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Adam si sedette sul letto guardandola, era successo tutto così in fretta, la fece sedere sopra le sue ginocchia, ora capiva la sofferenza che poteva provocare la sua perdita, ma in quel momento non voleva farsi prendere dai sensi di colpa verso uno sconosciuto.
Alessio infondo se l'era lasciata scappare.
Sentiva il cuore battere ad un ritmo anomalo, ma nonostante tutto ne era felice, infondo perdere il controllo qualche volta poteva essere piacevole.

Sharon gli sorrise e lui la strinse a sé.

Si guardarono per un istante interminabile, lasciarono parlare i loro occhi.

Lui le mise le mani sotto la maglietta, la sua schiena seguiva una linea perfetta, la sua pelle era morbida e il suo profumo era dolce e rassicurante.
Si protese con il viso verso di lei per baciarla e lei lo prese con delicatezza, sentiva sotto le sue mani l'accenno di barba, lui chiuse gli occhi in senso d'apprezzamento.

Sharon sorrise e le loro labbra si incontrarono, senza imbarazzo, senza timidezza.
Adam chiuse di nuovo gli occhi, sentiva una strana sensazione all'altezza dello stomaco, il respiro che cambiava di ritmo, si chiedeva come avesse fatto a vivere senza quelle sensazioni, tutto ciò era semplicemente perfetto e magico.

Sentiva di amare già le sue labbra.

Sharon gli prese la nuca tirandolo il più possibile verso di sé.

Le sorrise baciandola, lei prese i lembi della sua maglietta, lui alzò le braccia mentre lei gliela sfilava.

L'allenamento di suo padre doveva essere duro per essere arrivato ad avere dei muscoli così.

Gli punzecchiò il petto con l'indice, Adam rise affondando il viso nel suo collo.

«Per favore non mi fare ancora il solletico, non so se lo sopporterei a torso nudo.»

Sharon rabbrividì, sentirlo parlare contro la sua pelle le provocava i brividi.

Lo guardò maliziosa.
«È una richiesta implicita?»

Adam scoppiò in una risata.
«No, per niente.»

Sharon sorrise e poi fece finta di essere imbronciata.

Lui gli morse la spalla.

Sharon rise.

«Ma sei pazzo?»

«Non lo so, l'unica cosa di cui sono sicuro è che adesso ti tolgo questa.»

La timidezza era sparita.

Le prese i lembi della maglietta facendo scivolare volontariamente il dito lungo la sua spina dorsale e lei rabbrividì piacevolmente al suo tocco.

«Ti dirò mi piaci molto di più così.»

Sharon si strinse al suo collo ridacchiando.

Lui le baciò la spalla sorridendo, la fece sdraiare sul letto, la guardò estasiato, trovava che avesse un corpo perfetto.

Le baciò l'angolo della bocca, poi prosegui verso la spalla, lungo il collo, scese lungo il braccio e le baciò la mano.

Le baciò il fianco, Sharon sussultò, lui lo afferrò saldamente.
«Ah, non ti muovere altrimenti ti lego un'altra volta.»

Sharon fece una risatina al pensiero.

«L'ultima volta non sei stato molto carino.» commentò.

Adam sorrise contro la sua pelle.

Risalì, lungo il suo fianco e Sharon lo guardò negli occhi vedendolo sorridere.

Lei allungò le braccia sulla fibbia della cintura per slacciare i pantaloni, ma lui la fermò.

Anche se la vita divide, il cuore aspetta. [THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora