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«Ehm.»

Lorenzo si avvicinò a Francesca e scoppiò in una risata fragorosa.

«Adam prepara l'imbuto che te la verso io la birra.»

Francesca girò il bigliettino mostrando il nome di Alessio a tutti.

«Passami la vodka, non la birra.» disse lui passandosi una mano sul viso.

Lorenzo sorrise versando la vodka nel bicchiere di Alessio.

«Prego vada.»

Alessio fece una smorfia contrariata.

Sharon guardò Alessio, nemmeno lui sembrava molto contento.

«Non metteteci troppo.» disse Lorenzo mettendo i soldi in mano ad Alessio.

Sharon guardò Adam che si strinse nelle spalle ridendo, per fortuna che aveva bevuto e prendeva la cosa sul ridere.

«Tu toccala e sei morto.» disse Adam ridendo minacciandolo velatamente.

Sharon chiuse la porta finestra dietro di sé, aveva cominciato a nevicare, guardava Alessio camminare davanti a lei sotto la neve, si sentiva a disagio, sarebbe stata più di quarantacinque minuti sola con lui.

Sospirò accellerando il passo sul viale affiancandolo, era perso nei suoi pensieri e guardava distrattamente la neve cadere sul prato.

La vodka di Lorenzo le dava alla testa, gliene aveva versata troppa.

«Se vuoi vado da solo, torna pure dentro.»

Sharon lo guardò stupita.
«No, non ti preoccupare, questi erano i patti.»

Alessio le aprì la portiera della macchina e quel gesto le fece venire una fitta al cuore, le ricordava troppe cose.
Salì in macchina con il cuore in gola e lui chiuse la portiera.

Lo guardò camminare davanti alla macchina sotto la neve, tutto era così inverosimile, il profumo di quella macchina, lui lì accanto, tutto trafiggeva il suo cuore come tanti piccoli spilli.

Lui salì sotto il suo sguardo, si tolse la giacca, allacciò la cintura e la guardò per un istante in attesa.

«In India non le usate le cinture?»

Sharon si risvegliò dal suo flusso di pensieri.

«Ah sì, scusa ero sovrappensiero.»

Alessio accese la macchina e il cuore di Sharon si incrinò sentendo quel rumore così familiare; perché tutto faceva così male?

La macchina si mosse e qualcosa nel buio cadde tra i suoi piedi, lo raccolse, era una scatolina nera vellutata, la rimise al suo posto.

«È caduta quando hai avviato la macchina.»

Quando la vide appoggiare la scatola di nuovo sul cruscotto sentì il cuore mancare di un battito.

«Ti sposi?» gli chiese lei immancabilmente.

Alessio strinse il volante.
«Non lo so.»

Sharon lo guardò sorridente lo vedeva agitato da quella domanda, ora capiva la reazione quando gli aveva parlato di Debora, forse era veramente riuscito a passare avanti e adesso stava programmando di sposarsi...

«Ah non sai ancora la risposta, dai chi è la fortunata? A me puoi dirlo, è Debora vero?» lei gli fece l'occhiolino.

Aveva il cuore a mille, accostò la macchina nel buio sul ciglio della strada, prese la scatoletta e la chiuse dentro il cruscotto con rabbia e la guardò negli occhi.

Anche se la vita divide, il cuore aspetta. [THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora