CAPITOLO 17

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<<Come vi è saltato in mente?!>> E' da più o meno un'ora che siamo qui, in presidenza, non ce la faccio più. <<Ma dico.. siete maggiorenni, maturi..e vi comportate come dei bambini di tre anni! Meryl, Serena.. mi meraviglio di voi!>>

Entrambe ci guardiamo. Io e Meryl non ci siamo mai comportate così in quattro anni che ci conosciamo. Certo si, abbiamo litigato un sacco di volte,ma poi finivamo per abbracciarci e passava tutto. Ora invece, lei è convinta che tra me e Lucky sia successo qualcosa. Non può succedere qualcosa tra me e lui. Non succederà mai nulla.

<<Allora, mi spiegate cos'è successo?>> La preside si sposta da una parte i capelli ed, esasperata, si siede prendendo la penna in mano.

Prendo subito parola. <<Il fatto è che hanno frainteso tutti..>>

<<Vai avanti Collins.>>

<<Tutta colpa del volantino appeso in ogni angolo della scuola.>> Alza la voce Lucky.

<<Lucky, mi sembra che stava parlando Serena!>>

<<Non mi interessa!>> Esclama lui toccandosi il labbro tagliato e gonfio. <<Si rende conto che Robert mi ha messo le mani addosso per una stronzata?>>

<<Cosa? Una stronzata?>> Il mio ragazzo si alza dalla sedia rovesciandola. <<C'è la foto che lo dimostra, Lucky! Serena era sopra di te e tu la stavi toccando! Per non dire cos'è successo dopo..>> Poi si volta verso di me. <<E tu potevi evitare.>>

Capisco quanto possa essere arrabbiato ma ora sta esagerando.

<<Certo,mi è caduta addosso!>> Si difende lui. <<Cosa dovevo fare? E poi dopo non è successo niente, lo volete capire?>>

<<Evitare di toccarla, ecco cosa potevi fare!>>

Il ragazzo biondo, accanto a me, alza gli occhi al cielo. <<Robert, possibile che non capisci? Non l'ho toccata in quel senso okay? Non è che l'ho palpata ovunque!>>

Quasi mi viene da ridere per il tono assurdo che usa Lucky. Un po' come la situazione che c'è ora.

<<Si certo, perchè io ci credo.>>

Sbuffo e inizio a parlare all'istante. <<Perchè ha dato il permesso di fare attaccare i volantini?>>

La preside sobbalza alla mia domanda. <<Non pensavo succedessero questi casini.. L'ho presa come una cosa simpatica, evidentemente questa volta le cose sono un po' degenerate..>>

<<Direi.>>Mio fratello da' uno spintone a Lucky alzandosi. <<Ma se scopro che è tutto vero, Lucky, ti spacco la faccia.>>

<<Ho dormito da una mia amica. Se vuoi te la porto qui e te lo dice lei, se non mi credi.>>

Mio fratello non fa altro che guardarmi male. <<Può essere successo prima che tu andassi.>>

<<Basta. Stai esagerando.>> A volte sa essere davvero pesante.

<<Smith,spiegami la tua versione.>> La donna davanti a noi si prende la testa fra le mani. Povera donna..

Ubbidisce. <<Sabato sera, alla festa in discoteca organizzata da Maggy, Serena stava ballando, per sbaglio mi è caduta addosso ed io sono scivolato su un divanetto con lei sopra di me. Non c'è stato assolutamente niente!>> Poi si rivolge verso Meryl. <<Meryl,non ti tradirei mai, lo sai.. perfavore, credimi.>>

Lei lo guarda ma non dice nulla. A rompere il silenzio ci pensa la preside.

<<Sta'di fatto che dovrò punirvi.. anche se certi dovrei sospenderli..>>Tutti noi spostiamo lo sguardo su Robert. <<Il sabato mattina verrete a scuola e pulirete tutte le aule.. per un mese.>>

<<Mi rifiuto!>> Bryan protesta. <<Non possiamo rimetterci tutti!>>

<<Siete coinvolti tutti!>> La preside si alza, si sistema la gonna epoi ci apre la porta. <<Darò le chiavi a Robert dopo scuola,lui aprirà alle sette, voi lo raggiungerete alle sette emmezza e uscirete a mezzogiorno. Un lavoro in meno per i bidelli!>> Poi ci rivolge un sorriso. <<Lucky, vai in infermeria.>>

Appena usciamo tutti ci vengono incontro, probabilmente per sapere come sono andate a finire le cose. Io invece cerco di andarmene ma Lucky mi prende per un braccio. <<Serena, mi dispiace.>>

Lo guardo dritto negli occhi. <<Oh tranquillo, ormai passo per quella che..>>

<<No!Si risolverà tutto!>>

Vorrei tanto sapere cosa intedeva Lucky quando ha detto a Robert che lui si diverte con le ragazze.. ma so che ora non è il momento.

<<Forse è meglio se non ci rivolgiamo più la parola Lucky..>> Mi volto e mi dirigo verso la classe.


A STORM INSIDE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora