Manhattan.
Potevo davvero rimanere in California. E' il secondo giorno che sono arrivata e già mi annoio.
Mi infilo il mio pigiama con i pinguini e vado in cucina a mangiare cena.
<<Eccomi qui!>> Mi siedo vicino a Bryan. << Perchè non sei in pigiama?>>
Mio fratello mi guarda male. <<Secondo te? Non ci arrivi?>>Mi schiocca le dita davanti. <<Svegliati! Stasera esco con i miei amici.>>
<<Bryan,perchè non chiedi mai a tua sorella di uscire con voi? Sta sempre in camera a leggere..>> Figuariamoci se mia madre non s'intrometteva!
<<Ci sarà un motivo se non chiedo mai nulla a Serena. Dice che i miei amici sono antipatici, e non solo.>> Sbuffa. <<Ma se vuoi vieni.. ci sono anche Meryl e Nina.. basta che non inviti anche Robert che proprio non lo sopporto.>> Vero. Robert e Bryan non sono mai andati d'accordo.
<<No grazie, sto a casa.>>
<<Vedi mamma?>> Mio fratello si agita sulla sedia. <<Deve sempre dire di no.>>
Mia madre scuote la testa, poverina, devo ancora capire come fa asopportarci.
<<Dai Serena,vai!>>
<<Mamma no. Non mi trovo con i suoi amici, scusa.>>
Subito lei ribatte. <<Ma ci sono le tue amiche!>>
Bryan si alza. <<Forza Serena! Vai a vestirti, ti aspetto in macchina.>>
Lo faccio solo per mia madre.
Prendo dei jeans strappati ed un top nero dall'armadio, vado in bagno a truccarmi ed esco dopo quindici minuti.
Metto in borsa il mio Iphone e scendo.
Bryan mi squadra. <<Come mai sei vestita così? Il top non è troppo corto?>>
Amo quando mio fratello si comporta da geloso.
<<Tranquillo. Nessuno dei tuoi amici ci proverà con me.>>
Bryan fa un sorrisino malizioso. <<Vedremo.>>
<<Sono tutti antipatici, e probabilmente tutti occupati. Devo ricordarti che sono fidanzata?>>
<<Serena sai come la penso.. ci tengo a te, e quando ti dico che Robert non potrà mai renderti felice è perchè lo penso davvero.. là fuori ce ne sono altri migliori.>> Mentre guarda dritto verso la strada gli accarezzo la spalla. <<Lui mi rende felice.. non devi preoccuparti..>>
O meglio, mi rendeva felice.
<<Cinque giorni su sette stai male per lui. Tu lo chiami essere felici? Non è neanche venuto a trovarti, almeno si è fatto sentire?>>
Annuisco senza dire nulla.
Arriviamo nel parcheggio e scendiamo dalla macchina.
<<Bryan,ti sei portato la sorella stasera?>> Il suo amico Dave (il più simpatico) si accende una sigaretta. Lo lascio perdere e vado verso Meryl e Nina che quando mi vedono spalancano gli occhi.
<<Scusaci se non ti abbiamo invitata, ma sappiamo che con certe persone non sei proprio a tuo agio..>>
<<Tranquille.>> Rivolgo un sorriso rassicurante alle mie amiche. <<L'ho fatto per mia mamma. Fosse stato per me rimanevo in camera a leggere.>>
<<Si può sapere perchè siamo fermi qui?>> Urla Meryl a mio fratello.
<<Stiamo aspettando Lucky!>>
Alzo gli occhi al cielo. <<Mi ero quasi illusa che non ci fosse..>>
<<Mi dispiace dirtelo Serena, ma Lucky c'è sempre.>>
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A STORM INSIDE ME
FanfictionSerena Collins, studentessa del quarto anno della scuola più grande di Manhattan, torna in città dopo aver passato l'intera estate dai suoi cugini in California. Tutti la accolgono calorosamente, la famiglia, suo fratello gemello Bryan, gli amici...