Dopo aver raccontato a mio fratello di avere un forte mal di stomaco e di non riuscire ad alzarmi dal letto a causa del male, appena esce di casa mi vesto velocemente e m'incammino verso casa di Carter.
I miei genitori sono al lavoro e non tornano prima di stasera quindi posso fare tutto tranquillamente.
Casa sua non è molto lontana da casa mia, più o meno in cinque minuti ci si arriva.
Mi ricordo ancora bene dove abita. Organizzava parecchie feste e a volte con Robert ci andavo anche se non erano un granchè.
Appena suono il campanello, mi apre con espressione sorridente.
<<Contento di vederti qua anche se, forse, era meglio se andavi a scuola.>>
<<Non penso proprio.>> Entro e mi guardo intorno.
La casa è davvero piccola, le pareti sono di un color seppia davvero inquietante e c'è una gran puzza di fumo. Sul tavolo ci sono alcune bottiglie di birra mezze vuote e per terra bicchieri di plastica e scatole di sigarette.
Non è mai stato un ragazzo ordinato, ma addirittura lasciarsi andare inquesto modo..
<<Allora, perchè sei qui?>>
Mi accomodo sul divano. Ho confidenza con lui quindi non mi faccio molti problemi. <<Dobbiamo parlare, lo sai. Ieri abbiamo iniziato un discorso che poi non abbiamo finito. Beh, forse iniziato no, ma mi hai accennato qualcosa.>>
Si siede anche lui mostrando indifferenza. <<Sei sempre così curiosa? Non mi ricordavo che fossi così ficcanaso.>>
<<Se si tratta di me, sempre.>>
<<Bene. Se proprio vuoi saperlo..>>
Raddrizzo la schiena e faccio un respiro profondo. <<Sono qui per questo.>>
Carter si accende la sigaretta, nel mentre inizia a parlare. <<L'ho saputo da Robert. Sai, lui e Lucky sono ancora molto amici. Non te l'ha detto?>>
Lo guardo con espressione confusa. <<Cosa..?>>
<<Davvero pensavi che un'amicizia come la loro potesse finire così? Forse fra te e Meryl funziona così ma Lucky e Robert sono rimasti ottimi amici.>>
Prendola sua mano. <<Carter, per favore, spiegami ogni cosa..>> Lucky mi aveva raccontato tutto il contrario..
<<Secondo me dovresti chiedere spiegazioni al tuo ragazzo, io posso solo dirti questo.>>
<<Io e te siamo amici. Si, ammetto che il tuo ritorno mi ha fatto rimanere malissimo, ma siamo comunque amici. Tu sai cosa mi sta nascondendo Lucky?>>
<<Io posso dirti le cose come stanno ma tu non mi crederesti. Ciò che nasconde Lucky lo sa solo Meryl. Io so il resto, che è molto peggio. Più di così non posso dirti, scusa.>> Scuote la testa tenendo fra le dita la sigaretta. <<Stai attenta a Lucky, a tutti loro, insomma.. guardati intorno.>>
Non può essere. Lucky è una persona fantastica e non mi farebbe mai del male. Chissà, magari Carter dice così perchè non lo sopporta da sempre, ma perchè cercare di rovinare il nostro rapporto?
Mi alzo e mi sistemo i leggins. <<Evidentemente ti stai inventando tutto, e ciò che mi nasconderà Lucky non sarà così importante.Lui ha dimostrato di tenerci davvero a me.>>
Fa un altro tiro di sigaretta gettando poi il fumo in faccia a me. <<Lo vuoi capire che io sono qui solo perchè sto cercando di difenderti? Fa' come ti pare, non credermi, poi capirai da sola.>>
<<E'stato inutile venire..>>
<<Quanto ti costa ascoltarmi invece di fare sempre e solo di testa tua, Serena? Sei sempre stata una tipa testarda ma credo che in questa occasione dovresti smetterla di essere così orgogliosa. Qui si tratta di te, non di me.>>
Mi alzo, mi volto e mentre esco di casa Carter mi prende il braccio.<<Quando sarà il momento, ma sopratutto quando sarai disposta a smetterla di venirmi sempre contro ti dirò ogni cosa.>> Si appoggia al muro. <<Pensi che qui il cattivo sia io? Sto cercando di proteggerti.>>
<<Non mi proteggi se continui ad accenarmi le cose senza dirmi tutto!>> Scrollo il braccio per allentare la sua presa. <<Tu mi stai raccontando tutte bugie!>>
Scuote la testa, sempre con quel sorriso sulle labbra. <<Se davvero ti sto raccontando bugie, come faccio a sapere tutto questo? Ma poi, perchè raccontarti bugie del genere? Serena, apri gli occhi. C'è una storia dietro. Sei libera di non credermi però poi non piangere quando saprai tutto. Qui sono l'unico che non ti sta voltando le spalle.>>
Una volta uscita mi sbatte la porta in faccia, lasciandomi qua fuori, completamente confusa.
Mi siedo sullo scalino e mi prendo la testa fra le mani. Mi devo davvero fidare di Carter?
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A STORM INSIDE ME
FanfictionSerena Collins, studentessa del quarto anno della scuola più grande di Manhattan, torna in città dopo aver passato l'intera estate dai suoi cugini in California. Tutti la accolgono calorosamente, la famiglia, suo fratello gemello Bryan, gli amici...