CAPITOLO 2

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Manhattan.

Potevo davvero rimanere in California. E' il secondo giorno che sono arrivata e già mi annoio.

Mi infilo il mio pigiama con i pinguini e vado in cucina a mangiare cena.

<<Eccomi qui!>> Mi siedo vicino a Bryan. << Perchè non sei in pigiama?>>

Mio fratello mi guarda male. <<Secondo te? Non ci arrivi?>>Mi schiocca le dita davanti. <<Svegliati! Stasera esco con i miei amici.>>

<<Bryan,perchè non chiedi mai a tua sorella di uscire con voi? Sta sempre in camera a leggere..>> Figuariamoci se mia madre non s'intrometteva!

<<Ci sarà un motivo se non chiedo mai nulla a Serena. Dice che i miei amici sono antipatici, e non solo.>> Sbuffa. <<Ma se vuoi vieni.. ci sono anche Meryl e Nina.. basta che non inviti anche Robert che proprio non lo sopporto.>> Vero. Robert e Bryan non sono mai andati d'accordo.

<<No grazie, sto a casa.>>

<<Vedi mamma?>> Mio fratello si agita sulla sedia. <<Deve sempre dire di no.>>

Mia madre scuote la testa, poverina, devo ancora capire come fa asopportarci.

<<Dai Serena,vai!>>

<<Mamma no. Non mi trovo con i suoi amici, scusa.>>

Subito lei ribatte. <<Ma ci sono le tue amiche!>>

Bryan si alza. <<Forza Serena! Vai a vestirti, ti aspetto in macchina.>>

Lo faccio solo per mia madre.

Prendo dei jeans strappati ed un top nero dall'armadio, vado in bagno a truccarmi ed esco dopo quindici minuti.

Metto in borsa il mio Iphone e scendo.

Bryan mi squadra. <<Come mai sei vestita così? Il top non è troppo corto?>>

Amo quando mio fratello si comporta da geloso.

<<Tranquillo. Nessuno dei tuoi amici ci proverà con me.>>

Bryan fa un sorrisino malizioso. <<Vedremo.>>

<<Sono tutti antipatici, e probabilmente tutti occupati. Devo ricordarti che sono fidanzata?>>

<<Serena sai come la penso.. ci tengo a te, e quando ti dico che Robert non potrà mai renderti felice è perchè lo penso davvero.. là fuori ce ne sono altri migliori.>> Mentre guarda dritto verso la strada gli accarezzo la spalla. <<Lui mi rende felice.. non devi preoccuparti..>>

O meglio, mi rendeva felice.

<<Cinque giorni su sette stai male per lui. Tu lo chiami essere felici? Non è neanche venuto a trovarti, almeno si è fatto sentire?>>

Annuisco senza dire nulla.

Arriviamo nel parcheggio e scendiamo dalla macchina.

<<Bryan,ti sei portato la sorella stasera?>> Il suo amico Dave (il più simpatico) si accende una sigaretta. Lo lascio perdere e vado verso Meryl e Nina che quando mi vedono spalancano gli occhi.

<<Scusaci se non ti abbiamo invitata, ma sappiamo che con certe persone non sei proprio a tuo agio..>>

<<Tranquille.>> Rivolgo un sorriso rassicurante alle mie amiche. <<L'ho fatto per mia mamma. Fosse stato per me rimanevo in camera a leggere.>>

<<Si può sapere perchè siamo fermi qui?>> Urla Meryl a mio fratello.

<<Stiamo aspettando Lucky!>>

Alzo gli occhi al cielo. <<Mi ero quasi illusa che non ci fosse..>>

<<Mi dispiace dirtelo Serena, ma Lucky c'è sempre.>>


A STORM INSIDE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora