"Mi dici cosa te ne fai del resto se vuoi una persona soltanto?"
POV'S HARRY
Questa mattina dovevo incontrare mio padre ma la mia voglia di vederlo era meno di zero.Fin da bambino non mi dedicava neanche un minuto del suo tempo,definito da lui"troppo prezioso per essere sprecato in giochi inutili".All'età di 15 anni sono stato mandato in un costosissimo collegio perchè secondo mio padre creavo troppi problemi,ma la cosa che non riusciva a capire era che lo facevo solo per attirare la sua attenzione.Dire che odiavo quel posto è un eufemismo,tutti lì dentro erano dei figli di papà che guidavano una ferrari e ti giudicavano in tutto.Non fraintendete,anche la nostra famiglia era molto ricca ma non mi piaceva sbatterlo in faccia alle altre persone o meglio dire,all'inizio sì perché ero un ragazzino viziato e problematico ma crescendo ho imparato che non era giusto,che non volevo diventare come mio padre.Quando avevo circa 16 anni mio padre ci abbandonò per la sua segretaria ventenne con una terza abbondante.Non ero tanto dispiaciuto,tanto lo vedevo sì e no due ore al giorno ma mi dispiaceva per mia madre che è rimasta distrutta perchè fin da quando eravamo piccoli diceva che Des(mio padre) era l'amore della sua vita.Inutile dire che dopo un paio di mesi ritornò a casa da mia madre che lo accolse a braccia aperte.Odiavo il fatto che mia madre fosse così ingenua e che si lasciasse trattare come uno zerbino da lui e che lo perdonasse tutte le volte.Cercai di farla ragionare più volte ma mi liquidava dicendo che quando sarò innamorato potrò capirla.
Mi alzai di malavoglia dal mio comodissimo letto su cui dormiva ancora Melanie e andai a fare una doccia,era esattamente ciò che mi serviva per svegliarmi completamente e non ritornare a letto da Mel.
Entrai nel bagno,mi spogliai e mi misi sotto il getto d'acqua calda che rilassò immediatamente i miei muscoli tesi.
Ripensavo ancora al perchè mio padre voleva incontrarmi,l'ultima volta che l'ho sentito era circa un anno fa per di più per telefono,non ricordo nemmeno l'ultima volta che l'ho visto in faccia.
Quando finii la doccia mi legai un asciugamano alla vita e andai nella mia camera per prendere i vestiti.
Trovai Melanie seduta sul letto che mi guardava sorridente.Aveva ancora i capelli tutti spettinati e gli occhi mezzi chiusi ma era lo stesso adorabile.Dovrà essersi svegliata da poco."Buongiorno piccola"le dissi prima di avvicinarmi a lei per lasciarle un bacio a stampo sulle labbra.
"Buongiorno"sussurrò lei ancora incollata sulle mie labbra.
"Dove vai?"chiese vedendomi prendere i vestiti.
"Oggi mi devo vedere con una persona"risposi cercando un paio di boxer puliti nel cassetto.
Non volevo dirle che mi sarei visto con mio padre,non me la sentivo ancora di raccontarle tutta la storia anche se sapevo che prima o poi sarebbe stato inevitabile dirle ogni cosa come le avevo promesso la sera precedente.
"Ah okay"rispose forse un po' confusa perché non le ho detto chi fosse la persona in questione e non potei non notare un velo di delusione nei suoi occhi.
Odiavo mentirle ma non avevo un'altra scelta al momento.
"Tornerò verso il pranzo"la rassicurai avviandomi poi verso il bagno per indossare i vestiti scelti precedentemente.
Misi un paio di jeans neri e attillati con buchi sulle ginocchia,una maglietta nera e sopra una camicia a quadri rossi e neri.Sapevo che a mio padre non sarebbero piaciuto il mio modo di vestirmi ma questo era l'ultima delle mie preoccupazioni.Di certo non mi sarei messo uno di quei completi di gucci che costano come un organo solo per fargli un piacere.
Quando stavo per uscire dal bagno vidi Melanie osservarmi appoggiata alla porta del bagno.Aveva addosso solo una mia maglietta larga che le scopriva tutte le sue gambe lunghe.Mi leccai le labbra continuando a guardarla.Non so ancora quanto potrei resisterle ma dovevo controllarmi perchè mio padre mi stava aspettando.Anche se odiavo ammetterlo preferivo arrivare in tempo.Mi avvicinai a lei e le sussurrai nel orecchio con voce rocca"meglio se ti vesti perchè potrei non rispondere delle mie azioni".
Lei mi osservava tutta rossa in faccia per l'imbarazzo e io ridacchiai vedendola così impacciata,dio era così bella.
La oltrepassai e andai direttamente a mettermi i miei adorati stivali marroni e il cappotto lungo e nero.
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Don't let me go.'Cause i'm tired of feeling alone😍
FanfictionUn ragazzo e una ragazza che si odiano finiscono nella stessa stanza nei dormitoi dell'università.Lui è il solito playboy della scuola che non crede nell'amore e lei invece è una ragazza che ha sofferto molto nella vita e non riesce più a fidarsi di...