Mia mamma mi urlò addosso tutte le peggio parole di questo mondo,
ma alla fine si arrese vedendo il risultato del test.
Si sedette sul divano, e per un attimo pensai che non stesse respirando quando iniziò a piangere: «Daisy, che ne stai facendo della tua vita?» mi chiese singhiozzando.
«I-io non volevo...» sapevo che in quei momenti era la migliore risposta che potevo darle.
Il punto è che non sapevo se essere incazzata con Edward per non aver usato protezioni, oppure essere felice di vivere finalmente insieme a lui.
10.23 a.m.
Picchiettai le unghie freneticamente sul bordo del sedile.
Stavo contando i secondi, sapevo di essere in ritardo e che anche se fossi arrivata in quel momento non sarei potuta entrare.
Controllai le fermate: ne mancavano due.
637, 638, 639...
Merda, era così stupido contare i secondi per rilassarsi, avrei dovuto fermarmi a cento.
Appena uscita dalla metropolitana, corsi cercando di non fare cadere le persone che scontravo.
Affiatata, riuscii ad arrivare al tribunale: i miei respiri diventavano sempre più pesanti e le mani sulle cosce sembravano non volersi staccare per paura che il mio corpo crollasse.
Dopo essermi ripresa alzai lo sguardo verso l'enorme palazzo che occupava tutta la mia visuale, e forse non l'avrei mai dovuto fare.
Chiusi gli occhi, li riaprii, ma la stessa scena mi si ripresentò davanti, e prima che potessi controllarle, le lacrime solcavano già le mie guance.
Edward's POV
«Staccati che mi fai schifo.» le dissi con disprezzo mentre cercavo di aumentare lo spazio tra di noi, mi sentivo quasi claustrofobico.
«Tu mi ami Edward, io lo so. Ora me lo puoi dire, non c'è quella troia.»
«Come osi chiamarla così? Non hai nemmeno un minimo di ritegno per tua sorella?» le gridai.
«Sì, ma entrambi sappiamo che la tua sorella preferita sono io.» mi provocò.
«Non ti voglio più vedere Isabelle. Sparisci dalla mia vista.» serrai la mascella.
«E dai, nemmeno una palpatina?» mi portò la mano al termine della sua schiena.
«No. Ho detto di no.» riuscii a controllarmi e le diedi le spalle.
Mi guardai attorno in cerca di Daisy, mi era dispiaciuto non vederla al processo, ma probabilmente non avrà avuto il permesso di entrare.
Il mio sguardo si infrangeva tra l'orologio e la strada, era strano che Daisy facesse ritardo.sempre meno ai 100k
ommioddio muoio.
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Teen Fictiondove una ragazza accetta una scommessa proposta dal proprio migliore amico, nella quale deve scrivere a tutti i suoi contatti quello che pensa di loro, ma senza inviare i messaggi. #1 in storie brevi,, 24|03|2017♡ #1 in storie brevi,, 01|05|20...