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Tutti guardarono la macchina fermarsi e i tre scendere.

Simone si fermò sul cancello mentre Federico continuò con Adam.

Lorenzo si girò verso Elizabeth.

«Ma non l'ha detto a Federico?»

Elizabeth scosse la testa.

«Mi sa di no.»

«Eh, pazienza vorrà dire che si laverà anche lui.»

Simone cercava il sensore, infine lo trovò e ci mise davanti la mano, non era scattato quando loro erano passati.

Adam alzò lo sguardo su Sharon che agitava la mano.

«Ciao tesoro!»urlò lei.

«Ciao am...» la voce gli morì in gola non appena si sentì l'acqua bagnargli il viso.

Federico fece un salto sentendo l'acqua gelata bagnarlo.
«Siete degli stronzi!» urlò guardando Simone che rideva sul cancello.
«Anche tu sei uno stronzo!»

«Io? Ma io non ho fatto niente!»

Simone rideva di gusto.

Adam e Federico corsero fino a sotto la terrazza che era l'unico punto non coperto dagli irrigatori.

Si guardarono entrambi, erano fradici, la corsa era servita a ben poco.

Adam e Federico alzarono lo sguardo sugl'altri cinque sulla terrazza che ridevano.

«Tesoro?»

Adam guardò Sharon che gli fece un gran sorriso.

«Ti ricordi la frase che mi piace tanto?»

Adam la guardò torvo.
«Amata vendetta?»

Federico si allontanò capendo dal espressione di Alessio che non c'era da fidarsi.

«Sì, tesoro proprio quella.»

Sharon rovesciò il secchio d'acqua e lo prese in pieno.

Adam si tolse l'acqua dagl'occhi e guardò Federico vicino a lui che rideva.

«Ci stai insieme da quanti mesi e ancora non hai capito che con lei devi stare attento?» gli disse Federico.

Adam fece una smorfia.

«Tanto adesso me la paga.»

Salì le scale di corsa e tutti lo guardarono divertiti.

«Adesso voglio un abbraccio piccola stronza.»

Sharon rise.
«Scordatelo!»

Adam ridendo si avvicinò a lei sotto lo sguardo di Alessio, Sharon sorrise nascondendosi dietro al suo ex.

«Togliti altrimenti abbraccio anche te.»

Alessio lo guardava con espressione divertita.
«Non posso sono preso in ostaggio.»

Adam girò attorno a Alessio, Sharon si nascondeva dietro di lui ridendo come una bambina.

Adam le prese il braccio lei corse via liberandosi.
«Non costringermi a venirti a prendere.»

Sharon lo guardava ridendo appoggiata al muretto, il tavolo li separava.
«Strano, mi sembra di averla già sentita questa frase.» disse lei fingendo noncuranza e guardandosi le unghie.

«Già, e non mi costringere a legarti di nuovo ad un sedile.»

Sharon rise guardandolo.
«Potrebbe essere interessante.»

Anche se la vita divide, il cuore aspetta. [THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora