Contacts

xx,,

Dopo aver rimesso insieme i miei pensieri, aprii il foglietto che avevo infilato nella borsa in precedenza con scritto l'indirizzo di Edward.
Dopo quelli che furono dieci minuti di camminata, ma che mi sembrarono mezzo secondo, mi ritrovai al civico 6.
Fissai la porta per diversi minuti, sperando di guadagnare più tempo possibile, essendo stata la camminata così breve da non farmi riflettere su cosa stesse accadendo alla mia vita.
Scrollai via le innumerevoli paranoie che si stavano formando man mano nella mia testa e, con più lentezza possibile, il mio dito scivolò sui tasti 1 e 4 per citofonarlo.
L'apparecchio appeso al muro emise un suono per indicare che si era connesso, prima che una voce, più roca di quanto ricordassi, formulò la domanda: «Chi è?».
«Edward?» chiesi io, e dentro me stessa speravo avessi sbagliato numero in modo da andarmene via prima di combinare altri danni.
La mia voce gli tolse il respiro, e io me lo immaginai con quei suoi occhi marroni puntati su di me, proprio come quando ci lasciammo.
Evitò di farlo notare: «Entra.» la sua voce fredda mi gelò il cuore.
Dopo due rampe di scale ritrovai, davanti a me, il corpo perfetto di Edward appoggiato all'uscio della porta.
Mi squadrò prima di chiedermi: «Vuoi prendere freddo?» poi si fece indietro per farmi spazio.
Ancora incerta se scappare o meno, entrai nel suo appartamento e il suono emesso dalla porta nel chiudersi mi fece sobbalzare.
«Cosa ci fai qui.» il suo tono era così gelido che sembrava un'affermazione piuttosto che una domanda.

volevo dirvi che:
1,, grazie mille per le visual, i commentini e le stelline. (come sto parlando lol)
2,, sorry se il capitolo non è interessante ma è una storia breve quindi i capitoli devono essere brevi e se avessi iniziato la conversazione sarebbe diventato troppo lungo.
3,, quella sopra era una scusa in verità adoro tenerci sulle spine ehehehe
non odiatemi
lucrss