Stranamente stamattina arrivo a scuola in orario.
E sto bene.
O meglio, cerco di stare bene.
Alla fine ieri sera non ho avuto il tempo di parlare con mio fratello perchè mi sono addormentata.. ma da una parte è meglio. Meno sa meglio è.
Arrivata a scuola vado a prendere i libri nel mio armadietto, ma qualcuno mi fa sobbalzare.
<<Serena.>>
<<Ciao Robert.>> Dico sbuffando. Nota la mia indifferenza, la mia finta indifferenza.
<<So che non ti importa.. ma vorrei parlarti.>>
<<Non ora.>>
<<Ho sbagliato, ok? Scusa! Solo che sai come stanno le cose.. sono confuso, non capisco il motivo del tuo comportamento, non capisco perchè sei così distaccata da me. So che non sei felice a causa del passato, ma ci sto provando Serena.. ci sto provando con tutto me stesso a renderti felice , ma evidentemente sbaglio qualcosa.>>
<<Ah, quindi ora sei tu quello confuso?>> Mi scappa da ridere, ma cerco di trattenermi vedendo l'espressione di Robert. <<Non sono io quella che ha tradito la tua fiducia. Non fare la vittima della situazione, ti prego.>>
<<Io non faccio la vittima. Ma anche tu mi confondi con i tuoi atteggiamenti.>>
<<Perchè? Che atteggiamenti ho? Solo perchè non ho voluto farlo? Oh scusami tanto se tu hai sempre avuto a che fare con ragazze che ci stavano sempre.>> Faccio una pausa. << Beh, io non sono così okay? Se tu non mi porti rispetto le cose non possono funzionare. Ho voluto riprovarci perchè a te tengo tantissimo, ma se le cose continuano ad andare così mi duole dirti che la finisco qua.>>
<<Prometto che farò di tutto..>> Mi accarezza la guancia. <<Davvero.>>
Chiudo il mio armadietto con forza. <<Scusa, non voglio parlarne qui.>> Mi allontano da lui. <<E poi non penso ci sia molto da dire.. le cose tra noi stanno così.>>
<<Davvero stai dando ancora peso a ciò che ho fatto tempo fa?>>
<<Certo che si.>> Certe cose purtroppo sono difficili da dimenticare, ma soprattutto da perdonare..
<<Perchè devi sempre guardare indietro?>>
<<Perchè grazie al passato ho imparato molte cose.>> Ribatto. <<Ad esempio come sei fatto realmente.>>
<<Sai benissimo che è stato uno sbaglio.>>
<<Si certo.. uno sbaglio..>>
<<Possiamo chiarire una volta per tutte?>> Si appoggia all'armadietto accanto, aspettando la mia risposta.
<<Non qui, non ora.>>
Al suono della campanella mi volto per guardare la mia classe. Noto la professoressa che entra, quindi saluto Robert con un cenno di mano e vado a sedermi al mio posto.
Appena mi accomodo al banco Lucky mi sussurra qualcosa all'orecchio. <<Allora?Hai quasi deciso di chiarire con Robert? Stamattina quando siamo arrivati insieme a scuola era davvero arrabbiato..>>
<<Quella arrabbiata dovrei essere io, eppure guarda.. sempre solare!>>
<<Sono sicuro che questa è una maschera.>>
La sua frase mi lascia senza parole. <<Beh..>>
<<Dai conosciamo tutti Robert, è fatto così..>>
<<Lucky.. tu non sai niente.. quindi..>>
<<Smith?Collins? E' interessante ciò che avete da dirvi?>> La classe posa lo sguardo su di noi, e la professoressa ci fa il suo solito sorriso falso quando riprende ogni alunno. <<Siete passati dal litigare a essere migliori amici?>>
Con la coda dell'occhio vedo Meryl che ci sta guardando. Non ho il coraggio di girarmi e vedere la sua espressione.
<<Beh, in realtà stavamo litigando.>> Finge Lucky.
<<Allora evitate e seguite la lezione. Bene.. stavamo dicendo..>> Mentre la prof continua a parlare lui mi distrae ancora una volta.
<<Andiamo in bagno e fingiamoci morti, ti prego!>>
Caspita. E' la prima volta che Lucky mi fa ridere.
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A STORM INSIDE ME
FanfictionSerena Collins, studentessa del quarto anno della scuola più grande di Manhattan, torna in città dopo aver passato l'intera estate dai suoi cugini in California. Tutti la accolgono calorosamente, la famiglia, suo fratello gemello Bryan, gli amici...