23

384 47 31
                                    

Lui le rivolse un sorriso flebile gettando la sigaretta a metà per terra.

La guardava come se vederla lì lo completasse, ormai la sensazione era sempre la stessa, lei era l'aria di cui vivere.
Era bellissima, guardava quelle gambe di cui un tempo era così geloso.
Lei aveva dell'amore la forma, gli era impossibile non amarla.

Sentiva il cuore battergli ad un ritmo anomalo, Alessio sorrise sentendo quella sensazione, il suo cuore era tornato a vivere.
Si morse il labbro, mai come in quel momento aveva desiderato l'amore.

Sharon lo guardava immobile, era lui che l'aveva chiamata, resasi conto di ciò si girò verso l'entrata, ma si sentì prendere per la mano.

Lei lo guardò con occhi scuri e lui la strinse a sé sorridendole.

Era una sensazione dolorosa e gioiosa allo stesso momento, sentire di nuovo il suo profumo gli dava alla testa, era come se fosse una droga speciale di cui non riusciva a far a meno, l'amava, lei era tutto ciò che aveva bisogno per essere felice.

I loro cuori erano di nuovo vicini, si amavano di nascosto e nemmeno loro ne erano al corrente.

Si perdeva nei suoi occhi azzurri, guardarli così da vicino gli dava una gioia immensa.

Sharon stretta in quell'abbraccio sentì una strana sensazione, il cuore le si era stretto in petto facendole mancare il respiro per qualche istante.
Gli mise le mani al petto per togliersi da quell'abbraccio, ma lui la teneva stretta a sé.

Lui respirò la sua presenza, le accarezzò la schiena nuda con il dito, lievemente e dolcemente, lei sentì quel brivido che aveva già sentito molto tempo prima, lungo la schiena e quella contrazione piacevole del basso ventre.
Le mise una mano dietro la nuca, mentre con l'altra la teneva per la schiena.
Si perse di nuovo nell' azzurro dei suoi occhi.

«Tanti auguri, ci tenevo a farteli di persona.» sussurrò.

Le prese la testa fra le mani dolcemente e posò le labbra sulle sue, baciarla gli dava alla testa, era una sensazione così dolce eppure sentiva il cuore agonizzante che strideva perché era consapevole che quello fosse un bacio rubato.

Sharon fece una smorfia di dolore, era un bacio che sapeva di Montenegro e le evocava così tanti ricordi.

Alessio la guardò negli occhi, sentire la sua pelle sotto le sue mani era la più piacevole tortura per il suo cuore.

Lui si morse il labbro e la guardò con una smorfia di dolore.

«Baciarti è più dolce di quanto ricordassi.» disse con il dolore nella voce.

La neve gli cadeva sui capelli, gli occhi di Alessio erano due pozze ambrate, dove si specchiava un mare di dolore.

Adam si schiarì la voce.
«Scusa, ma ciò che stai toccando è roba mia.»

Alessio alzò lo sguardo su Adam che lo stava guardando con un'espressione criptica.

Annuì mordendosi il labbro mortificato e le tolse le braccia di dosso, si mise le mani in tasca e si girò verso la macchina.

«Io credo che noi due dovremmo parlare.» disse Adam seguendolo e dando a Sharon la giacca, era uscito per darle quella.
Non la degnò nemmeno di uno sguardo.
Sharon era ancora scossa.

Alessio lo guardò accendendosi una sigaretta poi fece una smorfia.

«Parlare? E di cosa? Tu hai vinto su tutta la linea, su tutto, a me non rimane che vivere di ricordi.»

Adam lo guardò non tradendo alcuna emozione.

Alessio aspirò il fumo profondamente e aprì la portiera della macchina.

Anche se la vita divide, il cuore aspetta. [THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora