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Time: 3.02 p.m.
Daisy's interrogatory
«Buongiorno signorina...?»
«Daisy. Daisy Evans.» riposi all'uomo in divisa.
«Bene. Le ricordo che è penale non confessare la verità ma che, un secondo, i suoi genitori?»
«Alle Hawaii.» mentii.
«Oh, okay.» si limitò a rispondere.
«Consapevole della responsabilità che assumo con mia deposizione, giuro di dire tutta la verità, solo la verità e nient'altro che la verità.» affrettai il discorso.
tuu, tuu.
«Oh, mi dispiace.» mi scusai per la chiamata in arrivo appoggiando il telefono sul tavolo.
«Non si preoccupi, continuiamo l'interrogatorio.» rispose distaccato.
«Bene, come la reputava Colin Gray, secondo lei?»
«Credo come un'amica molto stretta.»
«Mi è stato riferito che lei si trovava sulla scena del crimin-» fu interrotto da un messaggio.
From: Mum
Colin, mi manchi davvero tanto e mi sento così stupida a mandarti questi messaggi da quando non ci sei più...»
«Mi scusi, ma è il cellulare di Colin Gray quello?» notò l'ispettore leggendo il nome al contrario.
«Beh, sì... diciamo che... mmh... l'ho preso perché avevo davvero paura che fosse mia la colpa.» risposi con il battito cardiaco accelerato.
«In che senso colpa sua?»
«Dopo aver considerato tutte le opzioni, credo davvero che sia stato un suicidio.»
«Perché pensa ciò?» cercò di capire l'uomo.
«So che Colin aveva fatto una lista delle persone che l'avevano ferito.»
«Crede che questa lista sia sul suo cellulare?»
«Non lo so, non ho mai controllato, ma so che io ne facevo parte poiché ho letto un messaggio mai inviato destinato a me, nel quale si confessava...» buttai fuori.
«Mai inviato?» mi interruppe.
«Io e lui avevamo fatto una scommessa nella quale dovevo scrivere entro una settimana dei messaggi a tutti i miei contatti ma non inviandoli, e credo che anche lui ne abbia scritti alcuni.»
«Capisco. Questo lo tengo io.» disse riferendosi al cellulare, «E comunque signorina Evans lei ha mantenuto delle prove.»
«Lo so ma il senso di colpa mi stava divorando.»
«Può andare per adesso, ma si aspetti un'altra convocazione.»
«Arrivederci.»
L'uomo scrisse nella lista vuota dei sospettati: Daisy Evans.

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