Come ogni mattina, vado in cucina a prendere una mela e la mangio mentre esco di casa.
Quella mattina però, è una mattina particolare dato che, appena apro la porta, mi trovo Lucky davanti.
<<Cosa ci fai tu qui?>> Sicuramente cerca mio fratello. <<Bryan non c'è, è andato a prendere Dave e Nina.>>
Dubito che sia qui per me. Non siamo mai andati a scuola insieme, era sempre con Meryl, ma stamattina no, me lo trovo qui, davanti a me, con addosso dei jeans strappati, una felpa e lo zaino.
Insomma, la perfezione con poco.
<<Sono venuto a prenderti.>>
<<Wow.>> Faccio una smorfia. <<Credevo andassi a prendere Meryl.>>
<<Oh no no.. hai frainteso. Io e te non andremo a scuola.>>
Alzo il sopracciglio. <<Lucky, stamattina abbiamo..>>
Non mi lascia neanche finire di parlare. <<E quindi?>> Sorride mostrandomi le chiavi della macchina. <<Ti porterò nella mia seconda casa. So che stai male per Robert, e tralasciando ciò che è successo ieri voglio tirarti su il morale.>>
Lo guardo accigliata. <<E come mai hai una seconda casa?>>
<<Beh, una volta abitavo lì, non è poi così lontana da qui. Tranquilla,ti piacerà. Allora, accetti?>>
<<Cosa diremo a tutti?>> Più che altro a Meryl e mio fratello. <<E poi non penso sia una buona idea.>>
<<Perchè? Siamo amici no? E' questo che fanno gli amici. Voglio farti sorridere, non voglio che pensi solo ed esclusivamente a Robert o al bacio di ieri..>>
<<Non so Lucky.. non so cosa dire a miei genitori, a mio fratello..>>
<<Ci penseremo durante il tragitto.>>
Faccio un sospiro e poi alzo gli occhi al cielo. <<E va bene.>>
***
La seconda casa di Lucky è circondata da un giardino. E' piccolina ma è davvero stupenda.
<<Non vieni mai qui?>> Scendo dalla macchina facendo scrocchiare tutte le ossa. Ero posizionata abbastanza male.
<<Raramente.>>Tira fuori le chiavi di casa. <<Ma mia madre ogni volta viene a pulirla. Ogni tanto loro vengono qui.>>
Quando apre la porta rimango incantata. E' bellissima. I muri sono color crema e i pavimenti di un bianco perlato. E' come una villa solo in dimensioni cento volte più piccole.
<<E' davvero perfetta.>>
Sorride. Un sorriso bellissimo. <<Noi dormiremo qui. Se non ti va puoi dormire sul divano, ovviamente..>>
<<Certo che mi va dormire con te. Insomma.. non c'è niente di male no?>> Avvolgo attorno al mio dito una ciocca di capelli. <<Siamo amici, giusto? Dormiamo e basta..>>
Si avvicina a me. <<Serena, non agitarti.. è tutto okay. Di cosa hai paura? Se ti preoccupano i miei ormoni, beh, puoi stare tranquilla.>> Fa una risata nervosa. Credo di essere rossa come un un pomodoro. <<Siamo amici, tutto qua. Non succederà nulla.>>
'Siamo amici', suona più come una giustificazione. Stiamo giusticando tutto, anche il bacio di ieri..
<<Beh..si.. cioè..>> Balbetto, non so davvero cosa dire. <<Certo, hai ragione..>>
Posa il suo telefono sulla scrivania. <<Per due giorni staremo tranquilli.>>
Sicuramente Bryan e i miei genitori andranno in panico, ma tra poco li avviserò e troverò qualche scusa.
<<Forse è meglio se lo tieni acceso il telefono..>>
<<Assolutamente no! Non voglio sentire nessuno, davvero. Voglio solo tirarti su il morale..>> Abbassa lo sguardo. <<Stai passando un brutto periodo..>>
Non posso fare a meno di sorridere. <<Beh, ti ringrazio..>>
<<E di cosa? So che stai male per Robert, sto cercando solo di farti sorridere.>>
<<Lucky..>>
<<Dimmi.>>
<<Ami ancora Meryl, vero?>>
Lui annuisce, e una parte di me è felice. Il bacio di ieri non deve assolutamente cambiare i suoi sentimenti per lei, anche se ha creato una grandissima confusione in me.
<<Perchè me lo chiedi?>> Mi domanda.
<<Curiosità.>> E intanto, continuo a pensare che i miei sentimenti verso lui si stanno facendo sempre più grandi.
Ma non fa niente se è sbagliato essere qui, insieme a lui..
Alla fine, sbagliare serve a molto.
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A STORM INSIDE ME
FanfictionSerena Collins, studentessa del quarto anno della scuola più grande di Manhattan, torna in città dopo aver passato l'intera estate dai suoi cugini in California. Tutti la accolgono calorosamente, la famiglia, suo fratello gemello Bryan, gli amici...