"The devil is real but he isn't a little,red man with horns,he can be beautiful because he's a fallen angel and he use it to be God's favourite"-The American Horror Story
Quando lo raggiunsi vidi che mi stava rivolgendo di nuovo quel sorrisetto divertito che tanto odiavo.Sapeva benissimo che mi dava fastidio anche solo la sua presenza ma continuava lo stesso a provocarmi.
"Non riesci proprio a starmi lontano,eh?"mi chiese con quella voce rocca e profonda,maledettamente sexy...
"Sei tu che continui a fissarmi da tutta la sera"gli risposi a tono incrociando le braccia al petto.
"Ma adesso sei venuta da me,o sbaglio?"rispose soddisfatto,a questo punto avevo una matta voglia di prenderlo a pugni.E forse avrei fatto anche bene.
"Sono venuta qui solo perchè mi da fastidio il fatto che tu continui a fissarmi"gli risposi un'altra volta,ma certa gente non capisce proprio niente.
Mi osservò soffermandosi forse un po' troppo sulle mie labbra e io dovetti distogliere lo sguardo per l'imbarazzo.Quei occhi avevano uno strano potere di scavarti dentro.E di certo non volevo che lui riuscisse a leggerci qualcosa.
"Mi dispiace davvero tanto ma devo lasciarti perchè Ashley,Alison,Abby o come cavolo si chiama mi sta aspettando"mi fece un occhiolino e stava per girarsi e andare via quando all'improvviso perse equilibrio e si aggrappò a me per non cadere.
Bene sono ufficialmente la ragazza più sfigata del mondo...ma visto che non riesco ad essere indifferente lo aiuto ad alzarsi e mi dirigo con lui verso la porta,per poter uscire.Non lo conoscevo da molto ma sapevo che quelli come lui da ubriachi combinavano solo casini quindi decisi di portarlo nella nostra stanza.
"Ti porto a casa visto che non riesci neanche a reggerti in piedi,ma non abituartici"gli dissi prima di avviarmi verso la sua range rover nera.Devo dire che aveva un buon gusto.
"Vi-st-o non rie-sci proprio a star-mi lonta-no"cercò di balbettare,con scarsi risultati però.Non gli risposi per paura di insultarlo e tirai fuori il cellulare dalla borsetta nera ripresa poco fa.
Scrissi velocemente un messaggio ad Ashley e a Liam dicendo che non mi sentivo bene e che ho chiamato un taxi per tornare a casa.Controllai Harry che era appoggiato malamente all'auto e stava quasi per cadere di nuovo.Lo aiutai un'ennesima volta a rimettersi in piedi dopodiché gli presi le chiavi dalla tasca della giacca di pelle e lo feci distendere sui sedili posteriori,inutile dire che si è addormentato subito.Non capisco ancora perchè stavo facendo tutto questo per lui ma non potevo farne a meno,forse domani me ne sarei pentita ma non mi interessava,ci avrei pensato domani.Per fortuna mi ricordavo abbastanza bene la strada che abbiamo percorso con Liam neanche due ore fa e così non ebbi grandi problemi a trovare i dormitoi.
Mentre guidavo di tanto in tanto guardavo Harry dallo specchietto per accertarmi che stesse bene e devo dire che era adorabile mentre dormiva,aveva un leggero sorriso sulle labbra e sembrava un angelo...dio se era bello.Peccato che sapeva perfettamente di esserlo.
Quando fummo arrivati la parte più interessante era svegliare Harry che non voleva saperne di svegliarsi perciò gli andai vicino e gli sussurrai nell'orecchio di svegliarsi,non potevo gridare perchè tutti stavano già dormendo,ma non ottenni nulla in cambio.Rimasi qualche secondo vicino al suo viso per poterlo osservare meglio e quando stavo per spostarmi farfugliò qualcosa nel sonno,mi avvicinò al suo viso e appoggiò le sue labbra sulle mie,non capivo quello che stava succedendo ma non volevo allontanarmi,non ne avevo le forze,era qualcosa di magico, nella mia pancia svolazzavano le farfalle e mi spaventava il fatto che non ho provato tutto questo baciando Liam.
Le sue labbra morbide e calde si muovevano esperte sulle mie fin quando lui non aprì gli occhi e io d'istinto indietreggiai.Quando si rese conto di quello che ha fatto farfugliò un "scusa" per poi mettersi a ridere e io ringraziai dio che era ubriaco,molto probabilmente domani non se ne sarebbe ricordato.
Lo aiutai ad alzarsi ancora leggermente scossa per poi aiutarlo di nuovo a camminare verso la nostra camera,era messo proprio male.
"Ma non dovevi restare alla festa con il tuo ragazzo Payne?"disse con una certa acidità presente nel suo tono.Ma io mi chiedo,perché non sta mai zitto?
"Non stiamo insieme."risposi ed è lì che cade la nostra conversazione,tanto non capivo a lui cosa importava.
Lo buttai sul letto,gli tolsi le scarpe e lo coprii fino al collo,intanto lui mi guardava con uno strano sguardo come se mi stesse studiando,ma io non ci feci molto caso.Quando stavo per aprire la porta sentii un debole"resta"come se sperasse che non l'avessi sentito e questo bastò per far perdere un battito al mio cuore e far ritornare le farfalle nello stomaco.Sapevo che non era giusto ma il mio cuore diceva qualcos'altro e per una volta non volevo pensare alle conseguenze ma semplicemente ascoltarlo e rimanere lì vicino a lui. È davvero strano il modo in cui mi attira,è come se non riuscissi a stargli lontana.
Mi feci coraggio e andai verso il letto.Lui non ha smesso un secondo di guardarmi e questo mi metteva abbastanza a disagio.Quando mi misi sotto le coperte le sue braccia muscolose mi abbracciarono e io mi sentii al riparo da tutto e da tutti dopo tanto tempo.E forse è vero che un abbraccio è in grado di farti sentire a casa.Perchè è esattamente così che mi sento al momento.Alzai la testa per guardarlo e incrociai i suoi occhi color smeraldo un po' lucidi per via dell'alcool.C'era qualcosa di diverso in quello sguardo però,non era più di ghiaccio ma era quasi dolce e le sue labbra erano piegate in un bellissimo sorriso accompagnato da delle fossette ai lati della bocca che vidi per la prima volta,credo che questo è il primo sorriso sincero che mi abbia rivolto.Sorrisi di rimando pensando al fatto che lui forse non era lo stronzo che cercava di sembrare davanti a tutti,ma tanto io non lo conoscevo bene e forse mi sbagliavo.
Rimanemmo lì semplicemente a guardarci senza dire niente finché lui non si addormentò stringendomi ancora tra le sue braccia.Mentirei se dicessi che non mi piaceva stare accanto a lui,perché diciamoci la verità chi non vorrebbe essere al mio posto?Mi piaceva persino il suo profumo e per quanto cercassi di non dargli tanta importanza era sempre lì nei miei pensieri.
Dopo un po' lo sentii parlare nel sonno,diceva"Alison ti amo"...e dopo questa confessione non ebbi più la voglia di rimanere nel letto con lui,avevo sbagliato a fidarmi e ne avrei portato le conseguenze...non dovevo lasciarmi andare,sono una stupida,per lui era tutto solo un gioco...
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Don't let me go.'Cause i'm tired of feeling alone😍
FanfictionUn ragazzo e una ragazza che si odiano finiscono nella stessa stanza nei dormitoi dell'università.Lui è il solito playboy della scuola che non crede nell'amore e lei invece è una ragazza che ha sofferto molto nella vita e non riesce più a fidarsi di...