CAPITOLO 6

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Primo giorno di scuola e già sono in ritardo.

O meglio.

Io e mio fratello siamo in ritardo.

Lo siamo tutto l'anno, ma anche il primo giorno di scuola..

Appena scendiamo dalla macchina corriamo verso la nostra aula.

<<4^A!>> Esclama mio fratello. <<Eccola! Forza entriamo.>>

Appena bussiamo e varchiamo la soglia la professoressa di matematica si alza di scatto e si posiziona davanti a noi. <<Collins..>> Ci guarda male. Mi ha sempre odiata.  <<Non segno il ritardo stamattina.. andate a sedervi, perfavore.>>

Faccio per andare a sedermi, ma mi blocco subito quando vedo Lucky. Cosa ci fa nella mia classe?

Mi siedo nel banco vuoto accanto a mio fratello.  <<Che ci fa lui qui?>>

<<Ha cambiato sezione, si trovava male diceva..>> Ci mancava solo la presenza di Lucky nella mia classe.

Scuoto la testa e mi concentro sulle parole della prof.

E'noiosa come persona. Non fa altro che parlare di lei, dei suoi figli, dei suoi impegni lavorativi e di suo marito che ogni sera si presenta con un regalo diverso.

L'anno scorso, quando l'ha detto, ero talmente arrabbiata con lei che ho avuto il coraggio di dirle che, secondo me, le fa tutti quei regali per farsi perdonare delle giornate passate a letto con altre donne.

Mi ha sospeso per una settimana, ma per fortuna non mi hanno bocciata.

<<Comunque ragazzi, lui è Lucky Smith.>>

<<Chi non conosce Lucky?>> Una mia compagna di classe, Sabrina, fa la sua uscita.

<<Beh, è stato con metà scuola.>> Mi scappa di bocca.

Lucky mi lancia un'occhiataccia. <<Sei per caso gelosa che per te non c'è speranza?>>

<<Sinceramentenon mi interessa.>> Quanto è maleducato.

<<Comunque, prendo la tua frase come gesto di gelosia.>>

Mi scappa una risatina nervosa. <<Chi? Io gelosa? Non sono una di quelle ragazze là fuori che appena ti vede ti sbava dietro.>>

<<Collins, quanto sei antipatica..>>

<<Potevi stare tranquillamente nell'altra sezione, almeno non venivi a rompere a me.>>

Mi squadra. <<Sicuramente ho avuto i miei motivi, tu puoi tranquillamente non considerarmi.>>

Gli tirerei lo zaino addosso. <<Oh certo. Sei nella mia classe e non dovrei considerarti? Mi sembra un po' difficile dato che parli sempre. Ovviamente, dicendo un sacco di cazzate!>>

<<Parli proprio tu?!>>

<<Non è il caso di fare i bambini!>> Urla la donna davanti a noi. <<Collins, vicino a Smith. Subito!>>

Mi alzo in piedi, protestando. <<Assolutamente no!>>

<<Io vicino a quella?>> Lucky alza il sopracciglio. <<No.>>

<<Perchè dovrei?>> Mi lamento.

<<E' un ottimo modo per riuscire ad andare d'accordo..>> Poi, la professoressa sposta lo sguardo da lui a me. <<Subito!>> Urla ancora più forte.

Ho sempre pensato che avesse qualche rotella fuori posto.

Sbuffo e mi sistemo vicino a lui.

<<Mi raccomando Collins. La distanza.>>

Decido di stare zitta. Sono sicuramente più superiore di lui se non gli rispondo. L'indifferenza Serena, l'indifferenza!

Meryl,mi chiama toccandomi la spalla.

<<Che c'è Meryl?>> Mi volto per guardarla.

<<Devo parlarti!>>

Perchè ho l'impressione che qualcosa nella mia vita cambierà?

A STORM INSIDE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora