Gli areoporti.
Dio, quanto odio gli areoporti.
Mi trasmettono troppa tristezza. Persone che piangono, genitori che abbracciano i figli con aria triste, persone sole sedute in un angolo con gli auricolari e gli occhi rossi.. ma per fortuna ci sono anche persone che ridono, scherzano e saltellano di qua e di là.
<<Sei sicura?>> Mi chiede Bryan per l'ennesima volta.
<<Certo che sono sicura. Ho bisogno di staccare un po' da tutto e da tutti..so che non sei d'accordo ma.. per favore.. cerca di capirmi.>>
<<Tornerai?>>
Ad interrompere la nostra conversazione ci pensa Carter. <<Manca poco.>> Mi mette una mano sul ginocchio e lo accarezza. <<Sicura di non aver dimenticato nulla?>>
<<Sicurissima>>
Bryan toglie la mano di Carter dal mio ginocchio. <<Vacci piano con mia sorella.>>
<<Non ti fidi per caso?>>
<<No, non mi fido.>>
<<Beh..>> Carter gli fa un sorriso. <<Cerca di fartene una ragione allora, sai, verrà in California con me.. e non so se lo sai, ma abiteremo insieme.>>
Mio fratello mi lancia un'occhiata per raccomandarmi. Sì, penso sia proprio così. <<Hai in mente di fare qualcosa con questo qui?>> Spalanca gli occhi.
<<Se capita..>> Sorride Carter. <<Sono sicuro che a Serena non dispiacerebbe.>>
<<Basta.>> Sospiro. <<Bryan puoi stare tranquillo..>>
<<Vado a mangiare qualcosa, arrivo subito.>> Carter si alza e si allontana.
<<Non lo sopporto.>>
Scoppio a ridere. <<Non si è capito, no no!>>
Mi alzo, mi lego i capelli e prendo la mia borsa. <<Non so perchè ma ho un'ansia..>>
Qualcuno mi tocca la spalla, mi volto di scatto e incontro gli occhi di Lucky.
Oh, i suoi occhi..
<<Cosa ci fai tu qui?!>>
<<Non partire.>> Si avvicina a me sfiorandomi le labbra con le sue. <<Resta.>>
Cerco di allontanarlo, anche se non mi riesce bene. E'come se fosse una calamita.
Ha un livido enorme vicino all 'occhio e il labbro tagliato. <<Lucky non complicare le cose.>>
<<Non sto complicando niente. So che ho sbagliato, ma cazzo Serena! Ti amo e senza di te non ci so stare!>>
<<Dovevi pensarci prima..>>
Mio fratello si alza e mi allontana da lui. <<Stai lontano da lei per favore.>>
<<E'tutto okay.>> Lo rassicuro facendogli cenno di sedersi.
<<Ti prego.>> Lucky mi accarezza il viso. Dio se lo amo.. <<Sei tutto quello che ho. Sono stato uno stronzo, un coglione, ma come cazzo posso farti capire che sei tutto per me?>>
<<E'tutto irrimediabile.>> Lo spingo leggermente. <<Lucky è finita tra noi, non siamo più nulla..>>
<<Non ce la faccio a stare senza di te.>>
<<C'è Meryl.>> Appena pronuncio questa frase sento una fitta al petto. Si può essere così masochisti?
Il ragazzo davanti a me si agita. <<Non me ne frega un cazzo di quella stronza! E' te che voglio, okay? Non possiamo buttare tutto così..>>
<<L'hai voluto tu.>>
<<Non avevo scelta!>>
E' vero. Alla fine non è colpa sua, è stato messo davanti ad una scelta ma sono sempre più convinta che se una persona ti ama davvero manda a fanculo ogni cosa per te..
<<Posso abbracciarti?>> Mi chiede con gli occhi lucidi. <<Perfavore..>>
Non dovrei permetterglielo, gli ho permesso troppe cose. E' solo un abbraccio, continuo a ripetere a me stessa.
<<Se proprio non ne puoi fare a meno..>>
Mi cinge in vita e avvicina il mio corpo al suo. Mi guarda dritto negli occhi, troppo intensamente.
Una lacrima gli riga il viso, riesco a leggere nei suoi occhi il dolore e sono più che sicura che lui legga il mio.
Appoggia la testa sul mio petto e io appoggio la mia sulla sua. Le lacrime iniziano a scendere, vorrei non essere così debole davanti a lui ma non ci riesco..
<<Ti amo.>> Ha la voce strozzata. Sta piangendo. <<Ti ho persa, cazzo!>>
Dietro di me appare Carter che appena ci vede si blocca. <<Dobbiamo andare.>>
Lucky si avvicina a Carter. <<Non provare a toccarla.>>
<<Se no? Vieni in California e mi picchi?>> Fa una risata amara.<<Hai paura che potrebbe provare nuove emozioni?>>
Lucky chiude gli occhi e io d'istinto gli accarezzo il viso. <<Passatela bene Lucky..>>
Annuisce. <<Anche tu.>>
Saluto mio fratello. Lo abbraccio e dopo avergli dato un bacio sulla guancia e sussurato qualcosa all'orecchio mi allontano.
Mentre sto per salire sull'aereo mi volto ancora una volta: Lucky ha le mani in tasca, e i suoi occhi sono ancora tanto rossi.
D'istinto mi tocco il cuore, e lui fa lo stesso.
Non passerà mai ne sono sicura, lui non passerà mai.
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A STORM INSIDE ME
FanfictionSerena Collins, studentessa del quarto anno della scuola più grande di Manhattan, torna in città dopo aver passato l'intera estate dai suoi cugini in California. Tutti la accolgono calorosamente, la famiglia, suo fratello gemello Bryan, gli amici...