CAPITOLO 65

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Gli areoporti.

Dio, quanto odio gli areoporti.

Mi trasmettono troppa tristezza. Persone che piangono, genitori che abbracciano i figli con aria triste, persone sole sedute in un angolo con gli auricolari e gli occhi rossi.. ma per fortuna ci sono anche persone che ridono, scherzano e saltellano di qua e di là.

<<Sei sicura?>> Mi chiede Bryan per l'ennesima volta.

<<Certo che sono sicura. Ho bisogno di staccare un po' da tutto e da tutti..so che non sei d'accordo ma.. per favore.. cerca di capirmi.>>

<<Tornerai?>>

Ad interrompere la nostra conversazione ci pensa Carter. <<Manca poco.>> Mi mette una mano sul ginocchio e lo accarezza. <<Sicura di non aver dimenticato nulla?>>

<<Sicurissima>>

Bryan toglie la mano di Carter dal mio ginocchio. <<Vacci piano con mia sorella.>>

<<Non ti fidi per caso?>>

<<No, non mi fido.>>

<<Beh..>> Carter gli fa un sorriso. <<Cerca di fartene una ragione allora, sai, verrà in California con me.. e non so se lo sai, ma abiteremo insieme.>>

Mio fratello mi lancia un'occhiata per raccomandarmi. Sì, penso sia proprio così. <<Hai in mente di fare qualcosa con questo qui?>> Spalanca gli occhi.

<<Se capita..>> Sorride Carter. <<Sono sicuro che a Serena non dispiacerebbe.>>

<<Basta.>> Sospiro. <<Bryan puoi stare tranquillo..>>

<<Vado a mangiare qualcosa, arrivo subito.>> Carter si alza e si allontana.

<<Non lo sopporto.>>

Scoppio a ridere. <<Non si è capito, no no!>>

Mi alzo, mi lego i capelli e prendo la mia borsa. <<Non so perchè ma ho un'ansia..>>

Qualcuno mi tocca la spalla, mi volto di scatto e incontro gli occhi di Lucky.

Oh, i suoi occhi..

<<Cosa ci fai tu qui?!>>

<<Non partire.>> Si avvicina a me sfiorandomi le labbra con le sue. <<Resta.>>

Cerco di allontanarlo, anche se non mi riesce bene. E'come se fosse una calamita.

Ha un livido enorme vicino all 'occhio e il labbro tagliato. <<Lucky non complicare le cose.>>

<<Non sto complicando niente. So che ho sbagliato, ma cazzo Serena! Ti amo e senza di te non ci so stare!>>

<<Dovevi pensarci prima..>>

Mio fratello si alza e mi allontana da lui. <<Stai lontano da lei per favore.>>

<<E'tutto okay.>> Lo rassicuro facendogli cenno di sedersi.

<<Ti prego.>> Lucky mi accarezza il viso. Dio se lo amo.. <<Sei tutto quello che ho. Sono stato uno stronzo, un coglione, ma come cazzo posso farti capire che sei tutto per me?>>

<<E'tutto irrimediabile.>> Lo spingo leggermente. <<Lucky è finita tra noi, non siamo più nulla..>>

<<Non ce la faccio a stare senza di te.>>

<<C'è Meryl.>> Appena pronuncio questa frase sento una fitta al petto. Si può essere così masochisti?

Il ragazzo davanti a me si agita. <<Non me ne frega un cazzo di quella stronza! E' te che voglio, okay? Non possiamo buttare tutto così..>>

<<L'hai voluto tu.>>

<<Non avevo scelta!>>

E' vero. Alla fine non è colpa sua, è stato messo davanti ad una scelta ma sono sempre più convinta che se una persona ti ama davvero manda a fanculo ogni cosa per te..

<<Posso abbracciarti?>> Mi chiede con gli occhi lucidi. <<Perfavore..>>

Non dovrei permetterglielo, gli ho permesso troppe cose. E' solo un abbraccio, continuo a ripetere a me stessa.

<<Se proprio non ne puoi fare a meno..>>

Mi cinge in vita e avvicina il mio corpo al suo. Mi guarda dritto negli occhi, troppo intensamente.

Una lacrima gli riga il viso, riesco a leggere nei suoi occhi il dolore e sono più che sicura che lui legga il mio.

Appoggia la testa sul mio petto e io appoggio la mia sulla sua. Le lacrime iniziano a scendere, vorrei non essere così debole davanti a lui ma non ci riesco..

<<Ti amo.>> Ha la voce strozzata. Sta piangendo. <<Ti ho persa, cazzo!>>

Dietro di me appare Carter che appena ci vede si blocca. <<Dobbiamo andare.>>

Lucky si avvicina a Carter. <<Non provare a toccarla.>>

<<Se no? Vieni in California e mi picchi?>> Fa una risata amara.<<Hai paura che potrebbe provare nuove emozioni?>>

Lucky chiude gli occhi e io d'istinto gli accarezzo il viso. <<Passatela bene Lucky..>>

Annuisce. <<Anche tu.>>

Saluto mio fratello. Lo abbraccio e dopo avergli dato un bacio sulla guancia e sussurato qualcosa all'orecchio mi allontano.

Mentre sto per salire sull'aereo mi volto ancora una volta: Lucky ha le mani in tasca, e i suoi occhi sono ancora tanto rossi.

D'istinto mi tocco il cuore, e lui fa lo stesso.

Non passerà mai ne sono sicura, lui non passerà mai.

A STORM INSIDE MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora