Sii forte.
Smettila di sentirti sola.
Incomincia a ridere.
Smettila di sognare.
Incomincia a credere.
Smettila di combattere.
Incomincia ad amare.
Smettila di pensare.
Incomincia ad agire.Dopo sei interminabili ore dentro la soffocante macchina di Ashley,giungiamo finalmente alla nostra destinazione:"L'Università di Bristol"
Stavo morendo di curiosità, speravo con tutta me stessa che proprio questo fosse il posto giusto per me.Non so come gli altri ma io in questo posto ho riposto delle aspettative molto alte quindi spero di non rimanere delusa.La sera precedente non ho chiuso occhio,insomma da adesso la mia vita sarà completamente diversa,non vivrò più con mio padre,sarò completamente libera e indipendente. Sapevo bene che è proprio questo che comporta crescere,andare avanti,farti una vita ma ero dell'idea che tutto stesse andando un po' troppo velocemente per i miei tempi,certe volte mi sembra che era solo ieri che frequentavo il liceo e adesso invece eccomi qui ad affrontare un sogno che forse è più grande di me.
Intanto che mi perdevo nei miei pensieri Ashley parcheggiò la sua macchina nel parcheggio che si trovava davanti alla scuola,vicino ad una fiat bianca.
"Eccoci qua"disse una Ashley più che euforica spegnendo il motore.
Forse la parola più addatta ad esprimere come mi sentivo in questo momento era "ansia".Avevo una fottuta paura delle cose nuove e questa era una di quelle."Nuovo inizio"mi ripetevo mentalmente passandomi una mano tra i miei lunghi capelli.Ma la vera domanda era:Sono pronta a ricomiciare?a lasciarmi tutto alle spalle?Beh,a questo punto credo che non mi resta altro che andare a scoprirlo.
Mi presi un secondo ad ammirare l'immenso edificio di fronte a me e lo stesso fece anche Ashley.Eravamo ancora incredule al fatto di essere arrivate finalmente qui.Questo posto per me significava tutto,significava avverare i miei sogni,crearmi una vita di cui andrò fiera e sopratutto lasciarmi il passato alle spalle .
Quando scesi dalla macchina mi sistemai assieme ad Ashley dopodicchè ci dirigiamo verso l'entrata della scuola accompagnate dal fastidioso rumore dei nostri trolley.
L'Università è molto più grande di quanto mi aspetassi e ai lati dell'edificio antico vi sono numerosi fiori piantati con molta cura.In tutto vi sono quattro edifici che costituiscono la scuola,i primi due sono dormitoi invece i restanti due sono dedicati ai corsi.
Entriamo nell'enorme edificio cercando la segreteria dopo aver chiesto indicazioni ad una ragazza con capelli rosso fuoco.Dopo aver seguito le indicazioni dateci finalmente raggiungiamo la segreteria dove troviamo seduta una donna minuta sulla cinquantina e con un enorme sorriso stampato sulle labbra,era quasi inquietante.L'ufficio sembra appartenere a una zitella con mille gatti per via delle numerose foto di quest'ultimi appese sulle pareti,era decisamente inquietante.E poi tutto all'interno era rosa ma non un rosa decente,un rosa pastello.
Le chiediamo di tutto e di più riguardo all'Università e lei ci diede gli orari delle lezioni che cominceremo a frequentare da domani.Dopo averla conosciuta un po' meglio posso dire con certezza che era strana,ma molto strana.La bidella che abbiamo scoperto si chiami Elena ci accompagnò fino ai dormitoi in cui dovremmo passare i prossimi tre anni,ma visto che siamo arrivate in ritardo cioè ad ottobre le stanze erano già tutte occupate,perciò non avevamo una stanza in comune ma ci hanno assegnato stanze con i coinquilini.A questo punto spero che la mia coinquilina sarà simpatica e non una barbie narcisista senza cervello perchè diciamo solo che farebbe una brutta fine,visto che non ero di certo una di quelle persone che si fanno mettere i piedi in testa da qualcuno....
Elena ci diede le chiavi delle rispettive stanze che non erano molto distanti ma erano situate in due corridoi diversi.
Dopo che se ne fu andata Ashley mi si fiondò tra le braccia stringendomi forte a sè.Cominciammo a saltellare per la gioia come due cretine però al momento questo era ultima delle nostre preoccupazioni,eravamo fin troppo felici per renderci conto di essere ridicole e in fondo non ci interessava affatto .
"Ci credi che siamo arrivate fin qui?"chiese una Ashley un po' troppo emozionata per i miei gusti,ma come biasimarla?
"No,non posso ancora crederci"amisi più che altro a me stessa guardandomi intorno.
I corridoi che ci circonavano sembravano non avere una fine.Le pareti erano colorate di un rosso sangue con strisce gialle,colori dell Università.Anche se a prima vista poteva sembrare leggermente macabro,mi piaceva.La cosa che mi colpì di più però fu che i lampadari alle pareti erano rimasti originali ed erano talmente belli da toglierti il fiato.
"Dovremmo andare a vedere le nostre stanze"disse Ashley riportandomi alla realtà.
Anuii in silenzio e la abbracciai,senza di lei adesso non sarei qui,le devo tutto.Ha fatto per me più di quello che si possa anche solo immaginare, è stata lei a tirarmi fuori da quel vortice in cui stavo pian piano affondando,mi ha riportato a vedere la vita da un altro punto di vista,come qualcosa che dev'essere vissuto giorno dopo giorno come se fosse l'ultimo. E aveva ragione,non sapremo mai quando è giunta la nostra ora,ma non bisogna temere prima o poi tocca a tutti,bisogna semplicemente lasciarsi andare e vivere.
"Grazie,grazie per non avermi mai abbandonato"dissi innalando il suo profumo troppo dolce per i miei gusti.Era un misto tra rosa e fragola.
"Tesoro non dire così,grazie a te per sopportarmi"disse lei facendomi ridacchiare,credo che cercava di alleggerire la situazione per non permettermi di ripensare troppo al passato,era la migliore.
"Okay,adesso basta con le smancerie,andiamo a posare le nostre cose,dopo ci vediamo"disse Ashley riprendendo in mano il suo trolley rosso.
Dopo averla salutato con un bacio sulla guancia cominciai ad avviarmi verso la mia nuova stanza.
"356" mi ripettevo mentalmente mentre percorrevo infinito corridoio davanti a me.Tutte le porte erano di un marrone molto scuro,quasi nero ma si intonava perfettamente con il colore delle pareti.
Quando trovai la mia stanza l'ansia si impossesò di me e mi vennero dei dubbi(e se non le piacerò?se è una serial killer?)per zittire la mia "imaginazione"mi precipitai nella stanza(con la grazia di un elefante)trovando al suo interno una specie di appartamento abbastanza grande e sopratutto molto luminoso,grazie alle grandi finestre presenti in ogni camera.C'erano due camere una mia e una della mia coinquilina,una piccola cucinetta,una specie di soggiorno ma molto ma molto piccolo e un piccolo bagno.Non c'erano molti mobili ma solo quelli essenziali e le pareti avevano un colore rosastro quasi sbiadito.Entrai nella prima camera che scoprii fu libera quindi cominciai a disfare la mia valigia e mettere apposto i libri che mi sono portata dietro,ma quando stavo per mettere medesimo libro sulla mensola sentii la porta aprirsi e chiudersi subito dopo e dei sussurri provenire dal soggiorno.Sarà la mia nuova coinquilina,pensai ma corrugai la fronte quando sentii anche una voce maschile e dalle parole che si scambiarono supposi che pensavano di essere soli.Meglio andare a presentarmi,pensai convinta prima di afferrare la maniglia...
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Barbara💜
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Don't let me go.'Cause i'm tired of feeling alone😍
FanficUn ragazzo e una ragazza che si odiano finiscono nella stessa stanza nei dormitoi dell'università.Lui è il solito playboy della scuola che non crede nell'amore e lei invece è una ragazza che ha sofferto molto nella vita e non riesce più a fidarsi di...