40ºCapitolo

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Prima di leggere l'ultimo capitolo di questa storia, voglio dire qualcosina come è mio solito fare... 😅
Parto dal fatto che ci tengo a dire che ci ho messo tutto quello che potevo.
Come in ogni mia storia c'è qualcosa di me in ogni capitolo e soprattutto nei personaggi.
A proposito di questi ultimi spero vivamente che siano arrivati ad avere un posticino in voi così come sono diventati parte di me mettendoli al mondo...
Giulio e Chiara sono due ragazzi speciali e non potevano non far parte uno della vita dell'altra...
Spero vivamente che questa storia vi sia piaciuta, è una scommessa per me, per il tema trattato, e ovviamente sta a voi dirmi se è vinta oppure no...
Grazie per averla letta dall'inizio alla fine.
Stay tuned!
G.
👱🏻‍♀️🦁


Una settimana dopo...

Un suono fastidioso mi sveglia dal mio insolito riposino pomeridiano.
Guardo l'orologio e mi stupisco quando vedo che sono le venti.
Da quanto tempo sto dormendo ma soprattutto quanto sonno avevo arretrato?

Suonano alla porta. Ecco cos'era quel suono.
Mi alzo svogliatamente e quando apro la porta mi ritrovo davanti una Chiara sorridente.

«Buonasera» mi saluta con un bacio a stampo ed entra per poi gironzolare per la cucina.
«Cerchi qualcosa?» le chiedo.
«Le chiavi della tua macchina.»
«E perché?»
«Dobbiamo andare in un posto!»
«Dobbiamo?»
«Sì, macho. Io e te!» Si allunga e le trova. «Eccole. Dai andiamo. Guido io!»
Mi tira per un braccio.

«Ferma un attimo. Cosa hai in mente?»
«Non posso dirti niente ma devi muoverti!»
«Mi fai paura quando ti vengono queste idee...»
Sbuffo, prendo il portafogli e il cellulare e la seguo.

La lascio salire al posto del guidatore nella mia Jeep e inizia a guidare.
Accendo la radio perché lei non sembra voglia fare conversazione e mi rilasso guardando fuori dal finestrino.

«Si può sapere dove stiamo andando?» Chiedo spazientito dopo un po' che siamo in macchina.
«Siamo quasi arrivati, brontolone!»
«Lo sai che non mi piace non avere il controllo della situazione...»
«È per questo che mi sto divertendo un casino!»
Si gira verso di me e mi fa la linguaccia.
Scuoto la testa. Questa ragazza è assurda.

Svolta in una stradina e parcheggia.

«Vieni!» Mi prende per mano ed entusiasta mi conduce in un edificio.

«Giulio, ascoltami. Tu entri in questa stanza, troverai una scatola con un biglietto. Lì sopra troverai tutte le indicazioni e quando avrai finito ti aspetto di sopra, al secondo piano. Chiaro?»
«E cosa c'è in quella scatola?»
«Vai e lo capirai. A tra poco.»
Mi bacia a stampo e si allontana spingendomi nella stanza.

Quest'ultima non è troppo grande ma accogliente.
C'è un piccolo divano nero di pelle con sopra quella che dovrebbe essere la scatola di cui mi ha parlato Chiara.
Prendo il post-it attaccato sopra.

"Indossa questo vestito. Devo farmi perdonare ed è arrivato il momento... Ti aspetto di sopra! "

Di solito questo tipo di sorprese le organizza un ragazzo ma questa biondina mi sorprende sempre.
Apro la scatola e tiro fuori uno smoking nero lucido.
Wow. Ne capisce la ragazzina.

Lo indosso sistemando i miei vestiti e la raggiungo al piano di sopra.
Appena salgo le scale me la ritrovo di fronte.
Si è cambiata anche lei ed è bellissima.
Indossa un vestito lungo color turchese.
Le sta d'incanto.
Mi avvicino e non perdo tempo, così la bacio.

«Grazie...» sussurro.
«È solo l'inizio.»
Intreccia le nostre mani e mi guida nella sala in fondo al corridoio.
Apre la porta dopo avermi chiesto se sono pronto e mi ritrovo davanti una sala di cinema vuoto.

La guardo perplesso e mi sorride per poi condurmi al centro della sala.
Ci sediamo ma la sala non sembra riempirsi.

«Dobbiamo vedere un film?»
«Tipo.»
Fa un cenno a un signore e le luci si spengono e parte una musica proprio quando inizia a proiettare un film.
Inizia con una frase.

"Non capita a tutti di trovare il proprio eroe lungo il cammino..."
E appare una mia foto in divisa.

"Però io sono stata fortunata ed oggi è qui accanto a me.
Mi ha salvata come nessun altro avrebbe potuto fare.
Mi ha dimostrato ogni volta che voleva il mio bene e giorno dopo giorno mi ha conquistata come nessuno prima di lui.
Pian piano si è meritato prima la mia fiducia, poi il mio affetto e infine il mio amore.»

Appaiono alcune nostre foto.

Le stringo la mano e le sorrido per poi tornare a rivolgere l'attenzione al filmato.

"Se dovessi immaginarmi la mia quotidianità senza di lui non riuscirei così come non riuscirei a immaginarmi di svegliarmi domani e non trovarlo al mio fianco.
Giulio, ti ricordi quella volta in cui mi hai chiesto di lasciarmi salvare e di lasciarmi amare? Beh tu mi hai salvato ma questa volta sono io a chiederti una cosa: lasciati amare.
Un'altra cosa voglio chiederti: non lasciarmi mai...
Ti amo, macho!"

Mi volto verso di lei e la trovo in lacrime.
Le sorrido e le prendo il viso tra le mani asciugandole le guance.
Appoggio la fronte alla sua.
«Ti amo... Grazie!» le sussurro e una musica lenta parte.
La prendo in braccio facendola girare e contemporaneamente azzero le distanze tra le nostre labbra e godendomi il suo dolce sapore.

Quando la poggio di nuovo a terra la stringo tra le mie braccia godendomi l'abbraccio.

«Ti chiedo io di non lasciarmi mai!» le sussurro.
«Non potrei, mi priverei di una parte troppo fondamentale per me!»

Le bacio la testa dolcemente ringraziandola ancora.
«Non è finita qui...» mi dice prendendomi di nuovo per mano e trascinandomi fuori.

«Ma come diavolo fai a camminare su quei trampoli?» le chiedo quasi faticando a tenere il suo passo.
«Duro allentamento! Vieni!»

Arriviamo al piano di sotto passando di nuovo da dove siamo entrati e passiamo per il giardino fino ad arrivare sulla piscina con un solo tavolo.
«Pronto a gustarti un'ottima cena a lume di candela?»
«Sul serio hai organizzato tutto questo per me?»
«Certamente! Devo farmi perdonare , no?»

Le scosto la sedia per farla sedere e mi accomodo di fronte a lei.

«Credo che non mangerai mai meglio di come mangeremo stasera. Una cena a dir poco sofisticata e di alta cucina!»
Sghignazza.
«Mi stupisci...»

Poco dopo un cameriere si avvicina a noi con una cloche.
«Sei pronto, tesoro?»
Annuisco aspettandomi chissà quale piatto prelibato.
Il cameriere alza il coperchio dopo aver posizionato di fronte a noi i due piatti e li alza.

Resto scioccato a trovarmi di fronte una piadina con kebab e patatine.
La guardo scuotendo la testa e rido.
«Contento?»
«È per questo che mi sono innamorato di te!»

Mi alzo e prendendole il viso tra le mani la bacio.

Torno al mio posto e addento la mia cena.
«Ora sì che si ragiona!»
Mi guarda soddisfatta e con tanto di sorriso malizioso.

La serata passa veloce, forse troppo, ma credo di non esser mai stato così bene con una donna.
Chiara resta a dormire da me e finalmente posso addormentarmi sapendo che al mattino la prima cosa che vedo è il suo meraviglioso viso.

Non so quanto durerà ma posso assicurare che farò tutto ciò che è in mio potere per non farlo mai finire.
Ho trovato la mia serenità e non ci rinuncerò per nessun motivo al mondo

LASCIATI SALVAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora