<<Quindi tu e Robert avete litigato..>>
Non capisco come mai Lucky sia così interessato alla mia vita sentimentale, ma una cosa che mi tranquillizza in questo momento è che il tragitto è di dieci minuti, per fortuna.
<<Si, abbiamo discusso. Ma non ne voglio parlare.. e poi se anche te ne parlassi mi giudicheresti come fai sempre.>>
<<E io che ti sto accompagnando a casa..>>
<<Non ti ho chiesto di farlo.>> Ribatto infastidita. Odio il suo modo di fare: si offre di fare un gesto e poi te lo rinfaccia. Tipico delle persone che non lo fanno perchè fa piacere a loro, ma per interesse.
<<Sai, vedo una ragazza piangere a causa del suo ragazzo. E' ovvio che a quest'ora che c'è buio non la faccio andare da sola a casa. Fatti due domande se ti ho accompagnato Serena. Perchè pensi che il mondo ce l'abbia con te?>>
<<Quella ragazza che tu stai accompagnando a casa ora, è la stessa che prendevi in giro il giorno prima. Dimmi Lucky, ho ragione o no ad avercela con te? Chissà, magari mi stai accompagnando solo per far vedere a mio fratello quanto tu sia educato nei miei confronti!>> Non lo sopporto.
<<Però chissà perchè la ragazza che sto accompagnando a casa ora..>>Dice, imitando il mio tono. <<Ha accettato.>>
<<Non avevo altra scelta. Sarei rimasta a dormire da Meryl se tu non ci fossi stato.. ma sei sempre in mezzo!>>
<<Cosa vorresti dire che sono sempre in mezzo scusa?!>>
<<Sei ovunque!>> Gesticolo. <<Mi da fastidio la tua presenza.>>
Spalanca la bocca come se le mie parole lo avessero sorpreso. <<Beh, anche la tua presenza mi da fastidio, se in caso non l'avessi capito!>>
<<Bene.>>
<<Sei così.. acida..>> Sbuffa.
Cambio discorso.
<<Come vanno le cose con Meryl?>>
<<Meryl mi piace come ragazza, ho intenzione di frequentarla. Direi che stiamo procedendo bene.>> Si mette le mani in tasca e fa l'indifferente.
<<Lucky posso farti una domanda?>> Penso sia la prima volta che parliamo in tranquillità senza prenderci a parole o insultarci.
<<Certo.>>
<<E'vero quello che mi hai detto il giorno prima che iniziasse la scuola? Che Robert merita di meglio?>>
Lui abbassa lo sguardo. <<Ti ho ferito?>>
<<Rispondimi.>>
<<Se tu rispondi a me io rispondo a te.>>
<<Oh guarda!>> Lucky indica casa mia. <<Siamo arrivati!>>
<<Finalmente,non c'è la faccio più! Ho bisogno di dormire.>>
Appena arriviamo davanti al portone suono il campanello. <<Beh.. ti ringrazio allora..>>
<<Figurati..beh..>>
<<Tesoro!>> La voce di mia madre interrompe Lucky. <<Come mai già a casa?>>
<<Avevo sonno.>>
<<Lucky! Ci sei anche tu! Veni, entra! Ti offro qualcosa!>> Mia madre lo bacia sulla guancia e lo fa entrare. <<Hai accompagnato Serena a casa?>>
<<Si..ma forse è meglio se vado..>> Dice un po' imbarazzato il ragazzo accanto a me.
<<Oh ma che carino che sei stato! Adesso ti chiamo Bryan eh!>> Inizia a urlare il nome di mio fratello. <<Bryan!! Scendi!! C'è Lucky!>>
Bryan, dopo pochi secondi ci raggiunge e appena ci vede fa una faccia strana. <<Serena? Lucky? Che ci fate voi due insieme?>>
Lucky ,obbligato da mia madre, si siede. <<L'ho accompagnata a casa.>>
<<Perchè proprio tu?>>
<<Beh..forse..>>Balbetta l'amico. <<Forse dovrebbe spiegartelo lei..>>
<<Te lo spiegherò più tardi a letto, ok?>> Do' un bacio sulla guancia a Bryan.
<<Sicuri che vada tutto bene?>>
<<Ti racconto dopo Bryan! Io vado in camera, forse è meglio. Grazie Lucky per avermi accompagnata.>>
<<Figurati.>>
Questa gentilezza improvvisa proprio non mi piace.
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A STORM INSIDE ME
FanfictionSerena Collins, studentessa del quarto anno della scuola più grande di Manhattan, torna in città dopo aver passato l'intera estate dai suoi cugini in California. Tutti la accolgono calorosamente, la famiglia, suo fratello gemello Bryan, gli amici...