"E alla fine rimangono solo gli screen di quei messaggi che ci hanno fatto venire i brividi"
Un giorno ti svegli la mattina e non sei più una bambina ma una donna dicianovenne,diplomata,con un grande sogno che ti sembra anche troppo grande e irreale per poter essere realizzato.Il mio sogno è stato da sempre quello di diventare una scrittrice,una scrittrice di successo.Mi chiamo Melanie Green anche se la gente preferisce chiamarmi semplicemente Mel.Sono abbastanza bassa con le curve al loro posto,non sono né grassa,né magra.Ho gli occhi grandi e azzurri con sfumature che tendono al verde e capelli color castano molto chiaro,insomma una semplice ragazza inglese.Abito a Holmes Chapel,una piccola cittadina sperduta in Inghilterra.Inutile dire che la cittadina non ospita piu di 600 persone ed é anche questo uno dei motivi per cui ho una maledetta voglia di scappare da qui il prima possibile,ormai tutto qui mi sta soffocando.Credo che questa cittadina sia fatta per le persone che ormai hanno perso la voglia di vivere,di conquistare il mondo e di scoprire nuovi posti e io di certo non facevo parte di questa categoria.Ho promesso a me stessa che le cose sarebbero cambiate e intendevo mantenere questa promessa e cominciare a vivere a pieno.
Non posso definirmi una ragazza molto amichevole o una che si confida con tutti sopratutto perchè non riesco a fidarmi della gente visto che la maggior parte delle volte mi hanno delusa.Un amica però c'è stata sempre per me,lei è l'unica a cui ho permesso di avvicinarsi a me dopo la morte di mia mamma,quando ho toccato il fondo e non riuscivo più a rialzarmi ma lei ha fatto in modo che io ricominciassi la mia vita,in fondo è quello che avrebbe voluto la mamma.La mia migliore amica si chiama Ashley Johnson ed è la ragazza più pazza che io conosca.Ha la mia stessa età,ma lei a differenza da me è alta,bionda e con dei occhi di un verde acqua che farebbero invidia a chiunque.Siamo molto diverse caratterialmente:io diciamo sono quella più chiusa che risponde sempre male e non ha molti amici,lei invece è una delle persone più amichevoli che io conosca ed è sempre molto solare,ma le nostre differenze non ci hanno mai diviso,in fondo gli opposti si attragono...o no?
Quando avevamo circa quindici anni e siamo andate a fare una gita a Bristol,abbiamo capito che é proprio questa la cittá che ci ha stregate e che ci ha rubato il cuore e che magari un giorno saremmo andate lì all'Università.
Beh,che dire,alla fine il nostro sogno si é avverato e a settembre cominciamo l'università proprio lì ,lontano da tutto e da tutti nella cittá di cui sono follemente innamorata,credo che non potrei desiderare di meglio.So che i fantasmi del passato non spariranno scappando in un'altro posto ma credo che andando via riuscirò a conviverci un po' meglio o almeno è quello che spero.
Io ho scelto di fare il corso di letteratura inglese che mi ha affascinato fin da quando alle superiori leggevamo Shakespeare e anche per il fatto che un giorno mi piacerebbe scrivere e pubblicare qualcosa di mio.Ashley invece ha scelto di fare le scienze politiche e diritto visto che lei vorrebbe diventare un avvocato .A dire il vero forse ho scelto Bristol anche per il fatto che si trova a sei ore da qui quindi é una specie di fuga da tutti i problemi e ricordi che non fanno altro che schiacciarmi con il loro stesso peso.
Fra due giorni partiamo a vivere le esperienze più emozionanti della nostra vita all'università di Bristol,ma non riesco a non pensare a mio padre che rimarrà a casa da solo.Dopo la morte di mia mamma è diventato molto prottetivo nei miei confronti,forse anche troppo ma gliene sono grata perchè così facendo mi dimostra di tenerci tanto a me ed é proprio di quello che avevo più bisogno al momento :di qualcuno che non se ne sarebbe andato.Essere un genitore single con un adolescente in piena crisi ormonale non è il massimo...ma siamo riusciti a superare tutto,lui era sempre lì quando avevo bisogno di una spalla su cui piangere,e adesso stiamo bene o almeno cerchiamo di esserlo.
Mio padre è il capo di una catena di hotel in tutta Inghilterra,sono felice però che non è come gli altri genitori e non mi costringe a prendere il suo posto nell'azienda,lui vuole che io realizzi i miei sogni ed è quello che intendo fare e non permetterò a nessuno di farmi crollare,almeno non di nuovo.
"Mel,tesoro vado a preparare i pop corn tu intanto scegli un film da vedere"disse mio padre prima di sparire in cucina.
Mi alzai di malavoglia da quel comodissimo divano su cui mi sono precedentemente sdraiata per messaggiare con Ashley e raggiunsi il comodino in cui mettevamo tutti i cd.Spostai una ciocca di capelli dal mio viso che mi impediva di leggere i titoli e cominciai ad analizzare un cd alla volta.
Era una tradizione che avevo con mio padre fin da piccola,quella della serata DVD.Non abbiamo mai tralasciato nemmeno una sera ma questo stava per cambiare in quanto tra esattamente due giorni sarei stata all'Università.
Sospirai rendendomi conto che questo era l'ultima serata DVD per molto tempo.
Alla fine optai per Jack Reacher,un film d'azione con Tom Cruise che tanto amavo.A dire il vero i film d'azione erano i miei preferiti visto che non sopportavo quei film romantici,tutti sdolcinati che facevano venire il diabete.
Misi il film nel DVD player quando vidi mio padre avanzare verso di me con una ciotola strapiena di pop corn.Spensi la luce,dopodicchè lo raggiunsi sul divano.
Il film cominciò ma ero con i pensieri da un'altra parte,non riuscivo a concentrarmi neanche su Tom Cruise senza maglietta, cosa non da me.
Mio padre sembrò accorgersi del mio stato d'animo, infatti mise il film in pausa rivolgendomi la sua completa attenzione.Io l'amavo proprio per questo, riusciva a comprendermi al volo e devo dire che con un carattere chiuso come il mio era davvero difficile.
"Tesoro,cosa succede?"chiese prima di scruttarmi con una smorfia preoccupata.
"Io credo che è solo il fatto che tra poco vado via e tu resterai qui da solo,non voglio che tu sia triste"ammisi chiudendo per un po' gli occhi.
"Senti non ti devi assolutamente preoccupare per me,io sono felice e lo sarò anche quando andrai all'Università perché saprò che fai ciò che ami"rispose accarezzandomi una guancia con fare paterno.
Ero cosí contenta di avere un rapporto così bello con mio padre e dopo le sue parole capii che forse era giusto ciò che stavo facendo,che andare via mi avrebbe fatto solo bene.
"Grazie,papà" sorrisi abbracciandolo.
"Non c'è di ché, bambina mia,ma adesso accendi il film così ci godiamo un'ultima serata film"disse prima di darmi un bacio tra i capelli.
Ecco il primo capitolo spero vi piaccia...commentate
Barbara❤
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Don't let me go.'Cause i'm tired of feeling alone😍
FanfictionUn ragazzo e una ragazza che si odiano finiscono nella stessa stanza nei dormitoi dell'università.Lui è il solito playboy della scuola che non crede nell'amore e lei invece è una ragazza che ha sofferto molto nella vita e non riesce più a fidarsi di...