Dopo una lunga settimana di verifiche, interrogazioni e sopportazioni finalmente è sabato sera. Il giorno più aspettato da ogni adolescente!
Dato che la nostra punizione è finita per tutta la mattina ho dormito, il pomeriggio ho studiato, e finalmente stasera potrò andare in discoteca!
Ovviamente cercherò di stare attenta alle macchine fotografiche o telefoni che siano, ammetto che nonostante la sua antipatia Maggy è un'ottima organizzatrice.
<<Ragazzi!>> Meryl e Lucky, mano nella mano, vengono incontro a me e a mio fratello. Io e Lucky non ci parliamo da quando gli ho urlato in faccia di odiarlo. Non mi ha più degnata di uno sguardo, non mi ha più rivolto una parola e non mi ha neanche fatto sapere se Meryl è incinta.. <<Stai benissimo vestita così.>>
Stranamente Meryl mi ha parlato. <<Grazie mille.>> Mi aggiusto il vestito tirandomelo un po' su. A quel gesto il ragazzo biondo accanto alla mia amica si aggiusta il colletto della camicia distogliendo lo sguardo dal mio corpo.
<<Andiamo a bere qualcosa?>> Chiede Lucky a mio fratello.
<<Va bene!>>
Quando i ragazzi se ne vanno io e Meryl ci sediamo su un divanetto. <<Sei ancora arrabbiata con me?>>
Scuote il capo. <<Sei la mia migliore amica, per me sei come una sorella Serena.. so che ho frainteso tutto, non so come abbia fatto a pensare che tu e Lucky..>>
La abbraccio stringendola forte. <<Ti voglio bene.>> Mi sento così in colpa..
<<Anche io te ne voglio.. tanto, tanto.. vorrei solo che le cose tra noi ritornassero come prima.>> Poi dopo avermi abbracciata, si allontana un po'. <<Sai, io e Lucky abbiamo chiarito tutto, e non sai quanto sia felice! Domani potremmo uscire, se ti va..>>
Improvvisamente una fitta colpisce il mio stomaco. <<Certo! Almeno possiamo anche noi parlare e magari chiarire. >> Anche se nulla tornerà più come prima..
<<Con Robert come va?>>
<<Sto un po' male per il suo essere distante..>> Mento. Forse è meglio se non le dico ancora niente, si infurierebbe e ne parlerebbe subito con lui.. vorrei essere io a farlo.
<<Dai, risolverete tutto.>>
<<Spero! Vieni a bere qualcosa con me?>>
<<Possiamo fare dopo? Devo trovare Nina!>> Si guarda intorno sbuffando.
<<Perfetto!Ti aspetto là.>> Indico il bar.
Mi alzo, e quando sono al bancone vedo Lucky: l'istinto ha la meglio su di me.
<<Dobbiamo parlare!>> Lo prendo per un braccio e lo faccio sedere su un divanetto.
<<Cosa vuoi?>>
<<Cosa voglio?>> incrocio le braccia. <<Mi tratti male e poi mi chiedi cosa voglio? Semplice, voglio spiegazioni. In questi giorni non hai fatto altro che stare con la tua ragazza!>>
Sbuffa. Da quel gesto capisco che non ne ha voglia di ascoltare le parole che ho da dirgli. <<Vai pure a divertirti con Meryl!>>
<<Credo che questa sia una scenata di gelosia.>> Si alza sistemandosi la camicia.
<<Scenata di gelosia?>> Tralasciando il fatto che sono gelosa.. <<Tu non sei per niente coerente.. non capisco Lucky..>>
<<Cosa c'è da capire? Meryl è la mia ragazza, non tu.. non puoi lamentarti perchè passo del tempo con lei..>>
<<Non sto dicendo nulla del tempo che passi con lei.. ma non puoi fare l'amore con me e poi comportarti così, come se tra noi non fosse maisuccesso niente..>>
<<Scusa se non voglio ferirla!>>
Vorrei andarmene da qui dentro, la sua presenza mi sta urtando il sistema nervoso.
<<L'hai già fatto, lo sai vero?>>
<<Ma lei questo non lo sa.>>
Faccio un respiro profondo, giusto per non innervosirmi ancora di più. <<Vai, tanto è tutto apposto.. poi, chi lo sa, probabilmente stai tanto tempo con lei perchè è..>>
Fa un passo in avanti. <<Non è incinta..>> Mi guarda dritto negli occhi. Quella frase mi ha completamente alleggerito lo stomaco. <<E comunque nulla è apposto. Serena, ti chiedo scusa, davvero. Ma non posso fare vedere agli altri quanto tengo a te..>>
<<Tu tieni a me?>>
Mi prende le mani accarezzandole dolcemente. <<Si, ci tengo a te. Mi piaci un casino Serena, e non sto dicendo queste cose perchè ho bevuto.. sei una ragazza fantastica, riesci a farmi stare bene e di questo ti ringrazio.. e.. cazzo, fare l'amore con te è stato tutto tranne che uno sbaglio, credimi,..ma non posso fare capire agli altri da come ti parlo e da come ti guardo che mi piaci. Fidati, questo vestito che hai ora..>> Mi tocca il fianco stringendo il tessuto. <<Te lo toglierei..>>
Credo di essere rossa come un pomodoro. <<Ehm..>>
<<Non dire nulla, ti prego.>>
No, io non dico nulla, ci pensa il mio cuore.. <<Forse è meglio se manteniamo le distanze..>>
<<Sai cosa ti dico?>> Si morde il labbro. <<Fanculo le distanze.>>
Mi prende il viso tra le mani e inizia a baciarmi.
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A STORM INSIDE ME
FanfictionSerena Collins, studentessa del quarto anno della scuola più grande di Manhattan, torna in città dopo aver passato l'intera estate dai suoi cugini in California. Tutti la accolgono calorosamente, la famiglia, suo fratello gemello Bryan, gli amici...