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Dai non potete dire che non sono stata buona a pubblicarvi il famoso 12.


Sharon aprì gli occhi, si guardò attorno smarrita cercando Adam con gli occhi.
Non lo avrebbe visto per tre giorni, aveva dei turni che gli impedivano di venire in città.
Sbuffò a quel pensiero.

"Beh, però dopo starà con me per due giorni consecutivi."

Sorrise a quel pensiero, la sera prima era stata magica e Sharon si sentiva più leggera avendolo detto a suo padre, lui sembrava averla presa bene, non aveva detto nulla, forse perché di Adam si fidava.

Decise di alzarsi per fare colazione e si stupì di trovare suo padre che leggeva il giornale a tavola.

«Ciao papà.» lo salutò baciandolo sulla guancia.

Emile guardò sua figlia con la coda dell'occhio sorridendo.

«Ciao tesoro.»

«Come mai sei ancora qui?»

«Comincio più tardi.»

«Avete parlato tu e mamma ieri sera?»

Emile nascose a malapena un sorriso dietro le pagine del giornale.

"Oh, il mio papà che è ancora cotto della mamma."

Lo guardava, sembrava un ragazzino mentre cercava di nascondere l'evidenza.

«Sì, abbiamo parlato un po'.» finse noncuranza cercando di mantenere un certo distacco dalla storia.

«Ah si? E di cosa?»

Emile si strinse nelle spalle fingendo noncuranza.

«Di te, di voi, di Elizabeth che arriverà.»

La figlia accennò un sorriso poi tornò a guardare la sua tazza di cereali.

«Sharon...»

Lei alzò lo sguardo su suo padre.

«Sì?»

Emile la guardava non sapendo come formulare la domanda, Sharon lo fissava muta masticando i suoi cereali in attesa.

«Ma voi non avete ancora... insomma tu e lui non...»

Sharon alzò gli occhi al cielo ridacchiando per l'imbarazzo di suo padre.

«No, papà, non ti preoccupare, non so perché gli uomini abbiamo una specie di freno con me.»

Emile la guardò atterrito.
«Beh, è una buona cosa per me.»

Sharon rise.
«Può darsi che lo sia.»

Emile guardò sua figlia ammutolito.
«Okay possiamo cambiare argomento?» chiese Emile schiarendosi la voce.

Sharon tornò a fissare i cereali, si chiese se e quando sarebbe accaduto.

«Quando arriva Elizabeth?» le chiese il padre.

Fece mente locale.

«Venerdì.»

Emile annuì.

«Adam quando lo vedi?»

«Tra tre giorni.»

«Ah già è vero che sono in missione.»

Lei fece una smorfia.

«Ti manca?»

«Papà?!»

Emile rise.
«Okay, okay scusa, era solo per fare conversazione.»

Sharon gli sorrise.

Anche se la vita divide, il cuore aspetta. [THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora