Dopo quella che fu la mia dichiarazione ufficiale di stupidità, Edward si alzò di scatto dal divano.
Poi fece un passo, due, tre, e io mi ritrovai in mezzo secondo con la schiena al muro e la mia testa in mezzo alle sue mani, appoggiate anch'esse al muro.
Il suo viso a pochi centimetri dal mio, cercava di inclinarsi impercettibilmente verso di me.
Il mio respiro accelerò tanto che, insieme al suo, sembrava quasi il fiatone di un campione dopo una lunga maratona.
«Cazzo!» imprecò d'un tratto Edward e, con la mano alla mia sinistra, colpì il muro, allontanandosi da me subito dopo.
«Che ti succede?» chiesi ancora confusa dopo quel suo urlo.
«Non posso farlo, Daisy.» disse tra un respiro affannato e l'altro.
«Perché?» domandai senza preoccuparmi delle lacrime che ormai mi solcavano il viso.
«Sarebbe da stronzi.» affermò ritornando al suo tono freddo e distaccato.
«Mi prendi per il culo? "Sarebbe da stronzi"? Ti sei sempre comportato da stronzo Edward!» ed ecco che urlavo io.
«Ma che dici Daisy!» più che una domanda sempre un'esclamazione da quanto gridava per sovrastarmi.
«Vuoi dire che non rispondere mai ai messaggi, essere sempre distaccati da me, farmi sgretolare tra le tue mani perché sei consapevole che effetto hai su di me... non è da stronzi? E lo sai benissimo che hai cercato di aggiustarmi mille volte ma i pezzi erano troppi e quando ti annoiavi scomparivi d'un tratto.» ora il mio tono sembrava più tranquillo, ma dentro non era affatto così.
«Lo vuoi sapere? Vuoi sapere perché mi comportavo così?» mi domandò non avendo più speranze.
«Sì, certo che lo voglio sapere!» mi affrettai a rispondere.
«Tuo padre mi ricattava in continuazione, diceva che se non stavo lontano da te confessava tutto il mio precedente con quelle "sostanze"...» mimò le virgolette con le dita e dal suo volto capii che si vergognava per ciò.
Pure se in quel momento avrei dovuto essere arrabbiata con mio padre e chiedere più informazioni su questa faccenda ad Edward, l'unica cosa che il mio corpo riuscì a fare prima che la mia testa si opponesse, fu quella di baciarlo.
Mi affrettai verso di lui, gli presi il viso tra le mie mani e lo avvicinai a me prima che le nostre bocche si scontrassero e la sua lingua rinfrescasse le mie labbra.Mi sono accorta che la Pov di Edward non era molto interessante in quel contesto quindi ho preferito andare avanti... e spero mi amiate per quello che è successo nel capitolo.😌
Siamo a 2k😍 grazie ragassuoli
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Teen Fictiondove una ragazza accetta una scommessa proposta dal proprio migliore amico, nella quale deve scrivere a tutti i suoi contatti quello che pensa di loro, ma senza inviare i messaggi. #1 in storie brevi,, 24|03|2017♡ #1 in storie brevi,, 01|05|20...