Time: 4.06 p.m
Edward's interrogatory
Edward's POV
«...dunque Edward, dov'era la notte del 18 giugno dell'anno scorso?»
«Aspetti... cosa c'entra questo con la morte di Colin?»
«Nulla. Ma sei sospettato di un'altra morte e, se non vuole confermare questa mia intuizione, la prego di dirmi dove si trovava quella notte.»
«Stavo guidando.» deglutii a fatica.
«Non era alla festa della signorina Evans?»
«Non mi aveva invitato.» risposi semplicemente.
«Dove era diretto?» continuò.
«Al bosco: io e un mio amico avevamo preso appuntamento lì.» mentii.
«Strano posto per un appuntamento.» commentò lui.
«Era a metà strada per entrambi.» mi inventai.
«Quand'è l'ultima volta che ha visto Colin Gray?» cambiò argomento.
«La notte in cui è morto.» decisi di non mentire a riguardo, poiché non ero stato io ad ammazzarlo.
«Dove?»
«Al bar in centro città.» è così conosciuto che non gli dovetti dire nemmeno il nome.
«Mi racconti la vicenda.» mi incitò.
«Ero insieme al padre di Daisy poiché lui doveva mettere in chiaro delle condizioni riguardanti la relazione tra me e sua figlia quando Colin si avvicinò a noi per chiedermi aiuto. Non sapeva se dire o meno a Daisy che il suo ex la tradiva in continuazione ma io avevo cose più importanti a cui pensare quindi non sono stato di grande aiuto. Allora lui mi disse che mi avrebbe spostato al primo posto della sua lista e che c'era anche Daisy lì. Dopo se n'è andato e io sono restato al bar.»
«Alla centrale stanno cercando di trovare quella lista.»
«Bene, posso andare ora?»
«Un'ultima cosa: ha mai lasciato solo il padre della signorina Evans?»
«Sono andato in bagno due volte quella sera.» fu la mia risposta.
«Grazie, arrivederci.»
Uscito dalla stanza abbracciai Daisy e le sussurrai: «Ehi, andrà tutto bene vedrai.» ma lei scoppiò in un pianto di disperazione.
Chiamai un taxi per riportarci a casa mia, ma quando stavo per infilare la chiave nella serratura del cancello, Daisy mi chiese: «Hai ancora l'erba nella macchina, vero?»
«Daisy che vuoi fare?» domandai di rimando io.
«Rollami una fottuta canna.»
«Non ti farò drogare.» ma lei iniziò ad accusarmi che anch'io le ero contro e alla fine cedetti.
«Daisy... non hai mai fumato, sicura?» ma lei accese il joint e inspirò così tanto che temetti lo finisse tutto in un tiro.

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Genç Kurgudove una ragazza accetta una scommessa proposta dal proprio migliore amico, nella quale deve scrivere a tutti i suoi contatti quello che pensa di loro, ma senza inviare i messaggi. #1 in storie brevi,, 24|03|2017♡ #1 in storie brevi,, 01|05|20...