Io e Nina abbiamo girato tutto il giorno per i negozi, mi ha fatto così tanto piacere passare del tempo con lei.
Abbiamo parlato, spettegolato, scherzato, anche se sarebbe stato perfetto se ci fosse stata anche Meryl.. mi manca così tanto..
<<E' stata una giornata stupenda!>> Nina batte le mani. <<Da rifare!>>
<<Ma certo!>> Stiamo tornando a casa perchè siamo in ritardo. Eravamo così prese nel parlare che ci siamo completamente scordate di stasera.
<<Quindi, in poche parole, vuoi lasciare Robert?>>
Ed ecco che riprende questo argomento. Avevamo inziato a parlarne prima, in libreria, ma poi è finito lì il discorso perchè ci siamo messe a discutere su un libro che aveva letto lei e allora abbiamo tralasciato tutto, mentre ora.. <<Si, direi si. Insomma.. te ne sarai accorta che non va più nulla tra noi..>>
<<Beh, si. In effetti vedo che siete così distanti.. mi dispiace tanto..>>
<<Anche a me.>> Ed è vero. Nonostante quello che mi ha fatto è difficile lasciarlo. E' difficile lasciare ogni persona in realtà perchè il legame si spezza e fa male. I momenti insieme diventano un passato ricordo e ogni bel gesto fatto diventa una fitta che ti colpisce lo stomaco creandoti un senso di vuoto, nostaligia, tristezza..
<<E che mi dici di Lucky?>>
Mi irrigidisco. <<Lucky? Che c'entra Lucky?!>>
<<Guarda che noto come ti guarda, Serena.>>
<<Mi guarda con tantissimo schifo? Si può essere.>> Aumento il passo.
Nina scoppia a ridere e scuote la testa con forza. <<Ma no! Solo che.. ti guarda come se.. beh..>> Fa qualche pausa. <<Non so come spiegarti in realtà.. ti guarda come se ti desiderasse davvero.>> Conclude.
Per fortuna stiamo per arrivare a casa mia, parlare di Lucky con qualcuno mi agita parecchio. <<Con questo cosa vorresti insinuare?>>
<<Ma niente! Perchè, è già successo qualcosa tra voi due?>>
<<No.>> Dico schietta. <<E mai ci sarà niente.>>
A quelle parole Nina abbassa lo sguardo e continua a camminare dritta senza rivolgermi la parola. Non volevo essere scontrosa, ma quando si parla di lui divento così: antipatica.
Appena apro la porta di casa mia ci sono già tutti. Dave inizia a correre e si catapulta su di noi. <<Siete in ritardo! Bryan ha già ordinato le pizze, quindi accontentatevi!>> Esclama trascinandoci dentro, e appena varco la soglia vedo Lucky di fronte a mio fratello con un bicchiere in mano.
Indossa una camicia bianca e sopra una giacca di pelle nera, dei jeans neri attillati con il risvolto alle caviglie e le Converse.
Cazzo, quant' è bello.
Appena mi vede inizia a guardarmi dalla testa ai piedi, ma quando cerco di avvicinarmi a lui per salutarlo qualcuno mi prende per i fianchi e mi fa voltare. <<Ehy, non mi saluti neanche?>>
Mi avvicino a Robert dandogli un bacio sulla guancia. <<Scusa, pensavo ad altro. Come mai sei qui?>>
Indica sua sorella. <<Colpa sua.>> Poi si avvicina alle mie labbra accarezzandomi il viso con l'indice. <<Dobbiamo parlare io e te..>>
Cerco di tenere le distanze, anche se lui proprio non me lo permette.
<<Si certo, dobbiamo parlare..>> Mi volto per vedere Lucky; ha ancora gli occhi puntati su di me e mi sta guardando in cagnesco.
Robert mi fa voltare verso di lui ed inizia ad toccarmi la schiena fino ad arrivare poi al sedere.
<<Robert, perfavore.>> Lo allontano, ma lui insiste.
<<Dai Serena!>>
<<Okay, basta così.>> Lucky mi prende per un braccio e con una piccola spinta mi fa allontanare da Robert. <<Te la rubo solo un secondo. Devo parlarle.>>
<<Come vuoi..>>
Mi trascina verso camera mia con forza e poi mi fa appoggiare alla porta piazzandosi davanti a me.
<<Ma che problemi hai?>> Gli urlo contro.
<<No tu che problemi hai.>> Abbassa la voce, evidentemente ha paura che qualcuno ci possa sentire. <<Ti stavi facendo toccare da quel coglione!>>
<<E a te che importa? Probabilmente tu ogni sera vai a letto con Meryl, quindi!>>
<<Stai scherzando vero?>> Fa una risatina nervosa. <<Non sei seria.>>
Lo spingo. <<Ma spostati!>>
Lui non ne vuole sapere si allontanarsi e si avvicina ancora di più a me appoggiando il suo corpo sul mio. <<Io non lo faccio con Meryl da quando l'ho fatto con te.>>
In silenzio abbasso lo sguardo..
<<E' questo che pensavi?>> Mi chiede toccandomi il mento con l'indice e portando il mio sguardo al suo.
<<E' da una settimana che tu e lei non..>>
Si allontana da me. <<Già.>> Si mette le mani in tasca. <<Sai, continuo a pensare a te, come posso farlo con lei mentre ho te per la testa?>>
Quelle parole mi provocano un piccolo brivido, un brivido molto piacevole.
<<Potevi evitare, però, di trascinarmi via in quel modo da Robert.>>
<<Mi da fastidio che lui ti tocchi okay?>> Pronuncia, a denti stretti. <<Quello non sa neanche che cazzo vuol dire fare l'amore con te, io si. E non sai quanto è stato bello..>>
<<Lo è stato anche per me..>>
Ci avviciniamo entrambi ma ci fermiamo quando sentiamo delle voci provenienti dal bagno.
<<Meryl?>> Mi chiede lui. <<Non è Meryl?>>
Piano piano ci avviciniamo, e quando arriviamo davanti alla porta, visto che è socchiusa, ci pieghiamo per guardare nella piccola fessura.
Meryl è seduta a terra, mentre Nina al bordo della vasca.
<<Sta piangendo..>> Sussurro. <<Lucky, devi andare da lei.>>
<<Shh..fammi sentire!>>
Nina le accarezza la spalla. <<Meryl, ne sei sicura?>>
<<Si, Nina, si! Ho un ritardo, cazzo. Come faccio a dirlo a Lucky?>>
Mi giro per guardarlo. Chiude gli occhi e, sospirando, si prende la testa fra le mani.
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A STORM INSIDE ME
FanfictionSerena Collins, studentessa del quarto anno della scuola più grande di Manhattan, torna in città dopo aver passato l'intera estate dai suoi cugini in California. Tutti la accolgono calorosamente, la famiglia, suo fratello gemello Bryan, gli amici...