimenti sarei caduta.

"Uh, sai che stress, prendere la macchina e stare un po' con mia sorella"
Mi dice sorridendo.

"Ti voglio bene Max"
Sono contenta e non mi pento di niente.

"Ti voglio bene anch'io"
Mi lascia un dolce bacio sulla testa per poi stritolarmi.
Effettivamente Max è molto forte ed i suoi anni di nuoto hanno fatto in modo che le sue spalle diventassero imponenti.

"Ora vai, hai un'amica che ti aspetta no?"

Prima di uscire dalla camera mi volto verso di lui e gli lascio un bacio con la mano, come fanno nei film.
Poggio le mani sulle labbra, poi con un soffio e lo mando al diretto interessato ed in maniera teatrale fa finta che gli sia arrivato dritto al cuore.
Facendomi ridere.

Sei la mia rovinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora