I suoi occhi azzurri sono posati su di me. Mi sento mancar l'aria.
<<Nulla.>> Sposto lo sguardo da lui al telefono e poi dal telefono a lui. <<Guardavo nella galleria, sai, stavo cercando la foto che avevamo fatto l'altro giorno a scuola.>> Schiaccio il tasto al centro e blocco il telefono.
Non ho intenzione di dirgli ciò che ho letto.
<<Capito. Beh, se vuoi te la cerco e te la invio più tardi.>>
Faccio un sorriso finto. <<Ma certo!>>
Si avvicina a me accarezzandomi il viso, poi si abbassa e mi da un bacio. <<Come mai sei qui?>>
Cerco in tutti modi di nascondere il nervoso ma soprattutto cerco di trattenermi nel non fare domande riguardanti a ciò che ho letto.
<<Sono venuta a trovarti,volevo passare del tempo con te. Mi mancavi, ecco..>> Il mio respiro è irregolare, e la voce è tremante.
A dire il vero vorrei scoppiare a piangere e vorrei urlargli in faccia tutto quello che provo ora. Mi sento presa in giro ma soprattutto mi sento ferita. Pensavo di potermi fidare di lui..
<<Sei sicura che vada tutto bene Serena?>>
Mi alzo nervosa. <<Si Lucky.. solo che non mi sento molto bene..>>
<<Se non ti senti bene ti conviene andare a casa, piccola..>> Prende il cellulare e dopo qualche secondo che lo usa se lo mette in tasca.
<<Ti ho mandato dei messaggi, ma tu non mi hai risposto.>> Indico la tasca dei suoi pantaloni dov'è stato messo il telefono.
<<Prima di fare la doccia ero di sotto e ho lasciato il telefono qui.>> Avvicina le sue labbra alle mie provando a baciarmi ma io mi allontano. Non voglio starci un minuto di più qua. <<Forse è meglio se vado.>>
<<C'è qualcosa che devi dirmi? Sei..>> Fa un respiro e dopo qualche secondo riprende a parlare. <<Strana..>>
<<Non sono strana.>>
<<Sì invece.>> Fa un passo avanti. <<Scusa, se sapevo che venivi mi organizzavo prima. Devo studiare e fare i compiti.>>
<<Sarà per un'altra volta.>> Allungo il braccio per aprire la porta ma Lucky mi ferma. <<Mi sono dimenticato di dirti che..>>
<<Cosa?>>
<<Domani sera non possiamo vederci, scusa..>>
<<Devi uscire con Robert?>> Chiedo scherzando.
<<Cosa scusa?>>
Mentre esco dalla sua camera lo guardo dritto negli occhi.<<Lucky.. tu e Robert vi parlate?>>
<<No, assolutamente. Perchè me lo chiedi? Lo sai che dopo ciò che è successo non siamo rimasti in buoni rapporti.>>
<<Curiosità.>>
Ma poi ripenso a ciò che ha detto Carter, soprattutto al messaggio.
Non capisco.. cosa doveva dire a Robert? Ma poi, attenti a cosa?
Deglutisco a fatica. <<Ci vederemo.>>
Quando arrivo in salotto saluto sua mamma con un bacio sulla guancia e poi Lucky, subito dopo esco.
La tentazione di andare da Carter e spiegargli del messaggio e di ogni mio dubbio ce l'ho ma forse sto fraintendendo tutto io. Forse mi vogliono fare una sorpresa, anche se è un po' impossbile visto l'ultima frase del messaggio.
Piano piano inizio a collegare le cose: Carter che mi dice dice di stare attenta più volte insistendo, il messaggio.. insomma, è ovvio che Lucky non è sincero con me.
Forse non lo è mai stato, fin dall'inizio.
Appena mi allontano da casa di Lucky attacco il auricolari al telefono e scelgo una canzone della mia playlist.
Non so perchè ma ho l'istinto di voltarmi.
Proprio quando mi volto vedo una macchina fermarsi davanti casa sua ma non ci do molta importanza fin quando non vedo Meryl e Robert scendere.
Ma certo, quella è la macchina di Robert!
Quando vedo Lucky che esce per salutarli capisco che c'è davvero qualcosa che non va, ma soprattutto ora ho la certezza che il mio ragazzo mi sta davvero raccontando un sacco di bugie.
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A STORM INSIDE ME
FanfictionSerena Collins, studentessa del quarto anno della scuola più grande di Manhattan, torna in città dopo aver passato l'intera estate dai suoi cugini in California. Tutti la accolgono calorosamente, la famiglia, suo fratello gemello Bryan, gli amici...