Mi guardai attorno per capire dove dovessi dirigermi per uscire da quel labirinto.
Purtroppo, appena girato l'angolo, Lucy mi impedì di continuare.
«Cosa ti ha fatto quello stronzo?» mi domandò asciugandomi dolcemente le lacrime che sbavavano quel minimo di trucco rimanente dal giorno precedente.
«Perché mi vuoi aiutare?»
«Perché sono tua amica... o almeno, penso di esserlo stata...» mi rispose cautamente, si intravedeva un velo di tristezza nel suo volto.
«Non accetto aiuto da chiunque sia in contatto con quel pezzo di merda.» replicai.
«Fidati che non è lui il pezzo di merda.» e così dicendo riuscì a portarmi in un giardinetto appartato a due passi dal suo monolocale.
«Dai, racconta, sono tutta orecchi.» appoggiai la mia porchette sul prato.
Fece un gran respiro prima di cominciare: «Quando aprii gli occhi, c'erano diversi cavi tutti attaccati al mio corpo e vicino a me una macchina che non cessava di emettere il suono biip, biip.
L'unica persona presente in quella stanza tetra era un uomo, sarà stato di mezza età, che stava dormendo seduto su una sedia, riparandosi la testa col cappuccio della felpa oversize che portava addosso.
Cercai di appoggiare la schiena e mettermi seduta, ma non appena mi mossi, la testa mi provocò diverse fitte.
Decisi di chiamare quell'uomo pronunciando un leggero "mi scusi", ma non servì a troppo.
Tossii rumorosamente e riprovai: «Mi scusi!», questa volta con voce più potente ed egli si scosse bruscamente dalla sua posizione e tirò su col naso.
«Ti sei svegliata, finalmente.»
«Cosa ci faccio qui?»
«Shh.» mi zittì, «Adesso ti tolgo tutte queste cianfrusaglie e potrai andartene.»
«Andarmene dove?» chiesi sempre più confusa.
«Chiama un taxi con questo numero, e fatti portare a questo indirizzo.» mi passò un bigliettino con scritto tutte le informazione precedentemente dette.
«Ora vai.» mi aiutò ad alzarmi e a cambiarmi vestiti.
«Ma chi c'è in questa casa?»
«Nessuno, tu vivi da sola.»
«Un'ultima cosa...» mi girai prima di aprire la porta, «Come mi chiamo?»
«Il tuo nome è Lucy.»...»entro tre giorni pubblico la seconda parte per farmi perdonare, so stay turned!
mi amate lo so.
sempre e solo la vostra
lucrezia.
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Teen Fictiondove una ragazza accetta una scommessa proposta dal proprio migliore amico, nella quale deve scrivere a tutti i suoi contatti quello che pensa di loro, ma senza inviare i messaggi. #1 in storie brevi,, 24|03|2017♡ #1 in storie brevi,, 01|05|20...