CAPITOLO 18

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Sabato mattina.

Una settimana fa a quest'ora dormivo nel mio caldo letto, ora invece mi sto incamminando verso la scuola.

Che cosa ingiusta.

<<E pensare che potevo dormire..>> Mio fratello sbadiglia. <<Che inferno, tutto per colpa vostra.>>

<<In realtà sei stato tu il primo ad aggredire.>>

<<Prima o poi capirò cos'è successo davvero.>>

Meglio se non dico niente.

All'arrivo a scuola troviamo già Meryl, Lucky e Robert.

<<Eccoci.>> Mio fratello si siede su un banco. <<Che si fa?>>

<<Io farei così..>> Meryl prende carta e penna e inizia a scrivere ciò che spiega. <<Serena e Lucky puliscono le aule. Io e te, Bryan, potremmo pulire l'aula insegnanti, la presidenza, la palestra e la mensa. Robert, i bagni, il corridoio e i laboratori.. se hai bisogno di qualcuno chiamaci.>>

Non capisco perchè mi ha messo con lui dopo quello che è successo..

<<Perchè proprio io e Lucky?>> Chiedo per curiosità alla mia amica, se posso ancora definirla così.

<<Dopo ciò che è successo penso sia giusto così, e poi dato che hai voluto provarci con lui mi è sembrata un'ottima idea mettervi insieme.>>

<<Quando la smetterai?>> Lucky sbuffa. Ovviamente lei si gira dall'altra parte, come fa sempre quando qualcuno dice qualcosa che a lei non interessa.

<<Dai Meryl andiamo. Buon lavoro a tutti!>> Mio fratello la trascina con lui.

Vorrei tanto fare capire a tutti che non è andata come sembra..

Prendo l'occorente necessario nello sgabuzzino, e dopo aver chiuso a chiave entriamo nella prima aula.

<<Metti tutte le sedie sui banchi, poi portali fuori. Mentre io pulisco le finestre, le superifici e i termosifoni tu spazzi per terra.>>

Annuisce.

Dopo aver spostato tutto inizio a pulire le finestre, e mano a mano che finisco, il resto.

<<Lavi tu?>> Mi chiede.

<<Metà io e metà te.>>

Dopo che mette il detersivo, prende il secchio in mano. Quando mi raggiunge inciampa a causa della paletta e l'acqua finisce tutta addosso a me.

<<Lucky!>> Urlo. <<Stai attento!>>

Scoppia a ridere. <<Sei tutta piena di schiuma!>> Continua a ridere.

<<Ti sembra divertente?>> Lo guardo male.

<<Si!>>

Così, decido di fare lo stesso: prendo il secchio e gli lancio l'acqua addosso. <<Pari!>>

Rimango quasi incantata. La maglietta bianca che si aderisce al corpo a causa dell'acqua, i capelli tutti bagnati e spettinati..

<<Dai!>> Esclama ridendo. <<Che stronza!>>

<<Beccati ancora questo!>> Gli lancio l'ultima acqua rimanente nel secchio. <<Avevo la scorta!>>

<<Dici?>> Esce dalla classe e quasi mi tranquillizzo, ma quando lo vedo arrivare con due secchi pieni inizio a urlare come una pazza. <<Lucky no!>>

<<Oh si cara!>>

<<No!>> Urlo più forte che posso correndo ovunque.

Meno male che non dovevamo più parlarci.

Mi prende per un braccio per farmi voltare ma io inizio a correre fuori dalla classe. Fa per lanciarmi l'acqua del secchio addosso ma, io mi sposto e l'acqua finisce tutta addosso a Robert mentre stava passando.

<<Oh merda..>> La faccia di Lucky mi fa talmente ridere, che inizio a fare dei versi strani trattenendo la risata. <<Scusa Robert..>>

<<Ma dico, che problemi avete?!>>

<<Ti ho chiesto scusa!>> Il ragazzo accanto a me si gratta la nuca, poi mi guarda e vedendomi presa dal non ridere, iniziamo a ridere insieme.

<<Cosa succede qui?>> Meryl, con le mani appoggiate ai fianchi compare dietro di noi.

<<Forse è meglio lasciar perdere..>> Lucky mi guarda sorridendo, e io faccio lo stesso, scuotendo la testa.


A STORM INSIDE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora