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Edward's POV
attenzione: il seguente capitolo contiene un piccola scena di sesso, si prega a chi non vuole di non leggerla.
«Allora che aspetti?» mi domandò Daisy poiché la stavo fissando.
«In che senso?»
«Lo sai cosa voglio fare.» rispose più sicura che mai.
«Ah, no Daisy, non se ne parla.» ribattei.
«Ma come! Non mi ami? Lo sapevo che non potevo fidarmi del tuo 'ti amo'.»
«Daisy, ti amo come non ho mai amato nessuno.» cercai di assicurarla.
«E allora? Lo abbiamo fatto anche altre volte!»
«Sì, ma eri cosciente. Già ti ho permesso troppo... piccola torniamo a casa.»
«Immagino che anche quelle che ti scopavi nelle discoteche le chiamavi 'piccole'.»
«Non dire cazzate. Sei solo tu la mia piccola.»
«Sì, certo, insieme ad altre sette ragazze come minimo.»
«Daisy, non ti tradirei mai.»
«Magari non mi hai mai tradito, ma farsi quattro ragazze in una notte dopo che ci eravamo lasciati è quasi uguale. Soprattutto se poi dici di amarmi.»
«Dovevo scordarti... ma comunque non ci sono riuscito.»
«Allora dimostrami adesso che mi ami.» mi disse toccandomi la cintura.
«Daisy...» ma lei mi convogliò in un bacio.
Si tolse la mia grande felpa oversize, e restò con una canottiera che le copriva solo un quarto del busto.
«Cazzo Daisy, non puoi rimorchiarmi così.»
«Ah no?» e si tolse anche i pantaloni,
mettendosi a cavalcioni su di me.
«'Fanculo.» imprecai, e lì lei capì di avere strada libera.
Mi spinse per farmi sdraiare.
«Sicura?» le chiesi, e per confermarlo mi fece entrare.
«Così vengo senza aver fatto niente, amore.»
«Non importa.» e mi baciò, ed era mille volte meglio di quello che stavamo facendo.
E così venni, e lei soddisfatta si sdraiò su di me.
Chiusi la portiera dell'auto e, con Daisy in braccio addormentata, riuscii ad arrivare nel mio appartamento e a rimboccarle le coperte.
Quando mi svegliai, non sentii più il respiro di Daisy.

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