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Chiuse la porta di casa sospirando, guardò Adam sul vialetto di casa avvolto nella sua giacca verde, i jeans i grigi, non era per niente abituata a vederlo vestito senza divisa, teneva l'ombrello guardando con una smorfia la pioggia che cadeva.
Era proprio carino.
Adam sbuffò.
«Certo che siamo proprio sfigati, arriviamo noi e piove.»

«Non ti lamentare, che con questo freddo è già tanto che non nevica.»

Adam le sorrise, guardandola avvolta nella sua giacca blu, era bellissima.
«Andiamo a prendere ste scarpe che con questi stivali sto gelando.»

Adam la prese sottobraccio e si diressero verso la fermata dell'autobus, quella fermata; Sharon sbuffò al pensiero.
«A che ora ci troviamo con Elizabeth?»

Sharon guardò il telefono.
«Tra mezz'ora più o meno.»

Si sedettero, aspettando l'autobus.
Sharon lo guardò sorridendogli.

«Che c'è?» le chiese.

«Grazie di essere qui.»
Adam fece un sorriso enorme, la baciò sull'angolo della bocca.
«Grazie anche a te per essere qui con me.»

Elizabeth li guardava sorridente mentre arrivavano.
«Ciao piccioncini.»

Sharon sorrise.
«Ciao pazza.»

Elizabeth rise.
«Ma Simone non c'è?»

«No, lavora, allora che dovete fare?»

«Devo prendere delle scarpe perché mia mamma ha fatto spoglio delle scarpe e non me ne è rimasto neanche un paio di quelle che mettevo l'anno scorso.»

Elizabeth rise.

«Tua mamma ha la mania del nuovo.»

«Sì, guarda non parliamone, mi ha preso un altro telefono.»

Elizabeth rise, il telefono di Sharon suonò, le era arrivato un messaggio.

"Ciao bella, bentornata! Ci vediamo stasera."

Sharon fece vedere il messaggio a Elizabeth.

«Tu sai di chi è il numero? Non ne ho più neanche uno, solo il tuo che so a memoria.»

«È il numero di Melissa.»

«Ah, okay, allora adesso lo salvo.»

Sharon guardò Adam che era intento a guardare una vetrina con aria assente.
«Comunque abbiamo pensato di trovarci stasera tutti a bere qualcosa.»

«Ah sì? Dove?»

«Nel pub dove lavora Kevin, alle nove, verrete?»

Adam guardò Elizabeth spaventato.
«Dovrò imparare nomi nuovi?»

«Giusto due o tre.» rispose Elizabeth con un sorriso.

«Due o tre? Perché chi ci sarà oltre noi?» chiese dubbiosa Sharon.

Elizabeth si morse il labbro.
«Dopo ti spiego, adesso andiamo altrimenti ci bagniamo tutti.»

Sharon si stava lavando le mani nel bagno del centro commerciale.
Elizabeth si morse il labbro.
«Mi dispiace, ma da quando sei andata via quella sembra che voglia prendere il tuo posto, in tutti i sensi, Melissa non la sopporta, per quello che se ne è andata di casa per un breve periodo, poi Alessio non le dice mai niente è come se non gliene fregasse un cazzo di quello che lei fa o dice.»

Sharon rise.

«Perché ridi?» le chiese Elizabeth.

«Perché a me non interessa se ci sono anche loro, semplicemente farò finta di nulla.»

Anche se la vita divide, il cuore aspetta. [THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora