CAPITOLO 15

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Sono pronta per andare a scuola anche se ho mille pensieri in testa.

E' stato tutto così.. strano..

Lucky è strano. O almeno, lo è stato la scorsa serata. So di pensarci troppo su, non è successo nulla di che, sono io che mi faccio troppe paranoie.

Mi siedo sullo sgabello in cucina e addento una mela.

<<Una Serena un po' pensierosa vedo..>> Mio fratello mi rivolge un sorriso. <<Cos'hai per la testa?>>

Non penso sia il caso di raccontare a Bryan ciò che mi turba.

<<Solite cose.>>

<<Sabato sera non ti ho vista con Robert, come mai?>>

<<Non sei contento?>> Scendo dallo sgabello e gli vado accanto.<<Tranquillo, non abbiamo litigato. Sabato sera sono andata a dormire da mia amica e ieri ero da lui.>>

Scuote la testa. <<Potevi venire con me, Lucky, Meryl e Nina al cinema!>>

Devo evitare Lucky il più possibile se no inizieremo a parlare della scorsa serata e io mi sento solo che in colpa per Meryl, anche se non ho fatto nulla.

C'è stato solo del contatto, continuo a ripetere a me stessa, e nulla di più.

Perchè mi preoccupo così tanto?

<<Tranquillo. Va bene così.>>

<<Perchè? Potevi venire davvero!>>

<<Così dovevo fare da candela a Meryl e Lucky?>>Mi lavo le mani. <<Come avete fatto tu e Nina, d'altronde.>>

<<Non è vero! Non hanno passato il pomeriggio a sbaciucchiarsi, anzi!>>

<<Si certo.>> Prendo lo zaino. <<Allora? Andiamo?>>

<<Agli ordini!>>

Fuori dallla scuola c'è un'ammasso di gente riunita che sta urlando,parlando e ridendo.

Mi chiedo dove la tovino la voglia di essere così arzilli il lunedì mattina.

<<Complimenti Serena!>> Mi urlano tre ragazzi.

<<Ci hai lasciate davvero senza parole.>> Delle ragazze mi passano accanto squadrandomi.

Quando vado al bar a prendermi una bottiglietta d'acqua tutti parlano in un sussurro e quando mi vedono smettono e seguono ogni mio movimento.

Ma cosa sta succedendo?

<<Serena.>>Lucky mi prende per il braccio e mi trascina fuori. <<Dobbiamo parlare.>>

Oh no. <<Cosa c'è?>>

<<Per sabato sera.. beh, non era mia intenzione..>>

Lo interrompo. <<Va tutto bene. Non ti preoccupare, è colpa mia. Sono io che sono caduta addosso a te, e tu sarai stato ubriaco.>>

Mi segue mentre percorro il corridoio per andare in classe.

<<Non ero ubriaco!>>

<<Non mi devi dare spiegazioni Lucky! Non mi interessa. Davvero pensi che la gente ci abbia visto?>> Inizio ad arrabbiarmi. <<Tutti sanno che tra noi non c'è mai stato niente, entrambi sappiamo chenon ci sarà mai niente in futuro. Insomma, io sono fidanzata, tu anche.. di cosa ti preoccupi? Devi stare tranquillo. E' tutto okay.>>

<<Non mi preoccupo di certo di ciò che pensa la gente. Sono solo venuto a chiederti scusa, non era mia intenzione..>> E' molto agitato.

<<Lucky, vai a prenderti una camomilla perfavore.>>

<<Mi prendi per il culo?>>

Aggrotto la fronte. <<No! Solo che sei agitato per niente!>>

<<Non sono agitato. Semplicemente ti sto chiedendo scusa per il mio comportamento. E tu? Tu mi prendi ancora per il culo!>>

<<Non ti ho preso in giro.. sta' calmo.>>

Alza gli occhi al cielo e sbuffa. <<E' inutile parlare con te.>>

<<Ti agiti! Di cosa ti..>> Smetto di parlare appena arrivo davanti alla classe. Non credo ai miei occhi. <<Lucky..>>Sussurro.

<<Oh merda..>> Sempre più agitato, si prende la testa fra le mani e chiude gli occhi per calmarsi.

Maggy sta passeggiando per la scuola ad attaccare volantini ovunque sussurrandomi un 'congratulazioni' facendomi l'occhiolino.

Vorrei strapparle tutti i capelli che ha in testa.

<<No..ti prego..>> Sono preoccupata ma nello stesso tempo nervosa.

<<E ora?>> Mi chiede Lucky, con lo sguardo fisso al muro. <<Adesso ho proprio tutte le ragioni per essere agitato.>>

A STORM INSIDE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora