36

389 45 60
                                    

Il cuore di lei mancò di un battito sentendo quelle parole, non credeva possibile che lui le stesse chiedendo una cosa del genere.

«Stai d-d-dicendo sul serio?» balbettò.

Alessio annuì mordendosi il labbro, lei lo guardò confusa, aveva in testa il caos, non sapeva cosa volesse ora dalla sua vita, ora era ancora più divisa in due e il suo cuore ne soffriva perché non poteva essere veramente felice.

Non riusciva ad essere completamente felice.

Si mise le mani sul viso disperata.

«Ti prego portami a casa mia.»

Lui la guardò preoccupato.

Lei iniziò a singhiozzare sentiva quella situazione troppo grande per una ragazza di appena diciotto anni.

Lui la strinse a sé cercando di rassicurarla, ma lei gli mise le mani sul petto per allontanarlo da sè.

In quel momento voleva solo rimanere sola.

Si rivestirono maldestramente e lei ricominciò a singhiozzare.

Alessio fece una smorfia di dolore guardandola, odiava vederla piangere.
La strinse a sé baciandole i capelli.

«Non devi darmi una risposta immediata, aspetterò.»

Sharon singhiozzò appoggiata al suo petto, non si era mai sentita così confusa e triste, pensava ad Adam e le veniva da piangere, aveva tradito la sua fiducia, lui che le aveva dato tutto e in cambio era stato ingannato.

Si strinse ad Alessio soffocando un urlo di dolore, affondò le dita nella sua felpa stringendosi a lui il più forte possibile.

Lui la cinse in un abbraccio dolce.

«Shhht, calmati ora.»

Lei lo guardò negli occhi tristemente, sì, era veramente divisa in due e non sapeva quale parte avrebbe prevalso.

«Ti prego portami a casa.»

Alessio annuì accendendo la macchina ricoperta di neve, prese il telefono chiamando la sorella.

«Pronto, sì, ciao scusate, ma sto portando Sharon a casa.»

Sharon si rigirava l'anello tristemente fra le mani, era carino, ma lei lo sentiva pesante, era pesante per la richiesta che portava, il peso del per sempre.

«No, no, sta bene, ma vuole andare a casa.»

Sharon guardò fuori dal finestrino, la neve cadeva fitta, come cadeva nel suo cuore, tutto adesso le sembrava spento e vuoto.

«Ma niente Mel.»

Sharon guardò Alessio tristemente con la coda dell'occhio.

«Si, capisco... no vado a casa anche io a questo punto... va bene ciao.»

Chiuse la chiamata e guardò Sharon con un sorriso.

«Tutto risolto.»

«Grazie.»

Sharon chiuse gli occhi sentendo dentro di sé un vuoto incolmabile.

Tra loro scese il silenzio per il resto del viaggio, quel silenzio che lasciava spazio a troppi pensieri, si sentiva logorata e squarciata in due.

Lui le aprì la portiera facendola scendere, si guardarono per un istante negli occhi e lei fece per ridargli l'anello, ma lui lo richiuse nella sua mano, scuotendo la testa.

«No è tuo, voglio che lo tieni indipendentemente dalla risposta.»

Lui la abbracciò, lei accennò un sorriso fra le lacrime.

Anche se la vita divide, il cuore aspetta. [THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora