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Elizabeth guardò Melissa che teneva l'ombrello, Melissa al suo sguardo si strinse nelle spalle, non capiva la psicologia di tutta quella situazione.

Adam si pulì con il dito la faccia.

«Però è buona.» commentò.

Alessio ricopiò il gesto.
«Mmmh sì.»

Adam rise.
«L'avresti mai detto che saresti riuscito anche a mangiare la torta?»

Alessio sorrise pulendosi la faccia con la felpa.
«Eh oddio, mangiare, avrei preferito un piatto.»

«Vuoi un piatto?» chiese Sharon.

Alessio la guardò dubbioso.

Lei prese il cartone con il rimanente della torta e gli buttò tutto in faccia.

«Così hai avuto anche il cartone.»

Adam rise.
«Sono questi i momenti in cui si fa amare di più.»

Alessio guardava Sharon, non sapeva che dire, poi scoppiò in una risata, Adam aveva perfettamente ragione.
«Sì, in questi momenti.»

Melissa guardò Elizabeth atterrita.

«Mi sa che sono ubriachi.»

Elizabeth scosse la testa.
«Mah.»

Sharon guardava Alessio con espressione dura gli puntò il dito al petto mentre lui cercava di pulirsi di nuovo, lui la guardò.

«Tu vaffanculo.»

Alessio sbuffò guardando Adam.
«Cosa ti avevo detto? La colpa alla fine ricade ancora su di me.»

Adam fece una risata spensierata.
«È il suo modo di dimostrarti affetto.»

Sharon lo fulminò con gli occhi.
«Vaffanculo anche tu.»

Adam le sorrise.
«Anche io amore ti amo.»

«Amore un cazzo, guardati sei ubriaco!»

Adam si strinse nelle spalle.
«Beh, anche tu lo sei se è per questo.»

Sharon cacciò un urlo di esasperazione e iniziò a buttar loro addosso la sabbia.

«Quando fa così sembra la copia di mia sorella.» sorrise Alessio.

Melissa fece una smorfia.

«Oh, piantala di buttare sabbia che mi riempi la casa, se continui dopo ti do la scopa e pulisci.»

Sharon lo guardò con gli occhi arrabbiati.

«Ma te la spacco in testa la scopa!»

Adam trattenne una risata a fatica.
«Mi piacerebbe vedere la scena.»

Alessio lo fissò torvo.

Adam guardò Sharon.

«Auguri amore.»

Lei cacciò un urlo stizzito, faceva a botte con il suo petto e come c'era da immaginarsi i suoi colpi non gli facevano nulla.
Non capiva come facesse a non capire che la situazione non fosse normale e che lei fosse arrabbiata.

«Il mio compleanno era ieri!» sbottò stizzita.

«Ah sì? Perché che ore sono?» chiese Adam confuso.

Alessio prese il telefono dalla tasca e rise guardando l'ora.

«Le tre e mezza.»

«Ops.»

Adam si morse il labbro e abbracciò Sharon, che era arrabbiata ma a quell'abbraccio non riusciva a opporsi.

«Peste sei fradicia e gelata.»

Anche se la vita divide, il cuore aspetta. [THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora