18ºCapitolo

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Speciale

Chiara.

«Non sono una buona compagnia, vero?» Chiedo ridendo a Patrizia.

Sono ufficialmente ubriaca.
Non so quanti bicchieri di vodka ho buttato giù.
Non sono abituata, i primi bicchieri bruciavano un po' la gola, ora scendono come se fosse acqua.
«Per favore Chiara, smettila di bere. Ti sentirai male...»
«Peggio di così non potrebbe andare, credimi.»
«Ma dimmi cosa ti è successo! Sei caduta? Ti hanno picchiata? Chi ti ha ridotto così?»
«Non te lo posso dire, vorrei ma non posso...» 
Ci mancava solo il singhiozzo, come se la situazione non fosse già imbarazzante di suo.
«Perché non puoi?»
«Perché non posso...»
«E il motivo qual è?»
Sbuffo.
«Due bicchieri, per favore!» Urlo al barista che guarda Patrizia che scuote la testa.
«Allora? Me li dai questi bicchieri o devo fare da me?»
«Gli ultimi, ok?» Prova a convincermi la mia amica.
Annuisco, poco convinta.
Finalmente altri bicchieri.
Vorrei che servissero ad annullare le scene che rivivo ancora nella mia mente, mi sembra di sentire ancora gli schiaffi eppure non sono più lì.
Vorrei dimenticare tutto ma nemmeno questo fottuto alcool serve.
Cosa diavolo dovrei fare?

«Sicura di non voler nemmeno un sorso?»
Passo il bicchiere pieno davanti agli occhi di Patrizia che storce il naso.
La sue espressione è buffissima.
È adorabile.

«Non sopporto nemmeno la puzza, figurati a berlo!» Scuote la testa facendomi ridere.
«Patrizia...»
«Chiaretta...»
Sorrido al nomignolo.
«Ma tu mi vuoi bene anche se ci conosciamo da qualche mese?»
«Certo che te ne voglio.» Mi guarda preoccupata.
«Allora sei l'unica che me ne vuole...» Annuisco. «Però te ne voglio anche io...»
«Lo sai che mi fai preoccupare?»
«Anche la mia mamma si preoccuperebbe se sapesse quello che faccio. Non mi vorrebbe più come la sua bambina e nemmeno il mio papà! Si vergognerebbero di me, ma io non ho altra scelta...»
«Di cosa stai parlando?»
«Non te lo posso dire altrimenti anche tu non me ne vorresti più!»
«Non è vero, te ne vorrei sempre. Vuoi parlarmi di cosa ti tormenta?»
Scuoto la testa e butto giù in pochi sorsi l'ennesimo bicchiere.

Vedo Patrizia armeggiare con il cellulare ma non le chiedo con chi parla, sarei scortese.
Nel frattempo butto giù anche il secondo bicchiere e sto per ordinarne altri due.
«Non ti azzardare!» Mi rimprovera ancora.
«Dai, solo stasera, poi non bevo più. Mai più!»
«Iniziamo da ora. Sei già abbastanza ubriaca, non peggioriamo le cose!»
«Cattivona...»
«Voglio solo il tuo bene...»
«Come tuo fratello, anche lui vuole il mio bene. Vuole salvarmi.»
Scoppio a ridere e Patrizia è ancora più perplessa.

«Cosa c'entra mio fratello?»
«Lui vuole salvarmi...» Ripeto.
«Da cosa?»
«Anche io voglio salvare lui, da me! Perché se mi sta vicino rischia tanto e io non posso permetterlo.»
«Ma di che stai parlando?»
«Lui è bravo. Gli voglio bene, sai? È così dolce...»
«Dio, aiutami a capire quello che dici. Cosa c'entra Giulio con te?»
«Non te lo posso dire...» Scoppio di nuovo a ridere e non mi stupirei se mi tirasse qualcosa in faccia.

GIULIO.

Sto correndo più che posso per raggiungere il locale.
Patty mi ha mandato un messaggio quando ero nel pieno della mia serata a fare un cazzo sul divano.
Non ho esitato a vestirmi, infilarmi le scarpe e correre da loro.

"Sono in un locale con Chiara, lei è ubriaca ed è visibilmente scossa. Non so cosa le è successo, non riesco a farmelo dire ma ha dei lividi. Vieni per favore..."
Questo è il messaggio che mi ha mandato.
Non appena ho letto Chiara e lividi ero già in macchina.
Cosa diavolo le è successo?

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