Chapter 3

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"È proprio nel momento in cui dubiti di volare che perdi per sempre la facoltà di farlo-Jim Morrison"

Aprii pian piano la porta della mia nuova camera e scorsi una bionda con un vestito cortissimo e dei tacchi altissimi strusciarsi contro un ragazzo riccio del quale non riuscivo a vedere la faccia,noncché mi interessi più di tanto.

Feci un passo verso di loro schiarendomi la gola per attirare l'attenzione dei due affiattati guadagnandomi così un ochiataccia dalla bionda ossigenata e un sospiro scocciato da parte del riccio.Seguì un silenzio imbarazzante in cui non seppi cosa dire,ma per fortuna,poco dopo il riccio si decise di parlare salvandomi da questa situazione a dir poco ridicola.Sembrava di essere in un qualche telefim spagnolo.

"Chi sei?e cosa ci fai nella mia stanza?"mi chiese con tono scocciato alzando gli occhi al cielo.

Wow,giá mi sta sulle palle,pensai mentalmente ma poi una cosa che ha detto precedentemente mi riportò alla realtà.

(Ha detto nella sua stanza.?..questo vuol dire che non ho una coinquilina ma un coinquilino??beh...sono proprio sfigata...)solo dopo aver alzato la testa mi accorsi di quanto era bello aveva quei capelli castani e ricci un po spettinati che gli incorniciavano il viso,occhi bellissimi verdi color smeraldo e labbra rosee e carnose(molto invitanti)
,si intravedeva dalla maglietta bianca anche un petto muscoloso e ricoperto di tatuaggi,ma basta parlare di lui.Lo guardai ancora per pochi secondi dopodicchè risposi a tono.

"Ciao anche a te,mi chiamo Melanie Green e sono la tua nuova coinquilina,genio"a quella risposta spalancò gli occhi ma non disse più niente e forse era meglio così visto che non avevo la minima intenzione di discutere con lui.

Mi girai per ritornare nella mia camera quando sentii afferarmi per un polso,mi girai di scatto e vidi il riccio che teneva la mia mano,si avvicinò al mio orecchio e sussurrò con quella voce rocca e profonda"non durerai a lungo"poi ritornò nella sua camera con quella sottospece di barbie e chiuse la porta dietro di sè.

"Bene,che cavolo è appena successo?"chiesi mentalmente.Non potei non pensare al fatto che la sua vicinanza mi ha fatto provare qualcosa di strano che non saprei descrivere,ma forse era solo fastidio anche se a dire il vero non ne ero convinta più di tanto.Ritornai nella mia di camera e chiusi la porta ripensando alle sue parole"non durerai a lungo"...cosa voleva dire con questo?Pensava che fosse così facile sbarazzarsi di me?Beh,se è così si sbagliava di grosso perchè io di certo non ero una di quelle persone che si fanno mettere i piedi in testa da qualcuno tantomeno da uno sconosciuto arrogante.Dopo un po' lasciai perdere,era strano il ragazzo e ricominciai a mettere apposto le ultime cose, non mentirò e non dirò che è una cosa che mi piace perchè io odio fare ordine,giusto per far capire.Misi le cornici con le foto sul comodino vicino al letto,raffiguravano sopratutto i viaggi che feci con i miei genitori,e mi presi del tempo a guardarle per bene ricordano ogni piccolo particolare.Faceva davvero male ripensare a certe cose ma avevo paura che se non ci pensassi più questi ricordi tanto belli della mia infanzia sarebbero magicamente spariti,ma solo adesso mi rendo conto di quanto è ridicolo ciò che ho appena pensato perchè so di certo che questi rimarrano per sempre nel mio cuore.Feci un respiro profondo per scacciare via le lecrime che ogni volta spuntavano e decisi di chiamare mio padre per avvertirlo di essere arrivata viva.

Andai nella rubrica e sciacciai il suo nome.Dopo due squilli rispose.

"Ciao amore come stai?Com è la scuola?Vuoi che vengo a prenderti?"chiese lui tutto aggitato.

Roetai gli occhi al cielo,anche se non poteva vedermi,per il suo modo di fare un po' troppo prottettivo.

"Ciao papà la scuola è magnifica,ho una camera molto bella e no,non voglio che vieni a prendermi"risposi divertita.

"Allora sono felice per te,comunque mi manchi tanto bambina"disse quasi sussurrando e io mi rattristai e non poco.

"Anche tu papà"risposi io.

Questo è la prima volta che sono così lontana da lui e devo dire che mi manca tantissimo.

"Amore,adesso devo ritornare al lavoro,chiamami più tardi"disse prima di riataccare.

Restai sdraiata ancora un bel po' su quel letto abbastanza scomodo finchè non decisi di andare a farmi una doccia calda,giusto per rilassarmi dopo il viaggio.Presi la biancheria intima,una maglia a caso e un paio di leggins.

Quando stavo per aprire la porta del bagno sentii dei gemiti provenire dalla stanza accanto,quella del riccio,quindi mi mossi ad aprire la porta del bagno con un'espressione schifata ancora presente sul volto.Mi accorsi che mancavala chiave"perfetto"sussurrai per non farmi sentire da loro anche se erano occupati a fare ben altro,non avevo un'altra scelta dovevo lavarmi per forza.Posai la mia roba sulla lavatrice,mi spogliai e mi misi sotto il getto caldo della doccia.M'insaponai tutto il corpo e aspettai che l'acqua calda sciaquasse via dal mio corpo tutto lo stress accumullato nelle ultime ore.

Finii di lavarmi circa venti minuti dopo ed uscii dalla doccia facendo attenzione a non scivolare sul pavimento leggermente bagnato.Mi avvolsi in un asciugamano azzurro che trovai lì e che non copriva un grancchè visto che lasciava metà del sedere al di fuori,ma tanto mi serviva solo per andare nella mia stanza.Mi struccai e a quel punto mi resi conto che non si sentivano più i gemiti provenienti dalla stanza accanto al bagno in cui mi trovavo"finalnente"pensai tra me e me. Quando stavo per aprire la porta del bagno qualcuno però mi precedette e con mia grandissima "fortuna" mi ritrovo davanti il riccio di prima in soli boxer che mi guardava con uno sguardo di sfida appoggiato allo stipite della porta.Rimasi lì imbambolata a guardare i suoi pettorali scolpiti e i tatuaggi che gli ricoprivano il petto. Molto probabilmente ai suoi occhi sembravo una maniaca ma la sua espressione mi faceva capire che non gli stava dando il minimo fastidio.

"Ti piace ciò che vedi?perchè a me sì"
disse con quella voce tanto seducente.

Non capivo a cosa si riferiva dicendo "a me sì" ma bastava vedere il suo sguardo che vagava spudoratamente lungo tutta la parte scoperta del mio corpo per capire,a quel punto credo che sono diventata rossa per l'imbarazzo perchè suo sguardo divertito era ancora presente e quel sorriso malizioso non lasciava neanche per un secondo le sue labbra perfette e carnose che in questo momento vorrei baciare,ma cosa vado a pensare??!!!,dopo un po' si avvicinò a me con passo lento e tremendamente seducente sussurrandomi nell'orecchio"puoi tenerlo questo asciugamano,sta meglio a te che a me"dopodicchè si leccò le labbra(QUELLE LABBRA)e si avviò verso la doccia mandandomi un ultimo occhiolino. Quando si chiuse nel box doccia finalmente mandai un sospiro di solievo espirando tutta l'aria che avevo trattenuto fino ad allora e decisi di uscire da quel bagno che è diventato all'improvviso troppo piccolo per due persone.Quando entrai finalmente nella mia nuova stanza decisi di vestirmi in fretta per andare a dormire.Non mentirò ero davvero scossa da quello che è successo poco fa.

Quella sera mi addormentai con una serie di domande che mi giravano nella testa come:perchè ho trattenuto il respiro?perchè non ho reagito?Cosa mi stai facendo riccio?

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Barbara

Don't let me go.'Cause i'm tired of feeling alone😍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora