Prologo

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Stringo gli occhi.

Stringo i denti.

Stringo i pugni.

Tutto è vuoto e grigio.

Niente è come prima.

Fisso il soffitto alle tre di notte, avrebbero fatto meno male le botte, non questa assenza che si ripete inesorabile ogni secondo della mia vita, che si ripete ad ogni battito di cuore.

No, no, no io non ci sto!

Cazzo non ci sto!

Davvero non mi sembra possibile,  cosa ho sbagliato?

Sto scontando sicuramente una qualche condanna del karma.

Sì, deve essere sicuramente così.

Davvero non è possibile, non può essere!

Lei se n'è andata, l'unica persona di cui mi importa a questo cazzo di mondo se n'è andata.

Mi ha mollato.

Così non resisto.

Così non ci vivo.

Ho bisogno di lei.

Non serve bere, non serve stordirsi con l'alcool fino a star male se poi quegl'occhi non saranno lì al mio risveglio.

Fatemi morire subito, così non ci resisto, odio il mio cuore dilaniato da questo dolore straziante.

Lasciatemi qui sul ciglio della strada, lasciatemi in pace, ho bisogno di ricordare ciò che eravamo.

Lei non c'è più eppure i miei occhi la vedono ancora, le mie mani amano ancora la sua pelle e il mio cuore?

Sta a terra, stracciato e dilaniato in attesa del colpo di grazia.

Mi chiedo a cosa possa servire limitarsi ad esistere e guardare la sua vita da spettatore, ho bisogno di esserne uno degli attori principali.

Non c'è corsa, urlo o proposta di matrimonio che ripari questo abisso creatosi tra di noi.

Anche se la vita divide, il cuore aspetta. [THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora