Alla fine, le cose si sono tirate alle lunghe e abbiamo finito di pulire alle tre del pomeriggio.
Il tempo di studiare, farmi la doccia, prepararmi, e sono arrivate già le otto: io, Bryan, Meryl, Nina, Lucky, Antony e Dave siamo a cena fuori.
Ottima cosa direi.
<<Io prenderò la pizza, e forse anche un dolce.>> Mio fratello si massaggia la pancia. <<Ho una fame..>>
<<Poverini, avete fame perchè stamattina avete lavorato troppo?>>Nina ci prende in giro.
<<Stronza.>> Bryan fa una smorfia. <<Intanto abbiamo fatto una pulizia che manco le bidelle puliscono così bene!>>
<<Si,certo!>> Dave si intromette con una risata. <<Come minimo c'è ancora quel succo che ho rovesciato ieri in bagno!>>
<<In realtà l'ha pulito Robert..>>
A proposito. <<Robert?>> Chiedo.
<<Esce con delle sue amiche, e poi fanno festa in casa.>> Dice tranquillamente Meryl, senza farsi alcun problema.
Lucky mi rivolge uno sguardo di compassione. <<Non dirle così Meryl..>>
<<Ma è vero!>> Aggrotta la fronte. <<Una sua amica ha organizzato una serata in casa sua, l'hanno invitato e lui va. Che c'è di male?>>
<<Che c'è di male? Se io uscissi con delle ragazze compresa Serena tu te la prenderesti, e non poco.>> Ribatte Lucky al posto mio.
<<Ragazzi, basta.>> Bevo un sorso di birra dal bicchiere di mio fratello.<<Basta! Ci sono abituata..ha sempre fatto così, e lo farà sempre. Basta ragazzi, davvero. Basta parlare di lui, e di quanto posso fare pena io..>>
Nina scuote la testa, abbastanza infastidita. <<Quanto può essere stronzo tuo fratello, Meryl?>>
<<E' solamente arrabbiato con Serena. Mi sembra normale, visto il casino che è successo. Sai, è la sua ragazza, non avendolo già fatto con lei gli da fastidio che qualcun'altro la tocchi al posto suo.>>
<<Ancora con questa storia?>> Lucky alza la voce. <<Stai esagerando. E' tutto falso, lo capisci? Io non ho toccato Serena, non ho fatto niente con lei, e manco l'ho baciata. Possibile che non mi credi ancora? Ne abbiamo parlato anche oggi quando sono venuto da te.>>
<<La foto dice tutto.>>
<<Dice male.>> Ribatte lui.
<<Prima ti stava antipatica ed ora, tutto ad un tratto, giocate con l'acqua,la difendi, le parli sempre, le sorridi.. tutto questo dopo il volantino, è ovvio che penso male! >>
<<Ci rinuncio a darti spiegazioni!>> Lucky si gira dall'altra parte.
<<Basta!>>Mio fratello fa sobbalzare tutti. <<La finite?>>
<<Zitto, che tu mi hai quasi strozzato.>>
Bryan tira un calcio sotto al tavolo a Lucky. <<Zitto tu.>>
<<Aia!>>
<<Ci sclero se toccano mia sorella.>>
Lo abbraccio. Mi piace il nostro rapporto. A volte non ci possiamo vedere, e quando litighiamo stiamo anche giorni senza rivolgerci laparola, ma se qualcuno mi tocca lui scatta.
<<Poco impulsivo..>> Lucky distoglie lo sguardo da mio fratello.
<<Guarda Serena, c'è Robert!>> Mi fa notare Antony.
Mi giro di scatto e appena lo vedo il mio cuore batte forte.
Nina lo guarda meglio. <<Con delle ragazze..>>
Lucky sbuffa. <<Nina, perchè non la smetti? Lo sappiamo che è con delle ragazze,lo vediamo benissimo. Potresti evitare?>>
<<Si può sapere cos'hai?!>>
Lui alza un sopracciglio. <<Serena è la mia migliore amica, o la tua?>>
<<Mia?>> Sembra non capire, un po' come tutti noi.
<<Non vedi che ci sta male? Cioè, lo noto io, e non lo noti tu?>>
<<Beh..>>Si volta di me e poi abbassa lo sguardo. <<Scusa Serena..>>
Lucky si appoggia allo schienale della sedia. <<Evita la prossima volta.>>
In effetti è strano il suo comportamento nei miei confronti, ma lo accetto. Ha cercato di difendermi, in un certo senso.
<<Oh Lucky, le tue dolci difese mi stanno facendo venire il mal di testa!>> Esclama Meryl alzando gli occhi al cielo.
<<Ma sta' zitta.>>
<<Ehy amico.>> Antony gli appoggia una mano sulla spalla. <<Che ti prende?>>
Sblocco il telefono e guardo sullo schermo la foto di me e Robert: forse per noi non ci sarà più molta speranza.
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A STORM INSIDE ME
FanfictionSerena Collins, studentessa del quarto anno della scuola più grande di Manhattan, torna in città dopo aver passato l'intera estate dai suoi cugini in California. Tutti la accolgono calorosamente, la famiglia, suo fratello gemello Bryan, gli amici...