17

406 49 20
                                    

Elizabeth accese il telefono uscendo dall'aereo, era d'accordo con suo fratello che sarebbe andato a prenderla, ma lui non c'era.
Si guardò smarrita attorno, il tempo era grigio, pioveva, ma ormai non si poteva pretendere granché, stava arrivando novembre.

Uscì dall'aereoporto, si strinse nella giacca a vento, faceva freddo e l'umidità era insopportabile.
Di suo fratello non c'era traccia, ma vide Simone che le stava correndo incontro.

«Dio, quanto mi sei mancata, non andartene più.»

Elizabeth lo guardò frastornata.
Lui la strinse in un abbraccio togliendole il borsone dalle mani.

«Ti amo, ti prego non abbandonarmi più così.»

Elizabeth sorrise sentendo quelle parole, quasi sentiva le lacrime prossime a uscirle, era la prima volta che gliele sentiva dire.
Lui le prese il viso fra le mani e la baciò tra i fischi della gente che li stava guardando.

Elizabeth sorrise, il suo Simone era tornato quello di prima.
«Ti prego, dimmi qualcosa, ho aspettato più di due settimane per sentire la tua voce.»

«Ciao neh?» disse Elizabeth sarcastica.

Simone sorrise e la abbracciò.
«Ciao amore mio.»

«Ehi, ehi piano, piano, non stringermi così forte, rischi di rompermi.»

Simone la guardò imbarazzato e allentò un po' la stretta.

Lei rise, adesso capiva cosa intendeva Sharon degli abbracci di Adam, che non lasciavano la possibilità di respirare.
Simone prese il borsone, sorridendo, le prese la mano e si avviarono verso la macchina.

Sharon aprì il computer e fu contenta di trovarci una mail di Elizabeth.

Ciao bella,
Il viaggio è andato tutto okay e con Simone tutto è andato a posto; è tornato quello di prima... anzi forse meglio di prima.
Qui purtroppo piove e fa freddo, mi sa che a dicembre dovrete portarvi un bella giacca! Altro che le vostre cazzute magliettine da deserto!
Un bacio, la tua pazza.
PS saluta il soldato da parte mia.

Sharon rise rileggendo l'ultima riga.

Cara pazza,
Anche qui scenderà la temperatura da settimana prossima.
Vedi? Te lo avevo detto che sarebbe andato tutto bene, forse aveva solo bisogno di sentire un po' la tua mancanza.
Ti saluterò il soldato che è appena uscito, purtroppo non lo vedrò per due giorni perché è occupato.
Ora faccio qualche ricerca su internet.
Un bacio pazza, la tua pazza ;)

Sharon chiuse il computer sospirando, non sapeva proprio che fare per occupare quelle due giornate, ora cercare informazioni per il tatuaggio non le andava, decise di fare una doccia.




Sharon guardava Adam con la coda dell'occhio, stavano attraversando il deserto mentre ritornavano dalla base, ormai era diventata una specie di routine, lei aiutava Anna con la posta e qualche lavoretto per occupare il tempo, mentre lo aspettava.

Adam la guardò.
«Che c'è?»

«Niente, sto pensando che tra nemmeno una settimana partiamo.»

Adam si irrigidì al pensiero.
«Non mi mettere l'angoscia!»

Sharon rise.
«Vedrai andrà tutto bene.»

«Mah, comunque tra 2 giorni è il 28, come vuoi festeggiare?»

Sharon fece un sorriso malizioso.
«Mmmh, due mesi di noi, credo a modo nostro.»

Adam sorrise.
«Ah, si cioè?» chiese fingendo innocenza.

Sharon si slacciò la cintura di sicurezza e allungò la mano verso il bottone dei suoi pantaloni.

Adam fece una risata spensierata.
«Okay, sei stata chiara.»

Anche se la vita divide, il cuore aspetta. [THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora